Devourment (Mike Majewski)
Per gli ascoltatori più intransigenti i Devourment sono una di quelle
formazioni che non hanno certo bisogno di presentazioni. Dopo un capolavoro del
brutal come
Molesting
the Decapitated, i nostri hanno fatto attendere a lungo un degno
successore che li riportasse a svettare nuovamente tra l’affollatissimo
sottobosco underground americano e mondiale. La parola dunque a Mike Majewski,
ex bassista e ora voce della band, che si è dimostrato molto disponibile ed
entusiasta nel rispondere alle mie domande. Buona lettura.
Finalmente siete ritornati con un full-length nuovo e come prevedibile
devastante. Sentivate il peso dell’attesa dei sostenitori?
Si, molto. Molesting The Decapitated è un album molto importante per tutti i
nostri fan ed era altrettanto importante non lasciare nessuno scontento. Abbiamo
voluto rimanere fedeli al nostro stile, e rendere la nostra musica ancora più
estrema… E credo che ci siamo riusciti. Il responso del pubblico è stato
grandioso e penso che i nostri fan siano rimasti soddisfatti.
Dal mitico Molesting the Decapitated a Butcher the Weak sono passati sei
anni. Non ti chiedo di entrare nei particolari, ma vorrei che mi descrivessi il
vostro stato d’animo in tutti questi anni e a grandi linee come avete vissuto
questo periodo.
Sono accadute un sacco di circostanze che hanno causato lo scioglimento della
band, ed era certamente qualcosa che io non volevo. Io amavo la band, amavo
quello che stavo facendo, e volevo continuare a fare musica. Io comunque sono
sempre stato attivo anche durante il periodo dello scioglimento della formazione,
stando in contatto con i nostri sostenitori e cose del genere. Le celebrazioni a
Molesting The Decapitated diventavano sempre più grandi, e l’esigenza da parte
nostra di pubblicare un nuovo disco era diventata semplicemente enorme. Questo
ci ha motivato a tenere duro, e aspettare il momento giusto, e questo momento
finalmente è arrivato
Vedere il proprio disco diventare una pietra miliare del genere e non poter
continuare a produrre musica credo sia stato molto frustrante…
Sì, lo è stato. Noi abbiamo sempre amato suonare in concerto ed essere a
contatto con i nostri sostenitori e gli estimatori del death metal in generale,
ed era qualcosa che volevamo fare ancora. Purtroppo ci sono stati momenti in cui
alcuni membri non potevano seguire la band. Ma nel 2004, quando ci siamo
riformati, il momento era propizio per ricominciare.
Come mai avete cambiato i ruoli all’interno della line-up? Tu prima ti
occupavi del basso, ora sei il vocalist, mentre Ruben ora suona la chitarra…
Quando ci siamo riformati due anni fa, Wayne, il nostro vocalist originale,
doveva occuparsi ancora delle linee vocali. Purtroppo ha avuto dei problemi
personali che lo hanno costretto a rinunciare. Allora ho deciso di tentare,
perchè sapevo di poter cantare nello stile dei Devourment… Così ho provato e
ha funzionato benissimo! Ruben si è occupato delle chitarre perchè nessun
chitarrista originario voleva continuare con la band, così abbiamo pensato che
era importante che fosse qualcuno della line-up originale a occuparsene, perchè noi sappiamo più di tutti gli altri cosa hanno bisogno le
nostre chitarre.
E che mi dici dei nuovi innesti Eric Park e Chris Andrews? Come li avete
scoperti?
E’ molto buffo come si sono svolti i fatti. Dal principio contattai Chris
Andrews per proporgli il ruolo di batterista, ma lui allora suonava la batteria
nei Kill the Client. Lui era molto entusiasta della proposta, ma gli altri
membri dei Kill the Client non erano proprio favorevoli all’idea che Chris
suonasse con due band, quindi ha dovuto declinare la nostra offerta. Però il
loro bassista, James Delgado, ci raccomandò Eric
Park. Così noi lo contattammo sapendo che lui sarebbe stato perfetto per la
band, è un ragazzo giovane, molto preparato e maturo. Però a questo punto
avevamo ancora bisogno di un bassista. Tempo dopo venni a conoscenza che Chris Andrews non era più coi Kill the Client, e che per giunta era un buon bassista. Io ho scelto lui perchè è un
performer bravissimo, e ha una presenza scenica intimidatoria che è perfetta per
i Devourment. Così gli chiesi se voleva unirsi a noi come bassista e lui ha
accettato.
