Demons & Wizards (Hansi Kürsch)
È un caldissimo pomeriggio di aprile il giorno scelto per il promo day del nuovo Demons & Wizards e per l’incontro tra la stampa specializzata e il frontman della band (e dei Blind Guardian) Hansi Kürsch, personaggio sempre disponibile, simpatico e squisito come pochi. In una chiaccherata tenuta in un lussuoso hotel nel centro di Milano, abbiamo chiesto ad Hansi un po’ di cose sul nuovo album dei Demons & Wizards… e ovviamente sui Blind Guardian. Buona lettura.
Buondì…
Ooh mio caro!
Mio signore, le invado la vita nuovamente
È un piacere per me, continua sempre a farlo (ridiamo)
Sarà fatto, non dubitarne. Dunque dunque, visto che ho il registratore mp3 acceso potresti cantarmi…
Valhalla? (ridiamo)
[chi era al Blind Guardian Festival di Coburg capirà la battuta di Hansi]
Veramente io pensavo a una canzone nuova dei Blind Guardian, qualche melodia inedita…
Taataa tata ta …
Ehi ma questa è Born in a Mourning Hall, non una nuova! (ridiamo). Cominciamo seriamente, ok?
Ok.
Come disse qualcuno dodici anni fa in un live album “very very happy to be here”…
Oh yeah
Sarà molto difficile per me oggi non parlare della tua band principale ma, visto che siamo qui per il nuovo album dei Demons & Wizards mi pare giusto dedicare l’intervista a Touched By The Crimson King.
Oh ma puoi andare a parare nei Blind Guardian di tanto in tanto
Lo farò alla fine, perchè non saprei controllarmi
Come preferisci (ridiamo)
Bene. Vorrei partire dalla fine dell’album e dalla cover di Immigrant Song. Come mai avete scelto di coverizzare i Led Zeppelin e come mai avete scelto questo pezzo, che è anche la mia canzone preferita della band…
Mmm a Jon non piacciono i Led Zeppelin, quindi teoricamente non c’era motivo per scegliere proprio i Led Zeppelin, io però li adoro e Immigrant song è un pezzo stupendo, ha una grande energia e ha anche delle belle lyrics…
Sì, condivido, è una sorta di viking rock…
Esatto, e questo si sposava abbastanza bene con i testi del resto dell’album, specialmente musicalmente. La registrazione in studio è stata relativamente veloce, ne abbiamo parlato, Jon è andato in Florida e ha registrato le basi di basso, chitarra e batteria, ha abbassato di tre semitoni la versione originale poi io ho messo messo sopra le linee vocali. In principio la cover doveva comparire come bonus track sulla versione digipack dell’album, ma il pezzo ci piaceva molto e così, alla fine, abbiamo deciso di mettera nel materiale per l’edizione normale dell’album tenendo per l’edizione digipack dei pezzi dei Demons & Wizards. Mi piace molto perchè mantiene tanti aspetti dell’originale, ma abbassandola di tono ha anche una sua natura più vicina a noi…
È più aggressiva, più granitica…
Sì, siamo riusciti a dare la nostra impronta a questo pezzo…
Tra l’altro credo che il main-riffing galoppato di Immigrant Song si sposi abbastanza bene con lo stile di Jon
Sì giusto, non ci avevo mai fatto caso ma probabilmente hai ragione ehehe. Anche se il riff è un po’ diverso…
* seguono alcuni riff vocali *
Dunque… hai coverizzato i Led Zeppelin in questo album, i Deep Purple nella versione giapponese di Imaginations, gli Uriah Heep in The Forgotten Tales… chi saranno i prossimi? Gli Ac/Dc? Van Halen?
Aah mmm m bh bh bh non so. Non credo questi due, hanno linee vocali molto diverse dal mio stile, difficili da adattare. Penso penseremo a qualcosa più vicino all’heavy metal oppure a una nuova cover dei Queen…
Oh sarebbe fantastico! Questa è una grandissima notizia per me, i Queen son la mia band preferita dopo i Blind Guardian (ridiamo). Penso siano la più grande band si sempre, troppo eclettici per tutti…
Yeah, probabile, io adoro anche i Deep Purple.
