Doro Pesch
Intervista a cura di Alberto “prince_of_the_sky” Viale.
Nel pomeriggio di venerdì 24 marzo, nel backstage del Live Club, ho incontrato una Doro disponibilissima e in ottima forma con cui ho parlato un po’ del suo nuovo album, della sua carriera, e di tante altre cose. A dispetto del suo look molto true, la biondina tedesca si è rivelata una donna veramente gentile nei modi e nel parlare e soprattutto molto convinta e appassionata del suo lavoro. Dagli Eighties con i Warlock ad oggi, per lei gli anni sembrano proprio non siano passati.
Buona lettura!
Benvenuta qui in Italia prima di tutto. Il nuovo album è appena uscito, proprio oggi se non sbaglio; dicci un po’ come lo trovi, quali sono le differenze rispetto ai precedenti, tutto quello che vuoi.
Grazie, è un piacere essere qui! Warrior Soul è un album con il quale sono voluta tornare alle origini, senza nessun arrangiamento elettronico o a computer, un ritorno a qualcosa di tradizionale, un album con belle canzoni e basta. Ho voluto allontanarmi un po’ da quello che avevo fatto soprattutto negli anni ’90, nei quali si cercava sempre di sperimentare qualcosa. Insomma questo ha l’intenzione di essere un album vero.
Beh, direi un true metal album…
Ecco, in poche parole proprio così!
Ok, la prima canzone dell’album si chiama “You are my family”. C’è qualche particolare significato in queste parole?
Si, è la cosa più importante che ho voluto dire soprattutto ai fans! La famiglia è quella dell’Heavy Metal e io sono veramente felice di appartenere ad essa. Il modo migliore per ringraziare soprattutto i fans era scrivere una canzone e credo proprio che metterla come apertura del nuovo album sia stata un’ottima scelta.
Hai programmato qualche data live per l’Italia per quest’anno, oltre, ovviamente, allo show di oggi?
Si, dovrei venire qui in Italia al Gods of Metal, ma non è ancora stato confermato e siamo in contatto con i promoter per questo. Oltre a questo, stiamo cercando di far qualcosa in Italia con i Sonata Arctica e i Jon Oliva’s Pain, un po’ come si farà per il resto dell’Europa. Prossimamente sarà tutto più chiaro…
Per quanto riguarda stasera invece, è stata un’idea della rivista Flash e dei Clairvoyants, tra l’altro Luca (Princiotta, ndr) suona nei Blaze insieme ad Oliver (Oliver Palotai, l’altro chitarrista dei Blaze, ndr) che suona anche nella mia band. E quindi abbiamo avuto la possibilità di stare in contatto. Sarebbe stato bello venir qui con l’intera band ma il tour inizia ad aprile e questo purtroppo non è stato possibile.
Com’è cantare le canzoni degli Iron Maiden? E’ un’esperienza che avevi già avuto?
E’ difficile, soprattutto senza aver mai provato! Comunque il duetto in Fear of The Dark speriamo riesca bene! Avevo già cantato quella canzone con Blaze Bayley e non era andata male!
Ok, è da molti anni che sei nell’ambiente Heavy Metal, come riesci a conservare sempre un entusiasmo così forte in quello che fai?
Ogni giorno è come se fosse il primo. Ogni performance è come se fosse la prima ed è sempre una nuova sfida per cercare di rendere felici i fans. Pensandoci bene adesso apprezzo molto di più quello che faccio rispetto agli anni ’80 ad esempio: in quel periodo stavamo diventando famosi e non sapevamo se ci saremmo riusciti o meno (risata, ndr). Adesso è molto più gratificante senza dubbio…
Come ti sei avvicinata alla musica metal o rock in generale?
Non fu subito heavy metal, ma quando avevo solo 3 anni ci fu una canzone che mi prese talmente che non facevo altro che ascoltarla e cantarla. Forse è da quel momento che ho deciso di diventare una cantante (risata, ndr)! Poi ho iniziato ad ascoltare band come i T-Rex, e quando avevo sedici anni ho iniziato a cantare nella mia prima band. Ci chiamavamo Snakebite. Stavamo cominciando ad avere un buon seguito e qualche recensione sulle riviste, ma il grande passo è stato sicuramente qualche anno dopo quando ho iniziato la mia carriera nei Warlock. Con Burning the Witches abbiamo cominciato ad avere un po’ di successo e vendemmo più di centomila copie. Nella mia vita di artista il 1986 è stato sicuramente un anno fantastico, infatti un sogno stava diventando realtà. Fummo invitati al Monster of Rock assieme agli Scorpions e ai Judas Priest. Fantastico!
Se non sbaglio, mi sembra di aver letto, che tu sei una grande fan dei Judas Priest…
Si, fu bellissimo per una fan come me. Aspetta che ti faccio vedere una cosa… (corre a frugare fra le sue borse… ndr)
Vedi, 1986 – Judas Priest – Scorpions e Warlock! Questo è il pass del concerto di quell’anno. Lo tengo sempre con me.
Io praticamente ero appena nato, ma immagino che soddisfazione possa essere stata per te quella esperienza!
Si, è tanto tempo fa, ma è stato sicuramente il concerto più importante della mia vita.