Credi che con questa formazione riuscirete a trovare una
stabilità per poter proseguire a comporre musica?
Certo, questa è la line up finale dei Devourment. La formazione attuale della band è la più unita e talentuosa che abbiamo mai
avuto. Minaccerò
di morte chiunque cercherà di abbandonarla.
A proposito, è da poco uscito uno split con Godless Truth,
Sarcolytic e Sect of Execration. Non ho ancora avuto modo di sentirlo… Ci dai
qualche anteprima?
Siamo stati chiamati dalla Ossuary Industries Productions
di Houston per partecipare allo split. Quando abbiamo appreso i nomi delle altre
band coinvolte, ci siamo subito sentiti orgogliosi di parteciparvi. Ci hanno
chiesto di scrivere due canzoni, ma abbiamo preferito proporre una cover e un
nuovo brano, Deflesh the Abducted, che personalmente reputo la miglior canzone
mai composta dai Devourment. Abbiamo deciso di suonare una cover dei Cannibal
Corpse perchè per noi sono degli idoli, e così abbiamo scelto The Pick-Axe
Murders, e la gente ha detto che abbiamo fatto un ottimo lavoro.
Durante la fase di lavorazione di Molesting The Decapitated
vi eravate resi conto di aver aperto un nuovo modo di concepire il brutal?
Certo, lo sapevo. Io ero amico di persone che erano vicine
ai
Devourment quando erano proprio agli inizi, e mi hanno portato a vedere le loro
prove. All’epoca loro avevano solo una canzone completa, Shroud of Encryption, ed io rimasi semplicemente folgorato. Allora capii che
questa band stava portando la brutalità a un livello superiore. Non ho mai
pensato di poter far parte della band, ma sono stato molto fortunato. Quando
eravamo in studio a registrare Molesting the Decapitated, ho ascoltato la voce
di Ruben su nastro per la prima volta, e quasi quasi me la facevo addosso. Non
c’era nulla di così brutale allora. Sapevo che sarebbe stato grandioso.
Oggi
siete fra i maggiori ispiratori della maggior parte dei giovani musicisti
brutal, ma all’epoca quali erano i vostri gruppi di riferimento?
Suffocation, Cannibal Corpse, Malevolent Creation, Broken Hope, Carcass, Morbid
Angel, Internal Bleeding… sono solo alcuni dei grossi nomi. Principalmente
tutto il death metal e il thrash old school. Al giorno d’oggi le band che
nascono sono così brutali che cerchiamo solo di mantenerci al passo ahaha…
Formazioni come Guttural Secrete, Orchidectomy, e Inhuman Dissiliency stanno
spingendo oltre i confini, stanno creando della merda ultra brutal.
Ritornando a Butcher the Weak, mi parli un po’ della
realizzazione dell’album? Il sound è rimasto pressappoco intatto, ma credo che
nessuno dei vostri fan avrebbe desiderato un cambiamento.
Sì, l’unica cosa che sapevamo era che dovevamo mantenerci totalmente fedeli al
nostro stile. I brutal fan sono molto esigenti, e se ammorbidisci o cambi il
sound, tendono a non apprezzare. Questo, il fatto che tutti noi amiamo i
Devourment e che volevamo comporre e ascoltare un altro album dei Devourment, ha
semplificato le cose.
Con Molesting The Decapitated avete composto un capolavoro del genere. Secondo te
che importanza avrà in futuro Butcher the Weak?
Personalmente ritengo Butcher the Weak un album più solido rispetto a Molesting
The Decapitated, ma non credo che avrà lo stesso impatto sulla scena di quanto
l’ha avuto Molesting. Subito dopo la pubblicazione del nostro primo disco, c’erano subito
così tante band con uno stile simile al nostro, quindi Butcher non è un nuovo
sound come lo era stato Molesting quando uscì. Ma Butcher the Weak è un
Devourment album, ed era proprio questo che volevamo fare. I nostri fan lo amano
e anche noi.
Fare un’analisi traccia per traccia è praticamente inutile, ma se dovessi scegliere
un nuovo brano da far ascoltare a qualcuno che non vi conosce che canzone
sceglieresti?
Io direi Anal Electrocution. E’ una canzone violentissima e possiede tutti gli elementi
per cui i Devourment sono diventati famosi. Credo che in quel brano ci siamo i
migliori slam di sempre… E’ uno di quei pezzi che mi istiga a scendere dal
palco e scatenarmi col pubblico. Questo è l’unico motivo per cui sceglierei quel
brano, ma tutte le nuove canzoni mi piacciono moltissimo. Abbiamo preso tutto il
tempo necessario per comporle e ne siamo orogogliosi.
Una domanda che faccio sempre ai cantanti brutal. Usi qualche effetto per la voce?
Nessun
effetto vocale. Ho imparato dai due re, Wayne Knupp e Rube Rosas. Solo anni di
pratica per migliorarmi e ricevere consigli da questi due matti.
Come lavorate su un brano?
Ruben e io
siamo i principali resposabili per musica e testi. Abbiamo scritto entrambi un
sacco di riff e arrangiamenti e abbiamo poi confrontato il nostro lavoro.
Prendiamo le parti che vanno bene ad entrambi e cominciamo a costruirci sopra la
canzone. Una volta che la musica è pronta si passa al testo.
Siete
soddisfatti delle vendite del disco? Toglimi una curiosità, quante copie riesce
a vendere un disco come il vostro?
Sono molto
contento. Per una band che ha una scarsa distribuzione e nessun passaggio in
radio, noi vendiamo bene. Non sono troppo sicuro per dare dei numeri esatti, ma
Molesting ha venduto dalle 12.000 alle 15.000 copie, però ti ripeto che non ne
sono sicuro al 100%. Butcher invece ha venduto circa 5.000 copie, ma è uscito
appena da un anno e qualche mese.
Cosa ti
senti di dire a quelle persone che giudicano negativamente questo tipo di musica,
senza probabilmente aver mai ascoltato con attenzione e cercato di comprendere
un genere estremo come il vostro?
Credo che la maggior parte della gente a cui non piace questa musica sia infastidita
dall’uso della voce. Potrei prendermene cura… Ma che si fottano, ahah!! Il
brutal death è la migliore musica al mondo!
Come è
nata la collaborazione con la Brutal Bands? Siete soddisfatti?
Originariamente avevamo pubblicato Butcher the Weak per conto nostro, ma non
eravamo soddisfatti della registrazione. E’ qualcosa che ci è sfuggito di mano,
e noi sapevamo che poteva essere decisamente meglio. Così abbiamo deciso di
registrare una seconda volta il disco con un nuovo ingegnere del suono, lo
stesso che ha collaborato con noi per Molesting the Decapitated, e questa volta
volevamo l’appoggio di una label. Sapevo che la Brutal Bands aveva una grande
reputazione, e considerando il livello delle band che ha sotto contratto, ho
deciso di parlarne con loro. Sono stati molto contenti della nostra proposta, e
abbiamo firmato un contratto per altri due album, e grazie a loro abbiamo avuto
un incredibile feedback dai fan che hanno acquistato la nuova versione del
disco. Non avremmo potuto essere più contenti. Loro sono molto onesti, sono una
label di grande qualità e si prendono molta cura delle loro band.
Come mai
avete deciso di produrre una nuova edizione del disco? La nuova versione
ri-registrata è ancora più devastante dell’originale…
Sapevamo
quanto fosse importante per noi Butcher the Weak, e doveva essere curato tutto
al meglio. La prima registrazione del disco non era esattamente quello che
volevamo… Eravamo molto contenti delle nuove canzoni, ma come ti ho gia detto la produzione non le
rendeva giustizia. Così abbiamo preso la difficile decisione di registrare
ancora tutto. Abbiamo perso un mucchio di soldi per questo inconveniente, ma era
molto più importante avere un degno successore di Molesting, ed è quello che
effettivamente abbiamo fatto. Alla fine si è rivelata la miglior decisione che
potevamo prendere, la differenza rispetto a prima è incredibile, è un album
totalmente diverso. La produzione è ora molto più potente.
Sbaglio
o hai disegnato tu la cover del disco?
Sì. Io ho
sempre disegnato le figure da stampare sulle nostre magliette, e credo che
siano una parte importante della nostra immagine. Così ho voluto occuparmi anche
della nuova copertina,
in modo che la gente fosse sicura di avere tra le mani un album dei Devourment.
