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Dustineyes (P.I.Z.)

Di Fabio Vellata - 31 Dicembre 2008 - 13:07
Dustineyes (P.I.Z.)

Determinati, fracassoni e con tanta passione per la loro musica, i varesini Dustineyes sono una delle tante, interessanti, realtà emergenti della nostra penisola. Il loro hard rock diretto e fumante, trova precisa corrispondenza nella schiettezza del bassista Silvano “P.I.Z.” Ancellotti, nostro interlocutore in questa breve intervista.



Iniziamo in maniera classica. A te la parola per fornire qualche coordinata relativa alla biografia dei Dustineyes.

Prima di tutto un saluto a tutti i lettori di Truemetal. I Dustineyes si formano sul finire del secolo scorso come power trio in cui erano già presenti i fratelli Lele e Umbo Dust, dedito a sonorità principalmente punk e rock n roll. Con la prima formazione viene pubblicato il debut “Rebel Monster”, ed ora dopo un piccolo cambio di line-up (col mio ingresso al basso e quello di S.H. alla batteria) esce il secondo full lenght “Next Stop: Hell”

Altra domanda di routine: da cosa deriva il moniker “Dustineyes” e qual è il suo significato?

Dust In Eyes…polvere negli occhi: siamo una band Rock’n’roll, premiamo sul pedale dell’accelleratore, e a chi non è dalla nostra parte, non lasciamo altro che polvere negli occhi…eheh…inoltre l’acronimo del nome è D.I.E.!

Il vostro secondo capitolo “Next Stop Hell“ è disponibile già da qualche settimana. Quali sono state le reazioni? Come è stato accolto dalle altre riviste e web magazine?

Non abbiamo ancora i dati di vendita dalla label…è comunque presto per farsi un idea…per quanto riguarda la reazione degli ascoltatori e degli addetti ai lavori devo dire che l’album sembra stia raccogliendo ottimi consensi, l’osservazione che ci viene fatta più spesso, e che non può che renderci orgogliosi, è che “Next Stop Hell” sembra tutto tranne che il prodotto di una band italiana.

Penso sarebbe bello se fossi tu stesso a darmi una definizione della vostra proposta, magari con qualche riferimento alle vostre principali influenze…

Il nostro moniker contiene la frase “Raisehell Rock n Roll”, ok…quella ci sembra la maniera più corretta di identificare la nostra proposta. C’è del rock, c’è del punk c’è del metal, tutto miscelato in una misura che cambia di volta in volta con l’obiettivo di creare canzoni che facciano muovere il culo e perdere la voce…parlando di riferimenti ti possiamo dire che le band che ci influenzano, sono quelle che nel bene o nel male hanno occupato gli scaffali di casa nostra con i loro cd e vinili. Se hai bisogno di nomi ti possiamo citare Motorhead, W.A.S.P., Kiss e Misfits, anche se in realtà credo e spero che la nostra proposta prenda le debite distanze da ognuno di questi nomi in cerca di qualcosa di un po’ personale.

Chi si occupa dei testi?

Dei testi si occupa Lele il nostro singer, e spaziano tra horror-fiction (Dead Man Boogie ad esempio) a storie di donne, scazzottate, sbronze tremende e hangovers ancora peggiori (Beer, Whiskey and Bar, Your Lies…).


Qual è, a tuo modo di vedere, la ricetta per ottenere un brano heavy vincente?

Una ricetta precisa forse non c’è, ma quando hai un riff spaccaossa e un chorus potente nella stessa canzone, diciamo che hai imboccato la strada giusta…ahhaha”

Avete cambiato label da qualche tempo. Come siete venuti in contatto con la Sliptrick Records e per quale motivo non avete proseguito il rapporto con la vostra precedente etichetta?

La vecchia label ha chiuso i battenti ed era una realtà molto piccola,per cui dopo aver completato le registrazioni del nuovo album abbiamo cominciato a guardarci intorno. La newyorkese Sliptrick Records si è subito dimostrata interessata al nostro lavoro, ed eccoci qua!
Ci tengo a precisare che comunque facciamo il possibile per curare i nostri interessi personalmente senza lasicare alla label tutto il peso della promozione ma collaborando attivamente con essa, in fin dei conti converrai con me che nessuno può fare i tuoi interessi meglio di te.

Domanda a bruciapelo ed irriverente. Quali sono i vostri veri obiettivi? Semplice divertimento o desiderio di successo e fama?

