Dream Theater: Mike Mangini, io non sono Mike Portnoy
Negli ultimi tempi, il nuovo batterista dei Dream Theater Mike Mangini sembra non averne dichiarate ancora abbastanza. Tanto che in una recente intervista rilasciata ad AZCentral.com, per sedare ogni dubbio possibile, ribadisce quello che a qualcuno potrebbe essere sfuggito: lui, non è Mike Portnoy.
Ecco cosa dichiara il batterista in merito al fatto di suonare brani del vecchio repertorio unitamente ai nuovi pezzi di “A Dramatic Turn Of Events“: “Non volevo certo entrare dando l’impressione di un pugno in un occhio. Non voglio unirmi ai Dream Theater, una band con 20 anni di storia, pensando solo a me stesso, perché in questa situazione esiste una storia precedente. Per mia fortuna, sono un fan di questa storia già scritta e per mia fortuna, adoro quello scritto per la batteria del vecchio repertorio. Questo mi rende molto più semplice considerare le vecchie canzoni come qualcosa di diverso dalle nuove. Non sono Mike. Mike, non è me. Ma alla fine, abbiamo le stesse influenze, ci piacciono le stesse cose. Quindi non è una forzatura. La prendo con spensieratezza, mi sento a mio agio nell’eseguire vecchi brani e ora, spingermi oltre esplorando nuovi limiti, non solo su “A Dramatic Turn of Events” ma anche su quello che stiamo facendo ora, improvvisando oppure ai sound check. Sto davvero evolvendo le mie capacità”.
Nonostante sembri dalla dichiarazione che il gruppo possa essere al lavoro su nuovo materiale, quest’idea è stata prontamente smentita da Mike: le jam che vede impegnato il gruppo sono improvvisazioni fatte per divertirsi, puro e semplice divertimento. “Quando io mi metto dietro una batteria, specialmente questo che uso ora, sono felice come un bambino. Non sono solo un uomo contento. Sono un bambino contento“, conclude Mangini.