E Webber…
Sì sì, tantissimo, anche se per lui bisognerebbe fare un discorso a parte solo per la magia di Jesus Christ Superstar… è diverso, è un album contro intere discografie. I Queen sono sicuramente tra i gruppi che più hanno influenzato i Blind Guardian.
Oh assolutamente. Credo abbiate un approccio musicale molto simile, una concezione diversa di musica, un procedere per lead invece che per riff come fa il resto delle band.
Yeeeah, esattamente.
Credo sia tra le armi principali dei Blind Guardian.
Sì vero, anche se è anche un’arma molto molto difficile da gestire…
Bene, sempre restando in argomento classic rock, ho sentito alcune influenze rock in Touched By The Crimson King, soprattutto negli assoli e nelle linee vocali. Ho notato anche una grande quantità di parti acustiche che hanno un ruolo più centrale rispetto al vecchio album. Mi sbaglio?
Non ti sbagli. Per la chitarra solista hai assolutamente ragione. Dicendo anche nelle linee vocali mi fai molto felice perchè ho provato a fare qualcosa del genere in questo album, qualcosa più orientata verso un tipo di approccio del genere, anche perchè alcune canzoni richiedevano questa concenzione orientata verso il rock.
Per le parti acustiche… nel primo album non è che ce ne siano molte meno… in Path or Glory, Heaven Denies, Tear Down The Wall, in Gallows Pole… ma hanno un approccio diverso, anche perchè la musica è cambiata in alcuni aspetti. In questo nuovo album le parti acustiche sono essenziali, come dicevi tu hanno parti fondamentali nelle canzoni. Questa è una cosa che avevamo intenzione di fare col nuovo album e penso ci siamo riusciti in pieno.
Qual’è il tuo album preferito degli Iced Earth?
Mmhh mi piacciono tutti ma sono un grande fan di Something Wicked This Way Comes…
… oooh grande scelta! (ridiamo)
Poi direi The Dark Saga e Glorious Bourden. Mmh sì questi sono i miei tre preferiti, seguiti da Night of the Stormrider.
Ti ho fatto questa domanda perchè nell’album mi è parso di sentire una certa influenza dei tempi di The Horror Show, per esempio il coro iniziale di Crimson King…
Sì direi di sì, anche se per quella canzone ci siamo ispirati a qualcosa di simile a Angel of Holocaust, specialmente nell’uso di voci femminili e cori molto maestosi…
Il ritornello è probabilmente il mio preferito dell’intero album… un buon incontro tra la coralità dei Blind Guardian e il lato oscuro degli Iced Earth.
Hai ragione. Le linee basilari di Jon richiedevano un certo tipo di vocals, arrangiate in un certo modo. Così ho provato di scrivere qualcosa di simile ai Carmina Burana con molte voci, alcune femminili come in Angel of Holocaust. Il connubio è stato molto soddisfacente… e questo è un esempio di come sono andate le cose su questo nuovo lavoro. Possiamo dire che quest’album è 33% Jon, 33% Hansi e 33% Demons&Wizards, c’è una componente nuova.
Infatti, trovo che Touched By The Crimson King sia molto più personale del vecchio lavoro. Mi sembra che siate riusciti a trovare una vostra dimensione e a imboccare una strada nuova. È molto bello per un fan avere una band che proponga musica personale senza tentare di riproporre qualche snaturazione delle altre due formazioni.
Esattamente, un gruppo deve crescere è costruire qualcosa di suo. Soprattutto quando hai raggiunto un alto livello e sei famoso, devi lavorare assieme per creare qualcosa di nuovo, il più possibile indipendente, partendo da questo alto livello.
