L’ultima edizione del Gods of Metal ha visto in azione band underground nostrane che ben hanno figurato di fronte a nomi blasonati della scena metal internazionale. Anche in virtù del piacere che TrueMetal ha nel supportare i ragazzi che ci credono veramente, abbiamo intervistato i Deaht Army, folk metal band milanese senza contratto né full-length, ma pronta ad entrare prepotentemente nel music business del metal che conta. Volontà, idee e determinazione non mancano: le parole del chitarrista Axel (Folkearth) parlano chiaro in merito alla loro creatura ‘Longobard Metal’…
Sono metallaro da una vita e ho sempre voluto suonare metal. A dire il vero, il mio primo progetto era acustico: chitarra, basso, batteria e violino. Un progetto che è filato liscio fin da subito. Pensa che il primo demo che abbiamo pubblicato, “Ossian” del 2002, è stato stampato in numero di 500 copie. Bene, tutte sono andate vendute nel primo mese dall’uscita senza contare che una trasmissione radio chiamata “Ritorno al Bosco” ha utilizzato i nostri brani per una colonna sonora.
In quel periodo avete anche suonato in giro per locali e festival? Avete lavorato anche al secondo demo nel contempo?
Sì, il 2003 è stato dedicato solamente ai live, mentre il successivo demo “Ragnarok” è uscito nel 2004.
Anche questo è un demo acustico? Avete fatto nuovamente concerti per promuoverlo?
No, “Ragnarok” è un disco viking metal, diciamo che rappresenta il nuovo punto di partenza della band, è quello che stiamo suonando ora. Con “Ragnarok” parliamo dei veri Death Army. Come per il precedente, anche l’anno successivo il nostro secondo demo è stato dedicato unicamente all’attività live. Abbiamo girato molto l’Italia supportando anche realtà internazionali importanti come Napalm Death, Slayer, Mastodon, Amon Amarth. Ricordo anche con grande piacere l’esperienza del Mosh Fest.
Navingando sul vostro MySpace notavo che non avete alcun full-length all’attivo. Devo ritenere che sia arrivato il momento? Come siete messi in tal senso?
Sì, il tempo è maturo. Il disco è praticamente pronto. Pensiamo di portare a termine i lavori entro fine 2010 per cui il disco di debutto dovrebbe uscire sul mercato entro la metà del 2011.
Avete trovato un’etichetta che vi supporti la release?
Purtroppo non abbiamo ancora nulla. Ma questo disco servirà ad attirare l’attenzione.
Da come parlavi prima, verrebbe da ipotizzare che il vostro debutto abbia una spiccata componente metal rispetto le origini più folk e acustiche…
Certo. Il nuovo disco ha accantonato la parte più calda del folk per spostarsi verso territori più caratteristici del death metal melodico. Una sorta di viking metal se preferisci. La vena epica non mancherà, come non mancherà la parte più aggressiva del sound, un’aggressività che deriverà da stilemi black metal. Punteremo anche a una produzione potente. Diciamo che il folk sarà solo uno strumento per arricchire arrangiamenti e riff, ma il disco suonerà metal e anche di quello duro!
Mi sembra un discorso interessante. Avete un sacco di idee…
Sì, avendo affrontato tanti generi ci siamo fatti molte idee. Voglio dare un’idea a chi non ci conosce: il nostro sound sarà un mix tra la sinfonicità dei Therion e la potenza melodica degli Amon Amarth, il tutto iniettato di ritmiche classiche dello speed metal.
So che la vostra Gaby Koss ha cantato nei primi due dischi dei tedeschi Equilibrium. Avete in piedi qualche collaborazione con loro?
Sì, Gaby Koss ha cantanto con loro, oltre che con gli Haggard, e per noi è molto importante averla in formazione. Contatti con loro ce ne sono per il semplice fatto che stiamo registrando nello loro stesso studio. Infatti il chitarrista degli Equilibrium è uno dei proprietari dell’impianto.
In quanti siete in formazione?
Siamo in otto, ma oggi eravamo uno in meno causa defezione all’ultimo momento della nostra violinista Barbara Krepold. Barbara ha gli esami delle scuole superiori. Ha provato a chiedere il permesso per venire in Italia a suonare, ma non gli è stata concessa alcuna deroga.
Avete altri live in programma da qui a breve?
No, per noi la questione live si chiude qui. Ora dobbiamo concentrarci sul disco di debutto. C’è un sacco di lavoro da fare e dobbiamo focalizzare ogni nostra risorsa sul tempo e sulle energie per chiuderlo il prima possibile. Prenderemo in considerazione eventuali live da farsi ogni tanto, ma non saranno la nostra priorità. Importante sarà mettersi in mostra quando il disco sarà pronto.
Parliamo dei testi del disco. Di cosa parlerete?
Abbiamo deciso di narrare la storia dei Longobardi. Alcuni brani però non avranno testi affini a tali tematiche in quanto saranno tratti dai demo vecchi. Vogliamo dare un’impronta alla nostra musica, senza lasciare nulla al caso. Ti dirò di più, azzardando: vorrei tanto che la nostra musica suonasse ‘Longobard Metal’.
Interessante. Passiamo ai cosigli per gli acquisti allora. Al giorno d’oggi si tende ad aprire MySpace, ascoltare 3 riff e farsi un giudizio sommario: ‘mi piace, non mi piace’! Questo è un destino infame per tanti, limita il potenziale dei dischi, ma potrebbe anche essere una grande fortuna se uno s’innamora a primo ascolto di un brano. Se dovessi consigliare ai lettori un pezzo da ascoltare e che potrebbe attirare l’attenzione, quale consiglieresti?
A me piacciono tutti naturalmente, ma dovessi citarne uno dei vecchi citerei Longobardia. Dei pezzi nuovi, in molti apprezzano Ragnarok. Però sia chiaro che tendiamo a comporre in maniera eterogenea, non tutti i pezzi s’assomigliano! Ora che mi ci fai pensare, abbiamo pubblicato di recente un file con tutti i sample del nuovo album. Provate ad andare sul nostro MySpace per farvi un’idea di cosa avrete per le mani il prossimo anno!
Vi ringrazio e vi lascio godere delle meritate birre…naturalmente a voi la prola per i saluti ai nostri lettori….
Beh, che vi devo dire….saluti a tutti e viva la figa!