Commenti di Malmsteen su Porto Alegre
“Prima di tutto vorrei sottolineare che si è trattato di un episodio isolato nel corso di un tour altrimenti eccellente.
In tutti questi anni non sono mai stato fischiato sul palco, mai. Non sono un politico, ma sappiamo tutti cosa è successo l’11 settembre e sebbene abbia suonato dal vivo “Star Spangled Banner” per vent’anni o più, per me ora era ancora più importante farlo.
Negli anni ho suonato tutti i tipi di inni nazionali durante quel brano, quella sera ho sentito che suonare quello statunitense era una sorta di rispetto verso le vittime dell’11 settembre. Nonostante siano morte persone di 28 nazionalità diverse, questo è accaduto sul suolo americano, quindi ho suonato quell’inno. Quando ho sentito i fischi mi sono sentito molto arrabbiato. Ma non ho detto niente al momento, ho solo finito il pezzo. Poi l’ho ripetuto altre 4 o 5 volte. Non puoi sputarmi in faccia e aspettarti che non risponda. Non sto parlando di politica o simili, mi riferisco a quel momento sul palco.
Ero veramente incazzato e forse non avrei dovuto darlo a vedere, ma l’ho fatto. Non ho niente contro la gente brasiliana, ho suonato molti show in quella terra e li ho gustati tutti. Non ero mai stato prima a Porto Alegre e non voglio dire che sia una città da evitare o simile, sebbene sia l’unico posto in cui mi sia capitato qualcosa del genere. Non voglio andare là e cominciare un confronto politico, non c’era niente di più distante dalla mia mente quando ho cominciato a suonare. Ma un paio di elementi mi hanno fatto sentire in maniera molto forte la reazione del pubblico: 1) il fatto che ho vissuto in America metà della mia vita 2) mio figlio è nato là 3) il mio tastierista è americano 4) la più importante, la gente morta quel giorno merita rispetto. Quindi non rispetto chi mi ha fischiato e ha osannato il nome di Bin Laden, quello che ho detto al microfono quella sera era diretto a questa gente. Ma non era tutta l’audience, questo lo so. Era solo un branco di mele marce tra il pubblico. Non era il Brasile, non era Porto Alegre. C’è stata una lunga pausa tra la fine dello show e i bis perché stavamo discutendo sul da farsi. Alla fine ho deciso di tornare da solo e dare un ulteriore colpo, per così dire, perché mi sentivo così arrabbiato. Ma è stato un incidente isolato, non vuol dire che abbia dei risentimenti verso i miei fan brasiliani. Mi piace suonare là e ci tornerò ancora in futuro.”
Peace, Yngwie Malmsteen