Demons & Wizards: il nuovo album è praticamente pronto, ci sarà una notevole evoluzione
In questo weekend di Hellfest sono stati intervistati Jon Schaffer e Hansi Kürsch dei Demons & Wizards, circa lo stato di avanzamento del nuovo e terzo album. Hansi:
Ci sarà una notevole evoluzione nel suono, è naturale dal momento che tra questo e il primo album sono passati vent’anni. Anche “Touched By The Crimson King” risale ormai al 2005, nel frattempo ci sono stati tanti sviluppi, mi meraviglierei se non ci fosse un’evoluzione. Avere 5 ingegneri del suono poi fa la differenza. Anche se torneremo da Jim Morris, che farà il mix finale e con lui abbiamo già fatto parte del lavoro. Se il processo di scrittura è cambiato? Non credo, sono cambiate le idee. Stavamo bruciando. Questo è il bello nel processo compositivo: cerchi sempre di dare il massimo; non vuoi che sia il secondo migliore. Non importa con quale artista stai lavorando o quando, devi sempre provare a dispensare il tuo meglio. Quello che vi posso dire è che i brani sono tutti completati, mancano solo un paio di parti cantate. bbiamo 11 canzoni e credo che siano tutte di prima qualità. Definiscono quello che sono attualmente i D&W, sicuramente, ma lsciano trasparire il fatto che dall’ultimo album siano passati 15 anni. Siamo cambiati come persone, i nostri caratteri sono differenti. Solo l’approccio è rimasto invariato sotto diversi punti di vista.
Jon:
Questo ciclo è stato differente, perché quando ho completato le registrazioni di “Incorruptible”, mi sono ritirato per un mese sulle montagne in Arizona e ho passato una settimana con i miei compagni degli Iced Earth. Poi sono rimasto 3 settimane da solo e ciò mi ha garantito una grossa quantità di forze e nuova energia, stando lontano dal music business e dal managment. Ho solo parlato qualche volta con Hansi, poi mi sono scollegato da tutto il resto ed è stata una gran cosa. Per cui quando poi sono tornato a comporre, “Boom”, tutto è venuto fuori in maniera estremamente veloce e sapevo che quello che stava venendo fuori era del materiale veramente buono […] Da un punto di vista strumentale credo che questo sia tra i migliori materiali che abbia mai composto. In effetti non mi interessa particolarmente se gli altri lo apprezzeranno o meno, perché io lo amo e così Hansi. Suona duro e veramente onesto. Le persone saranno piacevolmente shockate da quello che ne verrà fuori.