Sono assolutamente d’accordo con te. Ora vorrei parlare un po’ dei testi dell’album, vedi tu sei vuoi fare una sorta di lista…
No preferirei parlare in generale poichè è difficile parlare di un argomento così vasto senza domande specifiche. Molti testi sono ispirati dalla letteratura mentre altri sono idee di argomenti più reali tramutati in storie di fantasia. Molti sono legati alla Torre Nera di Stephen King…
Come la buona vecchia Somewhere Far Beyond…
Esattamente, come Somewhere far Beyond su Somewhere Far Beyond (ridiamo). Questo perchè, mentre registravamo e cercavo qualche ispirazione per i testi, stavo leggendo i libri della Torre Nera, il settimo per la precisione. È un libro per certi versi epico, per altri oscuro, per altri tragico, perfetto per la musica dei Demons & Wizards. Così ne ho parlato con Jon e lui era d’accordo, poi mi ha detto “perchè non faio un pezzo su questo personaggio o quell’altro (ride)” e così mi sono messo al lavoro. Sempre riguardo alla Torre Nera, penso siano storie e argomenti che uniscono abbastanza bene le attitudini di Blind Guardian e Iced Earth.
Vero vero. Dorian invece parla del libro di Oscar Wilde giusto?
Sì
Ecco, mi ricordo che ai tempi in cui eravate in studio per preparare A Night At The Opera avevi iniziato a scrivere un testo su Dorian Grey, che poi hai sospeso. Hai in qualche modo recuperato qualche idea da quelle sessioni?
Sì è vero, ma non avevo ancora scritto nulla, era solo uno stadio di brainstorming di idee per un pezzo…
Wait For An Answer credo, nel quale poi hai deciso di inserire una sorta di storia di fantasia che recuperasse alcune problematiche sorte dall’11 settembre…
Esattamente! Sai quasi più cose di me! (ridiamo)
Cosa mi puoi dire dell’artwork dell’album? Mi sembra più luminoso e molto lontano da ciò che ci si poteva aspettare dopo il primo disco…
Sì, l’artwork del primo lavoro era molto più oscuro, ma per questo nuovo album volevamo cambiare. Così ci siamo affidati a un artista emergente, Leo Hao…
Quello che ha curato la cover del singolo di The Bard’s Song…
Esatto, poi ha lavorato con noi anche per Imaginations Through The Looking Glass e con Jon per la copertina di The Glorious Bourden. Oltre che da lui l’artwork è stato curato anche da Travis Smith, che aveva già disegnato la copertina per il vecchio album. Quindi non sapevamo esattamente cosa aspettarci dalla sinergia di questi due artisti. Volevamo qualcosa di nuovo e diverso. La copertina ci piace molto, tra l’altro la parte che vedi di fronte è soltanto una piccola parte della tavola, quella completa si vede soltanto sul digipack… non so se tu l’abbia vista…
No, sul promo c’è quella normale, solo front…
Peccato, comunque l’intero artwork si sviluppa oltre i margini della copertina che hai tu e si vedono le Wasted Lands ispirate sempre da Stephen King… e inoltre ci sono altri diversi elementi. Vale davvero la pena. Abbiamo speso tanto tempo e tante risorse per questo artwork, ma forse non ha ancora ricevuto le attenzioni che merita.
Non ti chiedo del tour tanto conosco già la risposta…
Ti ringrazio (ridiamo)
[Forse con l’inverno, ma non è ancora possibile dire quando ci sarà il tour, per via degli impegni di Hansi e Jon con le rispettive band.]
Bene dedichiamo questi ultimi minuti ai…
Blind Guardian…
Esatto (ridiamo). Ok è il momento, sai cosa sto per chiederti…
Sì penso di sì…
Sono molto molto triste per quello che è successo alla line-up dei Blind Guardian alcune settimane fa, per me è come se Roger Taylor fosse uscito dai Queen dopo A Day At The Races. Non riesco a crederci. In ogni caso capisco perfettamente la situazione. Piuttosto che chiederti dei nomi sul possibile nuovo batterista, come credo avranno fatto in molti, mi piacerebbe sapere se il sostituto diventerà un membro della band come te, Andrè e Marcus, oppure resterà un guest come Oliver.
