Dream Theater: la malattia di Mike Mangini

Di Lucia Cal - 4 Dicembre 2011 - 12:03
Dream Theater: la malattia di Mike Mangini

Non sentivamo la voce di Mike Mangini, il nuovo batterista dei Dream Theater, da un discreto periodo di tempo. Ora l’artista ha pubblicato il seguente comunicato, per spiegare il proprio silenzio ed esprimere l’entusiasmo di aver ricevuto una nomination ai Grammy Awards insieme al gruppo:

Ho davvero suonato due dei miei show migliori, comprensivi di assolo (il primo dicembre a San Diego e il 2 dicembre a Anaheim, in California) mentre ero molto malato, non sono mai stato tanto male negli ultimi 20, 30 anni. Ma non è stato sufficiente per compromettere troppo gli show, che non sono stati rovinati da tutto questo. Non so come sia potuto accadere.

Volevo scusarmi per non essere stati in grado di parlare poco, o per aver continuato a tossire durante il pre-show. Ora, sapete il motivo. Non ho chiamato, e non avrei potuto farlo, gli amici, la mia famiglia, mia moglie, nessuno…
E’ strano provare a parlare e non riuscire a trovare le parole per spiegarti. Ma tutti voi musicisti, dovreste aver avuto un’esperienza simile.

Come è possibile stare tanto male, e suonare come se andasse tutto alla grande? Dev’essere l’amore, quello che spinge a superare le sfide e ad aiutare la squadra. Penso che valga la stessa cosa per gli sportivi. 
Sinceramente, mi sono chiuso a riccio dopo gli show e non pensavo che me la sarei cavata.

Sono felice di dire che mi sento sempre meglio, che cerco di dormire praticamente per 14 ore, e che prendo di tutto, erbe, medicine, molta acqua.
Penso che farò lo spettacolo migliore di tutta la mia vita a Mesa, domani, grazie a tutto l’esercizio fatto in questa pausa.
Adoro tutto questo!!! Non vedo l’ora di domani!!

Ho parlato di come ci si senta ad avere una nomination ai Grammy con i Dream Theater? Due su due con Stevie (Vai), uno su uno con i Dream Theater...
Oh, si, dopo tutto questo sistemerò anche l’influenza!!!
Avreste dovuto sentire la voce di John Petrucci (chitarrista dei Dream Theater) quando mi ha chiamato per dirmi della  nomination… i miei occhi si sono inumiditi per come lo ha detto, perché traspariva quel che significava per lui, ovvero che venisse dato un riconoscimento importante a questo brano (i Grammy valutano le canzoni, non i gruppi e nemmeno la carriera). Sono così felice per lui, per John Myung (basso), per James LaBrie (voce), per John Rudess (tastiere), e per il nostro manager Frank per essersi impegnato tanto aver condotto la musica del nostro veliero in acque sconosciute. Mi hanno insegnato una lezione di pazienza, fiducia e fede.

Tutti voi, che ci avete dato il vostro sostegno, e avete apprezzato la nostra musica insieme a noi, siete responsabili per aver fatto sì che questo brano venisse ascoltato da molte più persone di quelle che potreste immaginarvi.
John Petrucci ha avuto una visione per questo brano, vi si è legato con tutto il nostro supporto… e anche il vostro. Grazie. C’è ancora molto da fare, così tanta passione per la vita e per la musica.”