Check Sound: nuovo libro in uscita per Daniele Galassi (Infernal Poetry, Dark Lunacy)
Comunicato
Check Sound: nuovo libro in uscita per Daniele Galassi (Infernal Poetry, Dark Lunacy)
Dopo il piccolo cult ‘10 ragioni per iniziare a suonare e 1000 per smettere’, Daniele Galassi torna con un nuovo libro che ci parla ancora una volta di musica: Check Sound – Dai demo tape ai social, cronache dall’underground e riflessioni a cavallo di due ere.
Partendo dal vissuto di uno dei tanti che ci hanno provato, il libro zigzaga senza sosta e con spietata ironia tra aneddoti impossibili e riflessioni (spesso impietose) su come abbiano impattato vent’anni di internet su musicisti, mercato discografico e appassionati di musica.
Disponibile dal 1 giugno per Prospettiva editrice in libreria, digital store e sito dell’autore. Ordinabile in anteprima presso https://danielegalassi.it.
Video teaser:
https://www.facebook.com/daniele.galassi.fanpage/videos/296541034689446/
CHECK SOUND
Dai demo tape ai social, cronache dall’underground e riflessioni a cavallo di due ere
‘Vent’anni nel mondo della musica underground raccontati da uno di quelli che ci hanno sbattuto le corna. Una lunga e tribolata cavalcata sbobinata con ironia irriverente che diventa il pretesto per parlare di CD che si smaterializzano in Mp3, fanzine che diventano portali web, scambi di lettere vergate a mano rimpiazzati da interazioni social.
Il tormentato microcosmo di una delle tante band desiderose di uscire dall’anonimato è il punto di partenza per un’incursione a briglia sciolta tra aneddoti tragicomici, personaggi felliniani e riflessioni – talvolta impietose – su come la rivoluzione digitale abbia sconquassato l’industria discografica, sedotto e messo in crisi musicisti, alterato meccanismi, aggiornato annosi interrogativi.
Cos’è diventato il mercato discografico? Chi ha tratto reali vantaggi dal web? Che valore diamo oggi alla musica? Come siamo arrivati a un mondo dove si ottiene più attenzione con la foto di un tagliere di affettati che con musica inedita? Ma soprattutto: non era meglio correre dietro a una palla?