Ok, parliamo della musica di oggi. Ti ripropongo la stessa domanda che io feci a UDO qualche tempo fa. Cosa ne pensi del fatto che le nuove generazioni stanno perdendo di vista le band che hanno fatto la storia dell’Heavy Metal, Judas Priest, Iron Maiden, Accept, i tuoi Warlock, e ascoltano una musica che la chiamano metal, ma ne è ben lontana, come il nu-metal o il crossover. Qual è la tua idea?
Io sono una persona molto aperta riguardo a gusti musicali, credo ci siano molti ottimi lavori anche oltre il metal. Credo che per i ragazzi di oggi sia molto difficile ascoltare Heavy Metal, perché sui maggiori canali musicali come MTV è praticamente impossibile ascoltare questa musica. Quello che posso consigliare ai più giovani è di iniziare ad ascoltare i vecchi nomi come Judas Priest, Iron Maiden e Metallica e poi seguire quello che gli piace. Nel metal ci son tanti sotto generi e a qualcuno può piacere qualcosa ma altro no. Comunque, ti faccio un esempio: l’altro giorno mi è capitato di assistere ad una discussione del tipo “Ascolta questo, è Hard Rock”, “No, io sono Heavy Metal” (risata, ndr). L’importante è solo che sia della buona musica…
Delle band attuali te ne piace una in particolare?
“I love Rammstein”. Abbiamo fatto insieme la promozione dei nostri album nel 1994 e li considero tuttora una band fantastica. Molti la ritengono la miglior band attualmente in Germania. Sono veramente grandi!
Sei tuttora in contatto con gli ex membri dei Warlock? Potrebbe essere possibile una reunion?
Abbiamo partecipato al Wacken di qualche anno fa, ma per fare un reunion è molto difficile. Ci sono tanti problemi soprattutto legali. Non è possibile utilizzare il nome Warlock e tante altre grane che neanch’io so di preciso. Dal 1989 in poi ci sono soprattutto questo tipo di problemi. Quindi credo proprio che una reunion sia proprio da escludersi. Comunque mi sento spesso con il batterista di quel gruppo, siamo buoni amici, ma tutti ormai abbiamo altro da fare.
Ok, la vita in tour è dura e difficile. Lo è per un uomo, ma per una donna com’è? Che problemi hai incontrato/incontri abitualmente?
E’ dura e difficile per tutti, forse per una donna un pochino di più… Anzi soprattutto per una cantante perché se non stai bene, sul palco fai una brutta figura! (risata, ndr). L’importante è saper prendersi i propri spazi e gestire al meglio il proprio tempo di riposo. Certo che la vita da musicista diventa difficile soprattutto se hai una famiglia.
Raccontaci qualche cosa di strano e di divertente che ti è capitato in tour nel corso della tua carriera…
Beh, è difficile…ma ogni volta che è capitato di avere un’ospite sul palco è stato sempre molto divertente. Sicuramente una delle volte che lo è stato di più è durante il duetto con Lemmy. Dopo lo show in cui avevamo fatto un po’ di canzoni di tutti i tipi, Lemmy venne da me, mi prese, mi diede un bacio sulla testa e mi disse: “Doro, well done!”. Lemmy è sicuramente un personaggio incredibile… (risata, ndr).
Al di fuori della musica e del tuo lavoro, hai qualche hobby in particolare? Qualcosa che ti piace fare?
Purtroppo non ho molto tempo al di fuori del mio lavoro che posso dedicare ad altro. Mi piace tenermi in forma facendo spesso sport e palestra. Poi il prossimo settembre segnerà il mio esordio come attrice. Era una cosa che ho sempre sperato di poter fare e finalmente si è avverata. Ho partecipato alle riprese di un film con produzione svizzera lo scorso autunno, è stata dura ma sicuramente un’esperienza molto divertente. Prossimamente al cinema!!! (risata, ndr)
Ok, adesso la classica domanda: cos’è per te il True Metal?
Il True Metal è libertà di espressione, poter suonare quello che ci piace senza compromessi. La bellezza dell’Heavy Metal in generale è un po’ infrangere le regole e far le cose in libertà. E’ qualcosa di non falso, qualcosa che non ha bisogno di suggerimenti. Io ho sempre seguito il mio cuore e la mia intuizione e fatto sempre tutto con la consapevolezza di essere libera musicalmente.
Cosa ne pensi delle metal girls di oggi?
Ce ne sono tante, molte di talento e anche molto belle! Per esempio Cristina dei Lacuna Coil o Angela degli Arch Enemy. Tutte molto brave che hanno permesso di creare un suond unico e diverso dallo stereotipo di musica metal.
Forse sono più indirizzate sulla scena gothic…
Si, questo è vero. Diciamo che di metal girls tradizionali che fanno un Heavy Metal classico ce ne sono meno. Comunque quasi tutte di quelle di oggi son molto belle e sexy e a volte qualcuno è tentato di dire “Ma che me ne frega di come cantano!” (risata, ndr) e invece cantano tutte molto bene. E’ impensabile riuscire ad emergere senza avere un minimo di talento.
Siamo alla fine, lascio a te di dire quello che vuoi ai fans italiani e ai lettori di Truemetal.it
E’ molto bello essere in Italia, nei tour precedenti questo è stato un paese che mi ha dato sempre tante soddisfazioni. Spero di tornare presto, come ti dicevo prima stiamo organizzando delle date qui da voi e se visitate www.doro.de potrete trovare tutti gli aggiornamenti e le notizie.
“Grazie e ciao”!