Dream Theater: John Petrucci, “Fin da subito sapevamo che ‘Parasomnia’ sarebbe stato un album heavy e aggressivo”

Nel corso di una nuova intervista per Guitar World, John Petrucci ha discusso il peso del ritorno di Mike Portnoy nella band. In particolare in fase compositiva, in relazione alle aspettative di tutti dopo l’annuncio del comeback. Queste le sue parole:

C’è stata molta pressione, ma ritengo principalmente autoinflitta. Ma questa consapevolezza, prima ancora di entrare in studio, ci ha dato ispirazione e ci ha spinto tutti a dare il nostro massimo. Un vero incentivo per spingerci a realizzare un album che fosse a un livello indiscutibile. E quando dico indiscutibile non parlo semplicemente della percezione delle altre persone, ma della nostra percezione come band mentre ci stavamo lavorando.

Dal momento in cui abbiamo iniziato a comporlo, sapevamo che sarebbe stato un album heavy e aggressivo. Stare di nuovo tutti assieme nello studio con Mike ci ha fatto sentire come se fossimo tornati diciottenni. Volevamo solo scrivere riff super-heavy e fare rock.

Alla seguente domanda, se considerasse “Parasomnia” come l’album della loro rinascita musicale, Petrucci ha risposto:

In un certo senso, è così. È il nostro 16 album ed è arrivato nel nostro 40esimo anno di attività. Questi momenti di riferimento hanno creato nuovo entusiasmo e rinnovata energia. Stiamo fremendo nell’attesa di scoprire cosa ci porterà il futuro. Il nostro pensiero costante è: “Ragazzi, questo è un momento straordinario della nostra carriera. Facciamo in modo di essere all’altezza della situazione”. Fin dall’inizio abbiamo avuto obiettivi ambiziosi. Abbiamo sempre guardato con ammirazione band come Iron Maiden e Rush, con le loro lunghe carriere e la loro costanza nel pubblicare album, e noi abbiamo sempre voluto fare come loro.