Destrage (tutta la band)
Ciao ragazzi! Innanzitutto vi voglio dare il benvenuto sulle pagine di Truemetal.it e ringraziarvi per essere qui con noi. Come va?
Ciao e grazie mille a voi per lo spazio che ci dedicate! Tutto molto bene, grazie!
Freschi freschi di release party per il vostro nuovo album, che impressioni avete avuto dalla serata?
Direi serata indimenticabile, non ci aspettavamo un simile successo per il release party. Vedere così tanta gente già innamorata del nuovo disco è stato incredibile, davvero. Siamo rimasti letteralmente senza parole.
Ho visto che c’è stata molta gente che è rimasta purtroppo fuori a causa del pienone. Dispiace indubbiamente per chi si è fatto anche parecchi chilometri e non ha avuto modo di vedere il concerto ma penso che la grande affluenza sia un dato assolutamente positivo. Cosa è cambiato (o sta cambiando) in Italia negli ultimi anni?
Si abbiamo saputo subito dopo il concerto, ci spiace davvero tanto per le persone che non sono riuscite ad entrare. Sicuramente rimedieremo con molte altre date! In Italia sono cambiate molte cose negli ultimi anni e credo che la scena Italiana inizi sul serio a prendere forma e a guadagnare una certa credibilità internazionale, oggi più che mai! Davvero, ho la sensazione che il nostro Paese dirà la sua nei prossimi anni all’interno della scena estrema mondiale.
Mi pare evidente anche che ci sia un certo ricambio generazionale, non solo in termini puramente anagrafici ma anche di sonorità, con tutta una serie di generi e sottogeneri affini e intimamente collegati che vanno dal deathcore al djent e che in questo momento stanno definendo in qualche modo il sound degli anni 2010… Siete d’accordo? Come vi ponete in quest’ottica?
Assolutamente d’accordo, ed è giusto che sia così. Non esiste cosa più bella della contaminazione e della ricerca sonora attraverso tutte le sue forme. Non credo esistano altri modi per evolvere, osare per creare qualcosa di nuovo. E’ un concetto che ci ha sempre affascinati, e non solo nella musica!
E rispetto al passato? Che rapporto avete con i mostri sacri del metal e dell’hardcore? Vi ritenete in qualche modo eredi di quelle band che hanno sperimentato la commistione tra metal/hardcore/funk e addirittura rap dall’inizio degli anni 90 in poi o fate semplicemente la musica che vi piace fare senza troppi pensieri?
Senza dubbio la seconda che hai detto. Non ci sentiamo eredi di nessuno, sappiamo quello che ci piace fare e lo facciamo. Senza porci limiti. Ovviamente i “mostri sacri” del metal sono ben presenti nei nostri background e nelle nostre influenze proprio come le band che a inizio anni 90 hanno tirato giù dei veri e propri muri nel panorama musicale, come ad esempio i Beastie Boys o i Red Hot Chili Peppers.
Tornando più nello specifico (e nel presente): siete soddisfatti di come “Are You Kidding Me? No.” è stato accolto da pubblico e critica? E a livello di vendite? Come lo inquadrate rispetto ai vostri due precedenti album?
A livello di critica in assoluto il miglior riscontro mai registrato da un disco dei Destrage, e credo anche a livello di vendite dalle notizie che ci giungono. Ma è comunque presto per tirare le somme diciamo. Rispetto ai suoi predecessori vediamo “AYKM?N“. come la naturale evoluzione. Io personalmente lo ritengo l’album più sfrontato ma allo stesso modo maturo e compatto dei Destrage.
Ho sentito dire che il passaggio da Coroner Records a Metal Blade non è stato una cosa semplicissima e che per riuscire a “farvi ascoltare” avete dovuto rivolgervi alla sezione americana della casa discografica. È vero? Vi va di raccontarci qualcosa in più?
Sicuramente non è stata una passeggiata diciamo… (ridono) Avevamo, in accordo con la Coroner, deciso di intraprendere strade diverse e di provare ad avere un feedback da label che avrebbero potuto farci fare un ulteriore salto. Quindi una volta registrato il nuovo disco abbiamo creato una promo page su internet e abbiamo iniziato a mandarla a tutte le etichette che potevano darci quello che cercavamo. La Metal Blade USA ha subito mostrato un forte interesse per noi. Sono seguite numerose e-mail “conoscitive” e solo dopo qualche mese ci hanno proposto un contratto worldwide. Abbiamo ricevuto altre proposte, ma non abbiamo mai avuto dubbi sulla scelta!
