Down: Pepper Keenan, i nostri fan sono stanchi delle stronzate
In una recente intervista rilasciata a Guitar World Magazine, il chitarrista dei Down Pepper Keenan si scaglia contro internet e tutte le “stronzate” affini che stanno riempiendo il music business, ribadendo che i Down sono una di quelle band autentiche, e che il gruppo sta affrontando una grande impresa, una di quelle cose che, prima di loro, nessuno ha mai tentato:
“Non lo so. Sono così underground che ne sono ignaro. Non uso Facebook, non uso niente di quella merda, quindi continuo ad avere rapporti con le persone per l’amore di suonare musica, e nel mondo dei Down questo non fa alcuna differenza. Penso che il pubblico apprezzi band come la nostra. Non credo che siamo stati penalizzati come altre band, perché abbiamo una schiera di fedelissimi fan, noi siamo sinceri nei loro confronti e su queste basi ci espandiamo. Ogni volta che passiamo, ci sono ragazzi più giovani agli spettacoli, perché penso che anche loro siano stanchi delle stronzate. Vogliono vedere qualcosa di autentico e sanno che possono contare su una band come i Down. Penso che questo ci abbia aiutato. Probabilmente ha danneggiato alcune band che non erano al centro della scena per qualche motivo, ma sono quelli che amano davvero quello che fanno e hanno uno spassionato amore per la musica a rimanere illesi perché non siamo mai stati penalizzati da uno scenario del genere (l’artista si sta riferendo al fatto che il gruppo non ha mai pensato di sciogliersi, nonostante l’odierna situazione del music business; ndr). Ma queste band inaffidabili che stanno tentando di fare qualcosa che possano attaccare al muro usando i social network o altri fottuti aggeggi, mettendo merda in internet e campando di quello invece di salire su un fottuto van e morire di fame per amore della tua musica, quelli sono anche coloro che ti diranno che l’industria fa schifo!“
Il chitarrista continua così il proprio sfogo parlando del progetto di distribuire una serie di EP: ” Abbiamo un pugno di brani che qualitativamente rappresentano un sacco di materiale diverso, per questo separeremo questi album secondo diversi tipi di vibrazione. Questo ci da maggiore libertà di procedere verso una data direzione, senza dover limitare queste sensazioni in un unico disco. Li faremo in serie e finiranno comunque con l’incastrarsi a vicenda nell’ultimo EP. E’ un impegno piuttosto gravoso; non ho mai visto nessuno farlo. Ci da la libertà di non essere troppo ordinati nel fare un intero disco. Specialmente in uno scenario come quello dell’industria odierna, che tutti dicono faccia schifo, non avremo un contratto con tutta quella merda. Faremo uscire sei brani. Ci saranno quattro EP e le date in cui usciranno, penso siano in linea con i programmi di registrazione e del tour. Stiamo girando un sacco in tour, quindi siamo stati su questo disco quattro anni e andiamo ancora in nuovi posti a suonare. Parte del nostro obbiettivo era quella di diventare una band ‘globale’, di girare il mondo in tour. Una volta che dietro hai quelle persone, questo ti da molta più libertà“.