Vario

Devian (Legion)

Di Alessandro Calvi - 25 Aprile 2009 - 0:05
Devian (Legion)

Fondati da due ex-membri di lusso dei Marduk come lo storico cantante Legion e il batterista Emil Dragutinovic, i Devian si son imposti all’attenzione del pubblico e dei fan che li vedevano come una risposta per coloro che ritenevano la precedente band dei musicisti in forte calo. I Devian si son però distaccati dal sound che molti si aspettavano puntando soprattutto verso il thrash. In occasione dell’uscita del nuovo disco intitolato “God to the Illfated”, Truemetal ha intervistato la band per voi.

Alex: Ciao Legion, come va?

Legion: Molto bene, grazie per avermelo chiesto.

Alex: Andiamo dritti al punto e cominciamo subito con le domande. Cosa ci puoi dire sul periodo di lavorazione di questo album? Dove avete trovato le idee per le canzoni? Quanto ci avete messo a scriverlo? E, infine, quale è stato il ruolo di ognuno di voi in fase di songwriting?

Legion: Abbiamo contribuito tutti, più o meno nella stessa quantità. Abbia la grande fortuna di avere un sacco di talento nel gruppo e quindi è un processo naturale quello che porta ciascuno a portare qualcosa di se e del suo punto di vista nelle composizioni. Se qualcosa non ci piace, se non viene fuori nel modo giusto, allora lo riscriviamo e ci riproviamo o lo buttiamo via del tutto e proviamo con altro. Abbiamo ambizioni troppo alte per riempire i dischi di filler, preferiamo passare una giornata in più in studio a lavorare e a scrivere piuttosto che buttare via il tempo di chi ascolterà il nostro lavoro. Abbiamo cominciato a scrivere “God to the Illfated” tutti insieme, così come avevamo fatto con “Ninewinged Serpent”, dopodichè il processo creativo è stato tirato in lungo finchè non siamo riusciti a trovare il giusto feeling dei pezzi. L’unica eccezione è stata la titletrack che abbiamo scritto con l’intento di essere una sorta di summa di tutte le idee che abbiamo avuto tra l’inverno e la primavera del 2008. Abbiamo utilizzato uno studio portatile per cercare di spillare dalla nostra esperienza live tutta l’energia e la potenza che il metal esprime in quelle occasioni.

Alex: Puoi raccontarci qualche aneddoto riguardo al periodo di lavorazione?

Legion: Inizialmente avevo scritto la canzone “God to the Illfated” ma era basata su un midtempo e un ritmo di 6/4, l’abbiamo ascoltata un po’ e ci siamo accorti che non funzionava. Poi Tomas se ne è venuto fuori con un riff per il chorus ed Emil e Joinus si son guardati e han esclamato in contemporanea: “Ehy, questi sembrano i Sepultura più violenti!”, così han preso i miei riff e li han risuonati come fossero un thrash sporchissimo. Così, improvvisamente, ci siam trovati una canzone che sembrava veramente una “killer song”. Ecco, questo è un tipico esempio del modo in cui noi lavoriamo, ognuno di noi prende le idee degli altri, le fa a pezzi e le rimette insieme fino a che non salta fuori qualcosa che piace a tutti.

Alex: So che è un po’ presto per chiedertelo, ma avete già qualche idea per il prossimo disco dei Devian? Potresti dirci qualcosa su di esso?

Legion: Certo! Noi abbiamo già 5 o 6 canzoni su cui stiamo lavorando, ma, visto il nostro metodo di lavoro non so quante delle bozze che abbiamo scritto finora, finiranno nell’album. Io e Joinus abbiamo intenzione di cominciare a scrivere una nuova canzone che finirà in When the Vultures Have Left non appena avremo il tempo di approfondire alcune idee. Tomas ha alcune nuove idee che invece stiamo trasformando in una canzone proprio in questo momento. Emil, poi, ha scritto 20 nuove bozze! Ahahahhahahah! Quel ragazzo è completamente pazzo!!! Comunque abbiamo un sacco di nuove idee su cui lavorare e abbiamo intenzione di occuparci di esse per tutto l’inverno e la primavera per essere certi di fare un passo avanti rispetto a quanto abbiamo fatto finora. Proprio come abbiamo fatto con “God to the Illfated”.

Alex: Credo che ormai tutti i giornalisti che ti hanno intervistato te l’avranno chiesto, ma è quello che i lettori vogliono sapere. Quanto ha influito la tua permanenza nei Marduk sul sound e sulla fase di songwriting dei Devian?

Legion: Le esperienze che si fanno nella vita poco a poco ti cambiano e ovviamente il fatto di aver passato 10 anni in quella band ha contribuito a fare di me ciò che sono oggi. È notevole notare, poi, come l’inserimento di Emil nei Marduk portò a un cambiamento quasi completo del modo di lavorare e di confrontarci tra musicisti ed è soprattutto in quell’ottica che funzionano le cose nei Devian. Nei Marduk era più come se ognuno facesse un pezzo e poi tutti insieme si cercava di incastrarli insieme perchè i pezzi suonassero il più grezzi e cattivi possibile, mentre nei Devian ognuno interferisce con le idee degli altri fino a che non si raggiunge la perfezione.

Alex: Quali sono le tue idee approposito del futuro della band? In “God to the Illfated” a farla da padrone son state le influenze thrash, che erano molto più marcate rispetto al vostro disco d’esordio. Pensi che la componente thrash continuerà ad aumentare in futuro o vi orienterete verso qualcosa d’altro?

