Burzum: Vikernes “non ha alcun legame con Breivik”
Queste le dichiarazioni dell’avvoato francese di Vikernes, Julien Fressynet, rilasciate ieri sera: “La custodia del mio cliente si sta svolgendo nelle migliori condizioni. Il mio cliente si dimostra cooperativo in quanto ha a cuore di fornire il massimo di informazioni e di spiegazioni”. In merito al sospetto che Varg stesse preparando un attentato, l’avvocato prosegue: “Su questo punto bisogna relativizzare. Alla luce degli elementi che emergono dal dossier, non c’era nessun progetto del genere. Siamo molto lontani da atti terroristici o simili”.
L’avvocato spiega così la presa in custodia di Vikernes: “Il mio cliente è cosciente del suo pesante passato e credo che l’accumulo di vari elementi ha fatto sì che nascessero dei timori nei suoi confronti. Tuttavia le armi [i quattro fucili acquistati dalla moglie non molto tempo fa, ndr] sono state acquistate in modo perfettamente legale e bisogna precisare che ciò s’inserisce nella filosofia di vita scelta dalla coppia: il survivalismo“. L’acquisto delle armi sarebbe quindi “da ricollegare al loro stile di vita, nulla di più”.
Niente a che vedere quindi (come se ci fosse il bisogno di dirlo) con Breivik: “[Vikernes] disapprova le sue azioni; questo è estremamante chiaro, non c’è alcun collegamento con il massacro di Breivik”.
Durante la giornata di ieri, pure l’ex avvocato norvegese di Vikernes, che l’aveva difeso nel 1994 durante il processo per omicidio, ha espresso i propri dubbi sull’effettiva consistenza dei sospetti a suo carico.
Intanto, ieri sera la moglie di Vikernes è stata rilasciata. Varg rimarrà ancora in custodia, dal momento che lo stato di fermo è stato prolungato di 24 ore. La legge francese prevede, di norma, un massimo di 96 ore di fermo per questioni terroristiche.