Al momento preferiremmo un membro stabile, ma non possiamo ancora sapere se questo sarà possibile. Non sappiamo ancora chi suonerà sul prossimo album e non sappiamo se costui diventerà un membro a tutti gli effetti. Per prima cosa cercheremo di trovare un batterista che sia in grado di darci le parti di batteria che abbiamo in mente, se diventerà un membro stabile dei Blind Guardian dipenderà molto dalla persona. Vogliamo qualcuno che entri a far parte veramente della band oltre che a suonare con noi.
Non riesco a dirti quello che provo se penso ai Blind Guardian senza Thomen. Non riesco proprio a immaginare qualcuno a suonare i pezzi che furono suoi…
Capisco, Thomen aveva un tocco unico, ma è stata una decisione necessaria presa insieme, e questa è la cosa più importante. Tutto è legato al processo che nel corso degli ultimi anni ha portato la band a quello che è. Le idee non erano più le stesse, ed è difficile comporre musica e lavorarci sopra quando non si va tutti nella stessa direzione. È importante avere la stessa visione, gli stessi obiettivi come era sempre stato. In caso contrario c’è una perdita di tempo e soprattutto di energie che ti rende tutto estremamente difficile. Questa era l’unica scelta possibile per conservare la grande amicizia che c’è tutt’ora tra noi quattro.
Quante possibilità ci sono di rivedere un festival come quello a Coburg?
Tantissime. Penso che l’ideale sarà il 2007 dopo l’uscita dell’album orchestrale che seguirà l’album da studio previsto invece per aprile/maggio 2006. Vogliamo preparare tutto al meglio, vogliamo che ci sia un’atmosfera fantastica e che tutto sia magnifico, spettacolare. In ogni caso abbiamo promesso una secoda edizione, e una seconda edizione faremo.
Hai sentito i pezzi dei Savage Circus?
Sì li ho sentiti, sono davvero ottimi.
Visto che siamo entrambi grandi fan dei Queen e che la band è uscita più volte nel corso dell’intervista… una curiosità. Hai visto il tour con Paul Rodgers? Che ne pensi? Io personalmente sono stato a casa…
No non ci sono andato neanche io. I Queen sono stati grandi, grandissimi, ma Freddie è morto nel 1991 e non c’è ragione per continuare e fare qualcosa che non ha più senso di esistere. Vuol dire essere forzati a fare qualcosa che in realtà non c’è.
Un po’ come fanno molti gruppi metal, e come alcuni vorrebbero veder fare anche ai Blind Guardian. Sinceramente l’idea di andare a comprare un album e sapere già cosa conterrà mi toglie l’entusiasmo. Eccezione fatta per Ac/Dc e thrash metal ovviamente…
Ahah ovviamente, gli Ac/Dc sono gli unici che possono farlo (ridiamo). Comunque, hai pienamente ragione. Molti dicono “perchè non fate un nuovo Nightfall o un nuovo Imaginations?”. Non capiscono che quelli sono album scritti 10 anni fa, pensati e composti da persone che oggi sono cambiate e che vogliono provare cose nuove. È inutile continuare a fare sempre le stesse cose.
Condivido pienamente. Hansi io resterei qui a parlare con te fino alla fine dei tempi, ma, se non esco immediatamente da quella porta, il tuo promoter italiano e compagnia mi verranno a uccidere (ridiamo). Concludi come meglio desideri l’intervista.
Io ti ringrazio per l’intervista, è stato un piacere e spero di rivederti presto. Poi non posso che aggiungere di fare attenzione a Touched By The Crimson King, è un’album che ci piace molto e di cui io e Jon siamo molto soddisfatti.
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini