Heavy

Diamond Head: Brian Tatler, quando ho iniziato non volevo una band punk, solo suonare pezzi veloci

Di Orso Comellini - 27 Maggio 2019 - 9:51
Diamond Head: Brian Tatler, quando ho iniziato non volevo una band punk, solo suonare pezzi veloci

Michael “MettleAngel” Francisco di SonicPerspectives ha recentemente condotto un’intervista con il chitarrista dei Diamond Head, Brian Tatler. Tra le varie domande ha chiesto lui come avessero sviluppato quel loro sound aggressivo, che ha influenzato direttamente molte band thrash, tra le quali Metallica e Megadeth.

Al tempo non conoscevo ancora Raven e Saxon. ‘Am I Evil’ venne composta nel 1979. Ascoltavo Motörhead e i Judas Priest di ‘Exciter’ e ‘ Sinner’. In quello stesso anno però il punk iniziò a diventare una cosa grossa nel Regno Unito. Mi piacevano molto i The Damned e tutte quelle band punk che suonavano veloci. Quei riff semplici e potenti. Il drumming veloce. Il nostro stile ha preso in prestito qualcosa dai classici degli anni ’70, ma aveva anche una parte dell’energia del punk che ascoltavo alla radio. C’era un magnifico DJ chiamato John Peel, che adesso non è più tra noi, che passava molto punk su Radio 1. Io lo ascoltavo e registravo su cassetta. Fu così che iniziai ad ascoltare il punk. Quando abbiamo formato i Diamond Head abbiamo fatto un mix dei due generi, il punk e il rock. Non volevo suonare in una band punk, ma volevo suonare pezzi veloci dal vivo. All’inizio suonavamo per un pubblico che non conosceva niente della nostra musica, perciò abbiamo realizzato molto presto che se suoni pezzi veloci puoi conquistarli prima di quanto tu possa fare se suoni lunghe canzoni lente. Per quanto tu sia convinto che siano buone, non le conoscono, non possono fare headbanging o pogare.  Per questo abbiamo iniziato a sviluppare set di brani veloci per i quali siamo conosciuti.