Diritto D’Autore: Confindustria vuole maggiori garanzie per il copyright sul web
Confindustria Cultura Italia è la Federazione Italiana dell’industria culturale, che racchiude sotto la sua egida le più importanti associazioni di settore. Si tratta di 17mila imprese che si occupano di editoria e stampa, musica, produzione televisiva, cinema, spettacolo e videogiochi.
Marco Polillo, il Presidente di Confindustria cultura Italia, in un comunicato pubblicato il 24 febbraio, ha sollecitato l’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che ha il compito di vigilare sul mercato delle telecomunicazioni, affinché venga adottato al più presto il regolamento per il rispetto del diritto d’autore su Internet. Si tratta di un percorso iniziato nel 2009 e culminato nel luglio 2011 con l’approvazione dello “schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”. Questo documento è composto da due parti e affronta da un lato le misure per favorire l’offerta legale di contenuti multimediali e la loro promozione agli utenti; dall’altro le misure da prendere per rafforzare la tutela del diritto d’autore online. Queste le parole di Polillo:
«Stiamo attendendo da mesi l’adozione di questo pacchetto regolamentare. L’Autorità ha avviato un percorso dal 2009: adesso, dopo due anni, è giunto il momento di compiere “l’ultimo miglio” e approvarlo definitivamente: non sono più accettabili questi continui rinvii perché si tratta di un intervento lungamente atteso, rimaneggiato e notificato alle competenti autorità UE previo il consueto confronto pubblico e trasparente.
Chiediamo per questo all’AGCOM e al Presidente Calabrò di dare seguito al percorso avviato, apprezzato e sostenuto dalla stessa Commissione UE, esaminando il dossier alla prima riunione utile di marzo, come richiesto da ben quattro commissari. Ci teniamo ad evidenziare che non esiste allo stato attuale nessun dossier aperto in Parlamento in merito al rispetto del copyright sul web, anzi in Senato sono stati presentati diversi emendamenti al cosiddetto Decreto Liberalizzazioni per indebolire i cardini della proprietà intellettuale.
Facciamo per questo appello al Governo per sostenere lo sforzo dell’Autorità, promuovendo la causa della tutela della proprietà intellettuale sul web e il rispetto dell’industria culturale italiana, che è un fiore all’occhiello del nostro Paese, anche nello sviluppo dell’Agenda Digitale italiana, puntando sulla creazione dei contenuti creativi.»