Cradle Of Filth: Dani Filth, “Oggi la gente crede che la musica gratis sia un diritto. Ma almeno la scena metal è ancora fedele”
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La grande diffusione delle piattaforme streaming continua ad essere al centro di numerosi dibattiti fra gli artisti del mondo della musica e non solo. Intervistato da Sonic Perspectives, il frontman dei Cradle Of Filth, Dani Filth, ha detto la sua opinione in merito:
“Devo ai miei fratelli del metal e della musica se non ho un fottuto account Spotify, perché non pagano le persone. E non solo loro, tutte le piattaforme in generale. Apprezzo il fatto che da lì le persone possano scoprire nuove band, ma io sono della vecchia scuola. Voglio CD, voglio vinili, voglio che le mie band siano pagate perché se non vengono pagate, le band spariranno. Conosco tante persone di grandi band che pensano, ‘Sai cosa? Sto prendendo di trovarmi un lavoro vero. Quindi mi vedrai meno spesso, continueremo a fare album, ma probabilmente una volta ogni cinque anni’. Ormai la musica, sembra solo una rapina alla luce del giorno. Se possiedi una gastronomia o un fottuto supermercato, alla gente non è permesso entrare e servirsi gratuitamente. Invece con la musica tutti pensano di avere il diritto di poterlo fare, perché è una cosa che non puoi toccare fisicamente. Ma se fai così come ti aspetti che le band sopravvivano?”
Nonostante tutto, per Dani, la scena metal riesce un po’ a sottrarsi da questo schema:
“Penso che la scena metal sia probabilmente una delle più fedeli, ed anche una delle più agitate. Tutti odiano qualcosa, del tipo ‘Adoro gli Arch Enemy . E tu? Gli In Flames? Oh, no. Sono una merda.’ La scena metal è molto carnivora e cannibale, eppure probabilmente è anche la più fedele. Le persone portano nei loro cuori le band, e le indossano sui loro battle jacket. E vanno a comprare il vinile macchiato di sangue oppure l’edizione speciale quando ce n’è una.”