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Devious (Frank Schilperoort)

Di Angelo D'Acunto - 17 Febbraio 2009 - 22:29
Devious (Frank Schilperoort)

Abbiamo raggiunto Frank Schilperoort, batterista dei deathster Devious per fare quattro chiacchiere riguardo a
Domain, ultima fatica del gruppo. Buona lettura.

– Ciao Frank e benvenuto sulle pagine di Truemetal.it. Come prima cosa che ne diresti di introdurre la band a chi non la conosce?

Siamo un quintetto thrash/death proveniente dall’Olanda. Ci siamo formati nel 2000 e cerchiamo di creare un mix tra vari stili death metal e sonorità più thrash oriented. Abbiamo condiviso il palco con gruppi del calibro di Cannibal Corpse, Cryptopsy, Suffocation, Vader, Darkane, Crowbar, Aborted, The Dillinger Escape Plan, God Dethroned, Malevolent Creation, Dying Fetus, e siamo anche stati in tour in Europa con uno dei migliori gruppi brasiliani in circolazione come i Krisiun.

– Parliamo un attimo di Domain: si può dire in un certo senso che il vostro sound sia più ricco di sfumature rispetto agli standard death metal. Puoi spiegarci lo sviluppo dell’album?

L’album precedente, “Acts of Rage”, contiene canzoni dalla struttura complicata e dal riffing ipertecnico. Quello che ci interessava durante la composizione di quell’album era di mettere più idee possibili all’interno di ogni singola canzone, e la cosa credo che abbia funzionato bene. Ma nella stesura di Domain ci siamo concentrati un po’ di più sul groove. Certo, c’è ancora molta tecnica e molta violenza nell’album, ma credo che siamo riusciti a trovare un buon compromesso tra i tecnicismi e gli inserti melodici.

– Aldilà delle influenze thrash e, in maniera minore, black metal, in Domain è possibile riscontrare soprattutto un’interessante miscela di vari stili death che vanno da quello più classico al brutal, passando per quello più melodico… e tutto ciò con grande naturalezza.

Beh, miscelare vari stili è una cosa che abbiamo fatto fin dagli inizi. Non vogliamo essere etichettati come una “brutal death band” o come un “gruppo modern thrash”: ascoltando un nostro disco puoi sentire dei riff che variano da sonorità old school ad altre più melodiche, groovy o brutal. Quello che importa è che alla fine tutte queste influenze si mescolino in modo tale da creare un sound ben definito che possa identificare e caratterizzare un gruppo.

– Uno dei maggiori problemi della scena metal di questi anni è che troppi gruppi suonano musica senza alcuno spunto personale. Cosa pensi a riguardo?

E’ vero che ci sono troppe band in giro che più o meno suonano sempre le stesse cose, e in una scena così satura è difficile per dei gruppi emergere dalla folla. In questa sorta di competizione che si viene a creare devi riuscire a creare un tuo sound specifico e raggiungere una qualità sempre migliore. Devi dare ai tuoi fan un motivo per preferire il tuo gruppo rispetto a tutti gli altri, ed è questo che noi cerchiamo di fare. Lo facciamo sui dischi ma anche nei live.

– Qual è il tuo pezzo preferito di Domain e perchè?

E’ difficile scegliere un pezzo solo perché sono davvero soddisfatto dell’album nella sua interezza. Se devo fare una scelta ti dico Room 302. Questo pezzo contiene secondo me elementi davvero interessanti: riesce a coniugare velocità, spunti brutal, groove e melodia. E’ anche una delle canzoni preferite dai nostri fan in sede live.

– Il panorama metal Olandese è sempre stato importante, ma negli ultimi anni sono spuntati gruppi davvero interessanti. Come vedi la scena odierna dall’interno?

Ci sono molti gruppi interessanti in Olanda al giorno d’oggi e la scena è assolutamente viva e vegeta. Ma personalmente vorrei esprimere la mia preferenza per i primi anni novanta, quando si affacciavano alla ribalta band emergenti del calibro di Pestilence, God Dethroned e Asphyx.

– Domain è un buon lavoro non solo dal punto di vista musicale ma proprio come prodotto in generale. Vuoi dirci qualcosa a proposito?

L’artwork è un’idea di Hrödger, membro dei nostri “colleghi” Deluzion. L’idea gli è venuta da un nostro pezzo intitolato Boundless Domain. Questa canzone parla di un imperatore malvagio che scatena un terribile virus sul pianeta per condizionare mentalmente la popolazione, così da poter espandere il proprio dominio a piacimento. La copertina ritrae proprio una ragazza intenta a fuggire da questo dominio. La qualità dell’artwork è fondamentale nell’economia di un disco,
perché volenti o nolenti molte persone giudicano un album dalla copertina.

– Hai la possibilità di dire qualcosa per convincere i nostri lettori a comprare il vostro album, Che cosa diresti?

Domain contiene davvero tutto quello che potete chiedere al metal. E’ veloce e violento e vi procurerà la giusta dose di aggressività quotidiana. Se siete tipi da groove metal state attenti
perché vi verrà il torcicollo a forza di scapocciare ascoltando quest’album. Siete più persone da riff polifonici? Non preoccupatevi,
perché i Devious sono anche questo.

– Grazie mille, hai ora la possibilità di salutare i nostri lettori come preferisci.

Prima di tutto grazie a voi e alla vostra disponibilità. Chi avesse tempo e voglia può andare ad ascoltare i nostri pezzi all’indirizzo www.myspace.com/deviousdomain.