Cotton Soeterboek Band (Robert Soeterboek)
Breve chiacchierata con Robert Soeterboek – talentuoso singer olandese già ascoltato più volte nei vari prodotti di Arjen Lucassen – di nuovo sulle scene, dopo un periodo d’inattività, grazie ad un interessante progetto hard rock vecchio stile, in cui la tradizione degli anni settanta e qualcosa di più di una semplice influenza.
Robert, iniziamo come da routine, con una breve panoramica sul tuo nuovo progetto.
Lascio a te introdurre la Cotton Soeterboek band ai nostri lettori.
Il gruppo, come dice il moniker stesso, è l’unione di Alan Cotton con me, Robert Soeterboek.
Naturalmente non siamo gli unici membri del gruppo. In formazione ci sono anche Wim den Boer al basso, Wilfiried Broekman alla batteria e Joost Van Der Broek (After Forever, Ayreon, Star One) alle tastiere. Il nostro primo cd “Twisted”, è stato inciso un po’ a Los Angeles ed un po’ in Colorado.
Tengo a sottolineare che, durante le registrazioni, abbiamo potuto contare sull’aiuto di un paio di artisti di grande valore: Butch Reynolds dei Driver, alla batteria e Mike Davis (Lizzy Borden, Rob Halford) al basso…
Come è nata l’idea e come sei venuto in contatto con Alan Cotton?
È stato lui stesso a cercarmi, per chiedermi di ascoltare qualcuna delle canzoni che aveva scritto. Mi sono piaciute subito e l’ho raggiunto immediatamente negli Stati Uniti.
Abbiamo passato un po’ di tempo insieme in una baracca in mezzo alle montagne rocciose, vicino ad una piccola cittadina chiamata Florence. Poco più in là, due miglia circa, c’era niente meno che la prigione federale più dura di tutti gli USA. Un posto desolato insomma!
Ci siamo dotati di una camionata di Heineken ed abbiamo ascoltato la nostra musica preferita per qualche giorno, mentre orsi e lupi vagavano tranquillamente fuori della nostra capanna.
Dopo che ci siamo conosciuti quanto bastava, abbiamo registrato un paio di canzoni, che ci sono sembrate buone. Una nuova partnership era nata!
Sai, a mio parere tu sei, insieme ad un tale Jorn Lande, uno dei migliori singer della cosiddetta “nuova generazione”. Sei scomparso dalle scene per alcuni anni e mi sono sempre domandato i motivi. Cos’è successo dopo la tua partecipazione ai Wicked Sensation?
Beh, dopo i Wicked Sensation sono successe molte cose. Oltre ad iniziare questa collaborazione con Alan, sono diventato padre, evento che, come puoi ben immaginare, ti cambia la vita e ti tiene lontano dal palco per un po’. Ma eccomi di nuovo, pronto a fare ancora del mio meglio…
Hey a proposito. Grazie per le belle parole che hai speso nei miei confronti. È esattamente questo, ciò di cui un musicista ha realmente bisogno…
Veniamo al vostro debut album dunque. Come giustamente riferito dalla bio, le vostre influenze principali sono Deep Purple e Whitesnake. Cos’altro?
Molte cose in verità. Tutto ciò che riguarda il soul, il vecchio funky, il country e la musica rock in generale. Sono aspetti che credo siano comunque determinanti e ben riconoscibili nelle nostre canzoni.
Ti occupi tu dei testi?
Si certo, ma ad essere sincero, non ho mai una vera storia in mente quando inizio a scrivere. Un paio di righe lette sul giornale, una notizia ascoltata alla TV e bam, ecco che mi viene l’idea!
Come sta andando Twisted e quali obiettivi ti sei posto con questo nuovo gruppo?
Sta andando bene, meglio del previsto. Sembra che la gente sia ancora interessata al rock della vecchia scuola.
Continuerò a comporre e scrivere musica e ad incidere album con questa band sino a quando ne avrò la possibilità. È una cosa di cui ho semplicemente bisogno. La musica mi scorre nelle vene. Siamo già in pista con le registrazioni di un secondo cd, che speriamo di far uscire molto presto. I pezzi nuovi sembrano ottimi, addirittura migliori di quelli incisi su “Twisted”!
Domanda a bruciapelo. Da appassionato ad appassionato, cosa pensi del nuovo disco dei Whitesnake?
Mah…preferisco i vecchi Snakes. Quelli con Micky Moody e Bernie Marsden.
“Good To Be Bad” è uno spettacolo e suona incredibilmente bene…ma non posso negarti di preferirli ancora alla vecchia maniera!
Mi pare di capire, che il tuo decennio preferito a livello musicale siano gli anni 70…
Assolutamente, i seventies sono gli anni che musicalmente amo di più, non c’è dubbio!
Cosa mi dici del tuo amico Arjen Lucassen? Vi sentite ancora?
Certo, siamo ancora in stretto contatto. Siamo amici da tantissimo tempo! Tuttavia, non so se collaboreremo ancora insieme in futuro. Non si può mai dire però…
Il futuro di Mr. Soeterboek?
Come detto, stiamo terminando il songwriting per il prossimo disco dei Cotton – Soeterboek.
Nel frattempo ho concluso un nuovo album in Germania, in compagnia di Dennis Ward dei Pink Cream 69 e Michael Klein, mio vecchio compagno nei Wicked Sensation.
Dovrebbe uscire intorno a marzo / aprile del prossimo anno!
Direi che può bastare Robert. Io ti ringrazio e ti lascio la parola per chiudere.
Io ringrazio te e tutti i lettori!
Continuate a supportare il rock classico e vi prego, date un’opportunità al nostro disco. Potrebbe piacervi. Se vi capita poi, non perdete l’occasione di venirci a trovare ai nostri shows!
Ci vediamo!
Fabio Vellata