Deep Purple: Roger Glover, ‘Gary Moore è stato il Dio del Rock, una forza della natura’
Ospite del programma “The Rock Show With Johnnie Walker”, nel segmento Rock God, Roger Glover ha parlato del suo Dio personale del Rock.
Quando facemmo la reunion nel 1984, con i Deep Purple, Ian Paice veniva da un paio di anni, o forse di più, di militanza con Gary Moore e mi disse che sarebbe diventato grande un giorno. E’ brillante, mi disse. Non ci avevo mai pensato. Ovviamente ero a conoscenza del suo valore. Per quello che aveva fatto nei Thin Lizzy e tutto il resto. Ma non ci avevo mai pensato, almeno fino a quando si trasferì in America dove anch’io vivevo. Non solo si trasferì nello stesso Stato, ma nella via parallela alla mia. Avevo un piccolo studio a casa mia e lo aiutai a registrare il suo demo “Cold Day In Hell”. Dopo un anno decise di tornare in Inghilterra, ma non aveva un posto dove dormire l’ultima notte, per cui lo ospitai con tutta la famiglia da me. Mi raggiunse giù nello studio e mi chiese a cosa stessi lavorando. Mi misi a suonargli un pezzo, una semplice sequenza di accordi. Solo basso e batteria. Mi chiese se volessi che ci suonasse qualcosa con la chitarra. Il giorno dopo, circa un’ora prima che la limousine venisse a prenderlo per portarlo all’aeroporto, mi ripete la domanda. Io accettai, di nuovo. Mi suonò tre versioni diverse del pezzo, senza averlo sentito prima del giorno precedente. Era giusto una sequenza di accordi, ma aveva trovato una bellissima melodia. Io ero lì, seduto ad ascoltarlo e rimasi sbalordito dalla potenza delle sue dita. Presi la chitarra e provai a fare i bending come faceva lui, ma non ci riuscivo. Mentre lui lo faceva con un tale controllo del tono e un tale sentimento… In quel momento cominciai a provare un’enorme forma di rispetto per Gary. Da quel giorno, ed è passato molto tempo, quel pezzo ha riposato nel mio PC ed io lo pubblicherò. Un giorno pubblicherò un album con tutti pezzi ed estratti dallo studio, e quello ci sarà. Successivamente abbiamo lavorato insieme, alcune volte. Lui era una vera forza della natura, quando si trattava di suonare la chitarra. Davvero sottovalutato.