Legion: Per come appaiono ora, le canzoni del nuovo disco sembrano orientarsi verso delle ritmiche più heavy rispetto a “God to the Illfated”. Il thrash è uno degli elementi fondativi del sound dei Devian ma non vogliamo essere troppo limitati. Indubbiamente il thrash dona un’energia e una cattiveria alle chitarre che ci piace molto, ma non vogliamo compromettere il feeling e la melodia dei pezzi fissandoci solo su certe idee. Vogliamo che i Devian siano insieme belli, aggressivi e dalle mille sfaccettature.

Alex: Sono sicuro che sai che molti fan dei Marduk non sono molto felici della direzione che ha preso la band dopo che te ne sei andato. Da molti, infatti, i Devian son visti come la risposta a chi cerca ancora i “vecchi” Marduk. Cosa vuoi dire loro?

Legion: I tempi cambiano e la gente cambia col passare del tempo. Da un punto di vista prettamente economico forse sarebbe stato più saggio, per me, rimanere nei Marduk finchè eravamo all’apice della nostra fama e delle nostre vendite, ma non sarebbe stato onesto nei confronti dei nostri fan là fuori. Ho fatto quello che ho fatto solo perchè ho sempre voluto dare a chi mi ha seguito in tutti questi anni musica di qualità. Morgan ha delle idee in mente e in quest’ottica ha cambiato la band, quindi oggi i Marduk non possono più essere considerati come lo stesso gruppo dei tempi d’oro. Il vecchio spirito dei Marduk, quello di una fratellanza con tutta la scena metal odierna, è molto più vivo oggi nei Devian ed è per questo che intendiamo portare il nostro inferno sonoro sui palchi e nei negozi di tutto il mondo.

Alex: Cosa ne pensi dei concept-album? In particolare per quanto riguarda il black-metal? Pensi che ne realizzerete mai uno?

Legion: Non ne ho idea, sicuramente però non nel breve periodo. I Devian son ancora come un bambino che deve crescere poco per volta e che ha bisogno di consolidare ancora una certa stabilità prima di potersi gettare in un’avventura complicata come un concept. Inoltre molti concept molto interessanti son già stati fatti ed è difficile dire ora quale argomento meglio si confà alla nostra band, credo che solo il tempo potrà dircelo. Un concept potrebbe essere una grande cosa se fatta con stile. Per esempio penso che dischi come “Nightwing”, “Cruelty and the Beast” o “In Sorte Diaboli” siano stati realizzati splendidamente. La roba di King Diamonds invece comincia a stufare fin dal primo ascolto…

Alex: Avete programmato un tour in Europa per la promozione di “God to the Illfated” ? Pensate di passare anche dall’Italia?

Legion: Per cominciare abbiamo suonato al Winterfest a Milano ed è stato proprio un bell’inizio. Haha, è stato grande. Era fantastico vedere quanta gente era venuta solo per sentire noi, tutti quegli striscioni e in quanti vestivano le nostre maglie tra il pubblico. Tutti che cantavano con noi le nostre canzoni, veramente un grandissimo feeling. Ora stiamo per imbarcarci in un tour per tutta la scandinavia con gli Unleashed e dopo vedremo, abbiamo alcuni concerti in programma. Dopo l’estate però ci piacerebbe rifare un bel tour attraverso tutta l’Europa e naturalmente l’Italia sarà uno dei paesi che visiteremo sicuramente. Quelle di Pescara e Pinarella son state due date fantastiche la scorsa primavera e ci piacerebbe proprio tornarci.

Alex: Parliamo dei vostri inizi. Con due nomi come Legion ed Emil Dragutinovic penso che non sia stato difficile trovare un contratto con una casa discografica. Ma com’è la scena metal dalle vostre parti? Pensi che sia più o meno facile, oggi rispetto a qualche anno fa, per una band underground riuscire ad arrivare al debutto con una label?

Legion: Naturalmente noi abbiamo beneficiato del nostro passato, è come per qualsiasi Curriculum Vitae, la fiducia va dove può essere soddisfatta e tu devi comunque fare del tuo meglio per rispondere positivamente. La scena metal svedese è veramente piena di band e musicisti di grande talento che vogliono far vedere di cosa sono capaci, quindi la competizione è molto feroce. Spesso i concerti son pieni di gente che invece di essere lì per godersi lo spettacolo, è lì solo per giudicare e criticare le altre band. Ecco, questo è un atteggiamento che trovo veramente stupido: ma cercate di vivere un po’ maledizione!!!

Alex: Hai qualcosa da dire, qualche consiglio per le nuove band che vogliono emergere dalla massa e raggiungere un contratto con una label?

Legion: Lavorate. Lavorate duramente e fate molta autocritica. Nessuno, specialmente in questo periodo in cui le proposte si moltiplicano a dismisura, è disposto a prestare attenzione a un demo che sia scritto e registrato in cinque minuti. Prendetevi il vostro tempo e costruite qualcosa di solido. C’è sempre spazio per la musica di qualità.

Alex: Come sicuramente ben saprai, TrueMetal è un portale sul web, che ne pensi di internet? Il peer-to-peer può essere un interessante modo per guadagnare maggiore popolarità (specialmente per i nuovi gruppi), o è solo un danno per le band?

Legion: Personalmente adoro internet, secondo me è la più grande invenzione degli ultimi anni. Ti dona un potere e una libertà fantastici. Chiunque e dovunque può farsi la sua idea ed esprimere le sue opinioni su qualsiasi cosa, che è esattamente quello che dovrebbe sempre succedere!

Alex: Ok, penso che sia tutto, ti ringrazio molto per questa bella e lunga chiacchierata e ti auguro il meglio per il tuo gruppo. Ti lascio l’ultima parola se vuoi dire qualcosa ai nostri lettori!

Legion: Ci vediamo in giro per l’Italia!

Intervista raccolta da:
Alex “Engash-Krul” Calvi