Vario

Darkane (Christofer Malmström)

Di Angelo D'Acunto - 29 Novembre 2008 - 3:55
Darkane (Christofer Malmström)

Tornati da poco sul mercato con
Demonic Art,
album che vede il debutto dietro al microfono del nuovo singer Jens Broman, i
Darkane si confermano essere sicuramente come una delle formazioni
qualitativamente più longeve ed originali del panorama estremo europeo. Abbiamo
raggiunto il chitarrista Christofer Malmström per scambiare quattro chiacchiere
su questa ennesima ottima release. Buona lettura.

Demonic Art si presenta subito con una copertina affascinante e di forte
impatto. Puoi dirmi che cosa rappresenta?

Certo, non è stupenda? È ad opera di Fredrik Ödman, il quale ha già lavorato
con noi in occasione del precedente Layers Of Lies. Ha cominciato con il
disegnare una versione più “grezza” in base ai suoi gusti personali, ci ha
mostrato questo primo abbozzo e, seguendo i nostri consigli, ha creato la
fantastica versione che vedete sul CD. Rappresenta una sottospecie di panorama
biblico, però in una versione decadente e drammatica. In tutta questa desolazione ci sono gli
Angeli privati delle loro ali e appesi a testa in giù. Davvero affascinante,
adoro questo particolare artwork.

Chi si occupa di trascrivere i testi? Puoi parlarmi dei temi trattati e se per
caso sono legati ad un unico concept?

Per quanto riguarda i testi, ce ne siamo occupati io, Peter e Jens. Non sono
legati ad un unico concept; Execution 44 ad esempio parla dei campi di
concentramento della seconda guerra mondiale, mentre alcuni altri pezzi sono
ispirati ai libri di Dean R. Koontz. I Darkane sono prima di tutto musicisti
piuttosto che poeti, per questo quindi miriamo sopratutto a scrivere musica di
qualità.

Come si sono svolte le fasi di composizione per Demonic Art?

Dopo la release di Layers Of Lies è passato circa un anno prima che riuscissimo
a comporre il nuovo materiale. Dopo questo periodo abbiamo cominciato a
lavorare sui pezzi che avrebbero composto il nostro nuovo disco. Durante la
prima fase di scrittura io e Peter ci siamo trovati spesso a comporre insieme,
mentre gli altri componenti lavoravano singolarmente
sulle proprie idee; Klas, ad esempio, ha composto quattro pezzi di Demonic Art
senza l’aiuto di nessun altro.

In Demonic Art, ci sono pezzi che preferisci di più rispetto ad altri?

Se devo nominare un solo brano, direi che il mio preferito è sicuramente
Execution 44, anche se posso essere orgoglioso di com’è uscita fuori l’intro
Variations Of An Eye Crush. Ma alla fin fine posso ritenermi soddisfatto
dell’intero disco.



Parliamo dell’ultimo cambio di line up: per quale motivo Andreas Sydow ha
lasciato la band e come mai avete scelto Jens Broman per sostituirlo?

Andreas è sempre stato uno che ha lavorato duramente anche al di fuori dei
Darkane. Quando si è reso conto che non riusciva più a seguire il passo dei
restanti membri del gruppo ha deciso di farsi di parte al momento giusto, in
modo che noi potessimo cercare un cantante che soddisfacesse le esigenze della
band. Abbiamo scelto Jens perché faceva veramente al caso nostro, sia per
quanto riguarda la vicinanza geografica, sia sopratutto per le qualità vocali.

Klas Ideberg e Jens Broman suonano anche con i The Defaced. Che cosa ne pensi di
questo progetto parallelo?

I The Defaced esistono da quindici anni circa, però stanno avendo un certo
successo solo negli ultimi tempi. Non è male come progetto, però credo proprio
che rimarrà solo una band di secondaria importanza, anche perché gli altri
componenti del gruppo, così come Jens e Klas, hanno altre priorità al momento.


Per quanto riguarda il tuo background musicale, quali gruppi hanno influenzato
maggiormente la tua carriera artistica?

Ho cominciato ascoltando i gruppi heavy degli anni ’80 come Iron Maiden, Judas
Priest, Mötley Crüe e altri ancora. Mi sono avvicinato allo strumento della chitarra grazie a Yngwie Malmsteen e Jake E Lee.
Poi sia io che Peter abbiamo studiato improvvisazione
jazz/fusion a scuola, ed è per questo che ci troviamo così tanto in sintonia
insieme. Per quanto riguarda il sound dei Darkane, direi che la band è nata
principalmente ispirandosi al sound di gruppi del calibro di Death, Meshuggah,
At The Gates, Strapping Young Lad e Slayer.

Cosa ne pensi della scena musicale svedese, ci sono gruppi che preferisci di più
rispetto ad altri?

La scena musicale svedese è in ottima forma, vedi ad esempio tutto il successo
riscosso dai Meshuggah. Per quanto riguarda gli altri gruppi, citerei
sicuramente Entombed e Dismember.

Come si comportano i Darkane quando salgono sul palco?

Durante i live show cerchiamo sempre di dare il meglio di noi stessi. Mi piace riuscire a far
divertire chi paga il biglietto per vedere i nostri concerti, spero solo che il
nostro pubblico non abbia mai nulla da ridire riguardo alle nostre esibizioni.

Avete già programmato le date del tour di supporto al nuovo album?

Siamo stati in Italia per tre show che si sono tenuti a Roma, Busto Arsizio e Salerno,
più qualche altra data sparsa in giro per l’Europa. A gennaio partiremo in
compagnia di Soilwork, Swallow The Sun e Warbringer per un massiccio tour negli
Stati Uniti; abbiamo cinquanta date programmate suddivise in cinquantadue
giorni, sarà dura ma sono sicuro che riusciremo ugualmente a divertirci e a far
divertire chi verrà a vederci.

Ci sarà anche l’occasione di registrare un DVD?

Abbiamo già registrato del materiale e la release avverrà sicuramente durante
l’estate del 2009. I contenuti sono stati registrati durante uno show del 2006
ad Helsingborg, la nostra città di provenienza. Durante le riprese sono state utilizzate otto telecamere e i
suoni hanno una resa veramente professionale. Inoltre, il prodotto conterrà ben
dodici pezzi extra registrati durante i festival estivi, quarantacinque minuti
di scene girate nello studio di registrazione e altrettanti minuti di riprese
effettuate on the road durante il precedente tour. In poche parole sarà un
prodotto che riuscirà a soddisfare tutti i nostri fan, grazie sopratutto alla ricchezza dei contenuti extra presenti al suo interno.

Angelo ‘KK’ D’Acunto