E in merito alla lavorazione dell’album? C’è davvero di tutto su “AYKM?N”? dal vostro ormai tipico suono metal/core a passaggi al limite della drum ‘n’ bass fino alla spettacolare tromba sul finale della title track. Come diavolo vi vengono queste idee (e soprattutto questi accostamenti)?
Come ti dicevo prima, cerchiamo di non darci limiti. Siamo 5 persone con background differenti, le idee vengono naturalmente e possono arrivare da qualsiasi membro della band. La tromba sul finale della title track ad esempio, è il tema da cui è partita l’intera scrittura della canzone. Le nostre sessioni di scrittura assomigliano a veri e propri brain storming delle volte, dove ognuno può uscire con l’idea giusta al momento giusto. E nulla viene scartato a priori. Poi ovviamente bisogna sempre capire il giusto equilibrio delle cose; a mio parere, è il lato più delicato della faccenda.
Personalmente ho apprezzato molto, anche e soprattutto in termini “evolutivi” rispetto al già notevole “The King Is Fat ‘n’ Old”, l’aggiunta di elementi progressivi e psichedelici nel vostro ormai collaudato sound. Da dove vengono queste influenze? Quanto hanno inciso sulla forma e sul contenuto dell’album?
Nulla di programmato. Adoriamo il fatto che quello che esce da un disco dei Destrage sia una precisa fotografia di un momento della nostra vita. Detto ciò questa tendenza psichedelica l’abbiamo percepita anche noi durante il songwriting e le registrazioni. L’abbiamo chiamata “lucida psichedelia” perché lascia quella sensazione di “viaggio” senza però aver un rimando diretto ai classici del genere, sia a livello di sound che di tempi. Come dici tu, è più un taglio che un influenza. La progressione invece credo abbia sempre fatto parte del nostro songwriting.
Quali tematiche affrontate nelle vostre nuove canzoni? Date più importanza ai testi o alla musica? Se doveste convincere qualche “scettico” che non bazzica questi generi a dare un’occasione a “AYKM?N” cosa gli direste? Quali sono i punti di forza per fare breccia nel cuore dei fan più classicisti e quali invece gli arieti che vi permettono di sfondare tra le fasce di pubblico più giovane?
Ciò che facciamo è composto da musica e testi, e per noi vanno a braccetto. Penso sia superficiale pensare di poter dare più importanza a un aspetto rispetto che a un altro. Per lo meno non fa parte del nostro modo di fare le cose e di comunicare. Ogni aspetto viene curato perché tutto è collegato. Tutto è importante. Sarebbe come per un cuoco pensare “Ok, con il primo ho spaccato. Figata, ora posso permettermi di far cagare col secondo!”. Il titolo “Are You Kidding Me? No.” è la chiave di lettura della nostra attitudine, della nostra musica e dei nostri testi. Il ritornello di “Purania” ad esempio recita «I like Spice Girls. So what?» e probabilmente la prima reazione di un ascoltatore sarebbe «ma mi stanno prendendo per il culo?» e la nostra risposta è “«no.». Ci piace molto nascondere concetti in realtà seri e pensati dietro frasi provocatorie o ironiche. Non so con esattezza quali siano i punti di forza per far breccia nel cuore di tutti. Detto ciò siamo i primi a lottare contro la “ghettizzazione dei generi” quindi se sei una persona che mangia lo stesso piatto da quando è bambino probabilmente non saremo la band della tua vita, ma ti invitiamo a venire ad un nostro concerto per provare a farti cambiare idea e per regalarti una serata di presa bene…che male non ti farà!
Ahaha concordo in pieno! E per quanto riguarda i programmi futuri? In particolare sul fronte live cosa bolle in pentola per la primavera e l’estate? Avete in programma la partecipazione a qualche festival o vi concentrerete su date in solitaria?
Abbiamo appena annunciato il primo tour italiano a supporto del nuovo disco e non vediamo l’ora di iniziare il 29 Marzo al Tempo Rock di Reggio Emilia poi al Traffic di Roma. Inoltre presto annunceremo altre date. Invitiamo tutti a seguirci sui nostri canali ufficiali (facebook.com/destrage, twitter.com/destrage, youtube/destrage) e a rimanere sempre aggiornati su tour, video, musica e quant’altro!
Da parte mia è tutto, vi ringrazio per essere stati con noi! A voi la parola per i saluti finali.
Grazie mille agli amici di TrueMetal.it per l’intervista e a voi che siete arrivati a leggere fino a qui! A presto!
Intervista raccolta da Stefano Burini