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Chrome Division (Tony White)

Di Alberto Fittarelli - 13 Ottobre 2006 - 0:48
Chrome Division (Tony White)

Norvegia, terra di foreste, misticismo, oscurità e…rock ‘n roll? Questo sembrano voler affermare una volta per tutte non solo le mille derive più o meno rockeggianti dei gruppi black metal di prima ora, ma anche e soprattutto band come questi Chrome Division, in cui viene dato enorme risalto alla presenza del leader dei Dimmu Borgir, Shagrath (qui in un’inedita veste chitarristica), ma che coi suddetti hanno veramente poco a che spartire. La base musicale – o meglio, la loro essenza, dato che si tratta di musica estremamente semplice, come d’obbligo – è il rock metallizzato dei Motörhead, praticamente onnipresente nelle loro canzoni, ma non mancano i riferimenti ad altri mostri sacri come AC/DC, Alice Cooper & co., tutta gente con cui questi ex-ragazzotti sono cresciuti musicalmente. Una sorta di divertente tribute-band quindi, da considerare tale almeno per il momento, dato che la personalità latita; ma da non sottovalutare, se è vero che il tiro di brani come ‘Hate’ spaccherà diverse vertebre e porterà una bella massa di persone a commuoversi per aver trovato il proprio gruppo da bevuta del sabato. Di tutto ciò parliamo col batterista Tony White, anche se resta il rimpianto per non aver potuto interrogare direttamente Shagrath: ci sarebbero state molte curiosità da esaudire…

Sarò banale, partiamo dal principio: com’è nata l’idea di creare una band simile?
“I Chrome Division sono nati nel momento in cui Shagrath e Lex Icon (precedentemente noto come Nagash, già dei Dimmu Borgir ed ora mastermind dei The Kovenant, Nda) hanno iniziato a jammare su alcuni riff rock’n’roll alla fine delle prove con i Dimmu; quando poi Luna ed Eddie (rispettivamente basso e voce, Nda) si sono uniti a loro due è nata davvero la band. L’arrivo di Ricky Black durante le registrazioni del demo ha completato il tutto. Successivamente Lex ha avuto alcuni problemi nell’assicurare continuità al proprio impegno con il gruppo, per cui Shag mi ha chiamato chiedendomi di unirmi a loro ed eccoci qui col primo album.”
La base del vostro sound sembra essere il rock’n’roll più sporco, quali sono le vostre influenze principali?
“È duro citare alcune band specifiche, ma un sacco di gente ci paragona ai Motörhead. Ovviamente loro sono una nostra grossa influenza, ma direi che su di noi ha pesato tutto il sound degli anni ’80, quello con cui siamo cresciuti.”
Devo dire che l’album è molto vario, ogni brano ha una sua specifica identità, sei d’accordo?
“Sì, ogni pezzo ha un proprio feeling, il che rende l’album molto vario. Ma credo che la migliore caratteristica del disco sia il fatto di rendere coerenti le varietà di sound che contiene, mantenerle in un contesto generale molto omogeneo.”


Uno dei brani che si segnalano, a mio parere, è ‘1st Regiment’, con un feeling molto “dark”, quasi una ‘Hell’s Bell’ per i Chrome Division, fatte le dovute proporzioni…
“Di nuovo, devo dire di essere assolutamente d’accordo con te. Quel brano è uno dei migliori del disco, secondo me.”
Penso sia sempre difficile, per una band di base rock, dire se debba ridefinire i contorni di un genere, portare avanti idee personali o semplicemente fare il proprio mestiere al meglio: che obiettivi vi ponete con i Chrome Division, in questo senso?
“Credo che il nostro obiettivo principale con la band sia quello di fare il miglior Hard Rock’n’Roll possibile, e ti posso assicurare che anche il prossimo album rimarrà in questo ambito. Ma naturalmente come gruppo di musicisti abbiamo intenzione di crescere e sviluppare un nostro sound nel modo in cui lo sentiremo naturale.”
Credi che il fatto di avere Shagrath in line-up possa aiutarvi ad attirare verso la vostra proposta una larga fetta di fan dell’estremo?
“Sicuramente molti di coloro che apprezzano i Dimmu Borgir saranno incuriositi da noi e vorranno provare a conoscerci. E sinceramente credo che parecchi di questi resteranno positivamente impressionati dalla band, anche se suoniamo in modo del tutto diverso dai Dimmu.”
Ho notato che il vostro sito non presenta una sezione dedicata ai tour, non avete quindi in programma nessuna apparizione dal vivo?
“Il nostro sito verrà aggiornato più o meno quando tu leggerai questa mia risposta, in ogni caso abbiamo dei piani per quanto riguarda il suonare dal vivo, ma niente è ancora definito. Stai tranquillo comunque, appena confermeremo delle date le potrai trovare sul sito!”
Che progetti avete al di fuori dei Chrome Division (escludendo ovviamente i Dimmu Borgir)?
“Siamo tutti attivi in altre band, in un modo o nell’altro. Eddie suona nei Carburators, Luna negli Ashes To Ashes, Ricky negli Hot Muffin ed io suono in un gruppo chiamato Minas Tirith.”
Conosci per caso i Bömbers, la cover band dei Motörhead messa in piedi da un altro storico blackster, Abbath degli Immortal? Che ne pensi?
“Ho solo sentito parlare di loro, ma non ho mai ascoltato nulla, quindi non saprei che dirti.
(
Una risposta molto diplomatica, Nda)

In ogni caso come mai credi che la scena black norvegese stia subendo una deriva così pesante verso il rock’n’roll in varie forme? Penso agli ultimi album di Darkthrone, Carpathian Forest, Satyricon, ma anche a progetti come il vostro e quello di Abbath…
“Credo che si tratti delle radici musicali comuni a tutti questi musicisti, i quali, appagati dopo aver percorso le strade del black metal ed avere riscosso successo in quell’ambito, sentono il bisogno ora di riscoprire la musica con cui sono cresciuti e che suonano per puro e disimpegnato divertimento. Un ritorno alle origini, insomma, abbastanza naturale per dei musicisti.”
Ti devo ora chiedere obbligatoriamente un’informazione riguardante i Dimmu Borgir: dovevano suonare in Italia durante il Gods Of Metal di giugno, ma l’esibizione è stata annullata per “seri problemi di salute di un membro della band”. Chi è il musicista coinvolto e come sta adesso?
“Mi dispiace, non posso rivelarti chi era perché si tratta di informazioni confidenziali
(uhm…, Nda). Tutto quello che posso dirti è che i ragazzi erano davvero dispiaciuti di dover cancellare il concerto: avrebbero voluto evitarlo in ogni modo, ma le circostanze rendevano la cosa impossibile. In ogni caso ora è tutto a posto e i Dimmu faranno alcuni
concerti durante l’estate…”

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli