Deathstars (tutta la band)
Mi trovo nel backstage del Gods of Metal-part II e, assieme ad altri esponenti della carta stampata e di webzines, sto aspettando l’arrivo dei Deathstars che hanno da poco finito il loro show.
Allora, ditemi le vostre impressioni sullo show che avete appena terminato.
È andato tutto bene, il pubblico ha risposto in maniera a dir poco eccellente nonostante l’enorme caldo; possiamo comunque ritenerci soddisfatti anche se, con il buio, tutto sarebbe stato decisamente più bello e coinvolgente. E poi ci piaceva molto l’idea di poterci sdraiare sull’erba (risate generali N.d.R.)
La musica è fatta per trasmettere emozioni, che tipo di emozioni volete trasmettere con le vostre canzoni?
La cosa che ci interessa maggiormente in un nostro show è intrattenere e far divertire il pubblico; vogliamo che l’audience riesca a sentire le nostre emozioni e a condividere le loro con noi. Il nostro scopo è di far capire quali sono i sentimenti che provavamo quando abbiamo scritto ogni singolo brano. Mentre suoniamo dal vivo non esistono più i singoli componenti, ma un unico e solo essere chiamato Deathstars, un’unica mente che si propone di trasmettere le emozioni.
Cosa ci potete dire del vostro prossimo lavoro, come sarà rispetto a “Termination bliss”?
Allora, le canzoni sono già tutte pronte e penso entreremo in studio alla fine del tour, ti posso dire che il sound dei Deathstars migliora sempre di più ad ogni album; nel nuovo lavoro ci saranno sempre meno parti elettroniche e sempre più parti potenti ed heavy.
Quali sono le emozioni che si provano ad essere membro dei Deathstars?
Diciamo che non ci sono emozioni particolari a suonare nei Deathstars, è un gruppo affiatato senza capi né elementi meno importanti e, anche chi si è unito a noi da poco (il batterista Bone W Machine N.d.R.) non ha avuto problemi ad inserirsi e a far parte della famiglia (risata generale).
Cosa mi dite dell’ironia che è sempre presente nei vostri show?
L’ironia secondo noi è molto importante; ci sono talmente tanti motivi per essere seri nella vita quotidiana che fa solo bene prendersi sul ridere quando si può. Facendo così riusciamo a far divertire il pubblico e a far loro dimenticare anche solo per un po’ i problemi della loro quotidianità.
Io scrivo per il sito www.truemetal.it, cosa significa per voi il termine “True Metal” e cosa vuol dire per voi “True” nella musica?
True Metal? Ehm…Led Zeppelin!!! A parte gli scherzi, non ci piacciono queste distinzioni ed etichette, per noi “True” è qualsiasi cosa venga dal cuore che esprima le sensazioni che la persona ha al momento. Tutto ciò che viene vissuto e che rappresenta il proprio modo di essere è “True”; se una cosa la fai perché vuoi farla e te ne freghi di tutto quello che pensano gli altri allora sei davvero “True”!!!
Di cosa parlano i vostri testi?
Non c’è un argomento ricorrente nei nostri testi; nel black metal tutti parlano di satanismo (ah si?!?! N.d.R.), mentre nel rock’n’roll non c’è questa schematicità. Le nostre lyrics parlano di tutto, da ciò che ci succede quotidianamente, ai nostri sentimenti, all’omosessualità (esplosione di risa da parte di tutti N.d.R.). Alcuni parlano delle nostre riflessioni interiori e sull’umanità, altri sono molto più materiali e banali; dipende molto da come ci si sente quando si sta scrivendo un testo.
Com’è il rapporto tra di voi e come si sono formati i Deathstars?
Noi ci amiamo l’un l’altro!!! C’è un forte rapporto di amicizia che va al di fuori della musica che ci lega; se non fosse così sarebbe molto difficile convivere anche in ambito musicale. I Deathstars sono nati quasi per caso, nel senso che non è stata una cosa studiata a tavolino; tutti noi suonavamo già in band più o meno ben avviate e scambiandoci le idee ci è venuto spontaneo riunirci ed iniziare a scrivere qualcosa assieme. Con il passare del tempo però la cosa è divenuta sempre più frequente e così si è deciso di dare alla luce la band.
Simpatici e molto alla mano i Deathstars ci salutano in fretta e furia perché vogliono seguire lo show dei Type O Negative che inizierà di lì a poco; i nostri sono l’ennesima dimostrazione che spesso l’apparenza inganna; alla faccia di coloro che li vogliono antipatici e modaioli, i Deathstars hanno dimostrato di sapere quello che vogliono e di dividere in maniera evidente ciò che sono sul palco da quello che invece sono nella vita reale.
Claudio “Fallan Angel” Casero