Inoltre non avevamo alcuna intenzione di cambiare il nostro stile, come altre band hanno
fatto.
Immagino
che tutti voi sarete anche degli ascoltatori abituali di brutal death… Cosa stai
ascoltando ultimamente di nuove uscite? Qualche disco ti ha impressionato in
modo particolare?
Il mio
ultimo acquisto è il debutto degli Inherit Disease, che è semplicemente
splendido! Alcuni dischi recenti che mi sono piaciuti sono quelli dei Carnivore
Diprosopus, che è brutale come l’inferno, l’ultimo grande album dei Putrid Pile
e i Guttural Secrete. Ci sono un sacco di buoni dischi ultimamente, è un bel
periodo per il brutal.
Dopo
tutti questi anni la passione per quello che fate è rimasta intatta?
Certamente
amico! La maggior parte dei sostenitori lo saranno per tutta la vita. Io amo
suonare live, adoro scrivere musica e lavorare nello studio di registrazione. E
posso confermarti questo anche per tutti gli altri componenti dei Devourment.
Certamente la musica che fate non vi permettere di vivere unicamente con
quello che riuscite a guadagnare suonando. Che difficoltà incontrate nel
conciliare la vostra passione con la vita quotidiana?
Sì, la cosa
che mi dispiace di più è non poter fare dei tour molto lunghi. Tutti noi abbiamo
un lavoro, ed è impossibile allontanarsi per troppi mesi. Stiamo facendo del
nostro meglio per suonare in più posti possibili.
Spero di
non dover attendere altri sei anni per un vostro nuovo album… Quello che è
accaduto dopo Molesting The Decapitated vi ha sicuramente insegnato qualcosa…
Siete maturati da questo punto di vista?
Ti posso
promettere che non dovrai aspettare ancora così a lungo per un nuovo album.
Infatti Ruben e io stiamo gia lavorando per un nuovo disco, e il nostro
obiettivo è di entrare in studio la prossima estate. Siamo maturati molto, e
questo si sentirà sul prossimo lavoro.
Quando
vi potremo vedere in Italia? E’ un sogno irrealizzabile? Magari fare un tour con
le maggiori band della scena tutte insieme…ehehe…
Sono molto
eccitato di dirti che saremo in tour in Europa a maggio, con Godless Truth e
Viral Load! Arriveremo in Italia sicuramente! Stiamo pianificando questo tour da
oltre un anno e finalmente potrà compiersi nel maggio 2007!
Voi siete certamente una delle band più famose del panorama
underground. Vi sentite i leader della scena?
Non mi
piace pensare questo di noi. A noi piace essere conosciuti come una band che
supporta tutti i tipi di death metal, e che ama particolarmente i propri fan.
Noi cerchiamo anche di promuovere giovani formazioni che meritano di essere
ascoltate, rispondiamo sempre ai nostri sostenitori che ci scrivono, e teniamo
conto delle loro idee.
Che
rapporti avete con le altre band della scena brutal? Sembra che in qualche modo vi supportiate a vicenda.
Assolutamente, siamo molto vicini a tantissime band. Quando facciamo dei
concerti cerchiamo di far coinvolgere sempre altre formazioni, piccole o grandi.
E’ una fratellanza tra band e fan che ha bisogno di essere mantenuta per poter
supportarci a vicenda.
Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? Un nuovo disco a
breve?
Come ti ho gia detto stiamo gia scrivendo del nuovo
materiale, e stiamo pensando di pubblicare un secondo DVD migliore di quello che
abbiamo gia fatto. Abbiamo un sacco di concerti pianificati, siamo ritornati
molto attivi e lo saremo per molto tempo.
Un’ultimissima domanda: facendo un bilancio della vostra
carriera sino ad oggi, credi che i Devourment abbiano gia espresso tutto il
potenziale a disposizione o ritieni che possano esprimersi su livelli ancora più
elevati?
Questo non posso dirtelo con esattezza. Noi cercheremo
sempre di fare del nostro meglio.
Grazie mille Mike, puoi concludere l’intervista.
Sono io che ti ringrazio Stefano per questa splendida
intervista! Butcher the Weak è disponibile su Brutal Bands, e promette di
annichilire ogni fan del brutal death. Saremo in Europa a maggio 2007, ci vediamo
in tour!
Stefano Risso