Cyrax: esclusi dal festival Radio Onda d’Urto per motivi politici
Comunicato stampa Cyrax
Ecco una parte del comunicato ufficiale della band milanese, pubblicato sulla pagina della band:
2 premesse doverose: tutte le dichiarazioni che stiamo per fare sono facilmente riscontrabili da telefonate registrate, messaggi vocali, messaggi msn e Whatsapp, che ovviamente non possiamo pubblicare per rischio querele/denunce. Seconda premessa, nessun membro della band, passato o presente, ha MAI espresso posizioni politiche estremiste, né tantomeno anticostituzionali: siamo in uno stato democratico che consente il libero pensiero, che ognuno ha la possibilità di esprimere nei limiti della legge; tantomeno i nostri testi, aventi come tematiche Edipo Re, Shakespeare, Kafka.
I fatti. A fine Marzo proponemmo la nostra candidatura al festival Radio d’Urto, festival prestigioso che ha visto nel corso degli anni la partecipazione di gruppi importantissimi di tutti i generi. Inaspettatamente la nostra candidatura fu accettata. Felicissimi e determinati, iniziammo ad organizzare prove, piano di lavoro, turni lavorativi, ferie (chi le faceva), in modo da poter essere disponibili per TUTTE LE 17 DATE SERATE DELL’EVENTO. Nessun referente del festival ha MAI chiesto una simile disponibilità, ma noi volevamo essere sicuri al 100% di non avere problemi logistici. Passarono 2 mesi e mezzo con continui rinvii e non risposte.
Spazientiti di questi continui tentennamenti da parte dell’organizzazione – che per altro aveva accennato 3 possibili date – fummo contattati agli inizi di Giugno e capimmo: i Cyrax non erano più ben accetti. Il motivo? La nostra “colpa” era aver suonato in un noto locale dell’hinterland bresciano, con tendenze di “destra”, e che quindi il collettivo organizzatore bandiva noi e le band che avevano suonato nel locale. Posto che la maggior parte della band è situata a Milano, e che NESSUNO dei componenti era a conoscenza di queste attività (tantomeno vi ha preso parte), può essere definita una colpa questa? Accusa resa ancora più ridicola dal fatto che abbiamo suonato in molti circoli arci/centri sociali: i Cyrax non hanno mai posto veti ideologici nel momento in cui la dignità di musicista non veniva messa in discussione.
Come ulteriore precisazione, segnaliamo che il suddetto locale ci ha sempre trattato benissimo, pagato il giusto senza problemi, pubblico sempre attento e presente; pertanto non ci sentiamo in colpa di far parte della loro programmazione passata presente e futura. Riteniamo infine questi metodi di censura preventiva e discriminatoria peggiore delle idee che si professano di contrastare: è la storia a dirlo, così facendo otterranno solo l’effetto opposto.