2008, Italia…secondo te possiamo aspettarci fama e successo? Credo sia necessario guardare la situazione con tanta passione e un po’ di disillusione. Se il nostro obiettivo fosse il semplice divertimento il nostro impegno si sarebbe fermato alle prove del mercoledì sera dopo la partita di caletto a 5, se invece fosse desiderio di fama e successo faremmo pop-punk e dei ridicoli saltini a gambe unite. Se a muovere tutto questo carrozzone multicolore fosse la passione, scriveremmo canzoni come ci piace ascoltarle, macineremmo migliaia di chilometri per suonare tutti i week-end e a fine serata, dopo aver smaltito l’alcool (o almeno parte di esso) caricheremmo tutta la nostra mercanzia e ci rimetteremmo al volante per tornare a casa.
Secondo te qual’è il nostro caso dei tre?

La vostra immagine è chiassosa ed irriverente e, senza dubbio, le situazioni dal vivo sono il vostro punto di forza. Avete qualche aneddoto simpatico da raccontare, successo sul palco o dietro le quinte?

Vedi i Dustineyes hanno una grandissima dote e una croce ancora più grossa…siamo 4 teste di cazzo! Negli ultimi tre anni abbiamo girato l’Italia (e non solo) in lungo e in largo e avrei davvero un migliaio di aneddoti da raccontarti: senza fare nomi mi limiterò a dirti che qualcuno di noi è stato sorpreso con le braghe calate nel backstage, perché non aveva bloccato correttamente la porta con la scopa, qualcun’altro si è addormentato ubriaco su un palco di un festival e si è preso un acquazzone tremendo perché nessun’altro della band era abbastanza sobrio da riuscire a spostarlo, qualcun’altro ancora si è rotto 2 caviglie franando rovinosamente da un palco. Abbiamo spezzato corde e bacchette a profusione, sono passati on-stage pazzi che sputano fuoco e donne che si spogliano, abbiamo dormito in macchina, su divani, su pavimenti sconosciuti e ogni volta che ci svegliamo col mal di testa e pochi ricordi non vediamo l’ora di finire in quelle situazioni un’altra volta.
Quando decidi di investire gran parte del tuo tempo a vagabondare tra palchi e bettole devi essere sicuro di avere intorno persone con la tua stessa passione e il tuo stesso spirito di adattamento (avere un numero costante di esibizioni live in Italia senza essere una cover band è una vera guerriglia, credimi!), e forse da questo punto di vista tra noi quattro c’è una vera e propria alchimia.


Altra domanda un po’ particolare. La crisi economica e soprattutto quella del disco, è di certo un grave problema per l’affermazione di band emergenti come la vostra. Come vi ponete di fronte a questi dilemmi e come pensate che la musica dei Dustineyes riesca ad aggirare tali difficoltà?

Con tanto lavoro. La crisi del mercato discografico è ormai un fattore con cui le band devono convivere, ogni giorno leggo interviste di gente che critica il download, ma la situazione è questa e l’unica cosa da fare è cercare di adattarsi. Se da un lato internet ha affossato il mercato discografico dall’altro da alle band la possibilità di promuoversi a dei livelli che fino a 5 anni fa erano quasi inimmaginabili. Nel nostro piccolo caso dobbiamo dire che la buona rete di contatti che ci siamo costruiti e che ci permette di mantenere una intensa attività live, arriva proprio da una frequentazione costante di social network come Myspace.

Insomma, pubblicizzatevi! Per quale motivo un giovane appassionato di musica dovrebbe investire nell’acquisto del vostro disco?

Perchè è un disco con le palle!!! Vi chiediamo soltanto di dare un ascolto alla nostra proposta, (www.myspace.com/dustineyes) credo che se tra i vostri lettori ci sono appassionati di Motorhead, Wasp, Hardcore Superstar o in generale di rock n roll energico e fracassone i Dustineyes possono essere pane per i loro denti. Tornando al discorso di prima, vedi, se un lettore ha letto questa intervista, se ha stimolato un po’ di curiosità, ascolterà metà del nostro album su myspace. E se anche in quel caso apprezzerà la nostra proposta, probabilmente lo troveremo sotto il palco a uno dei prossimi concerti.

Siamo a fine anno, spazio quindi ai vostri piani futuri. Cosa avete in programma per i prossimi mesi?

Il 2008 per noi è stato molto intenso, ci ha fatto sudare ma ci ha portato anche molte soddisfazioni, tra l’uscita del disco, date di un certo rilievo come l’opening agli Hardcore Superstar e il primo contatto con l’estero. Per l’anno prossimo ci aspettiamo di continuare molto sulla promozione del disco e spingere sull’estero con i live. Le esperienze che abbiamo avuto fuori dai confini italiani sono state davvero gratificanti, per cui quella è sicuramente la nostra priorità per ora. Abbiamo anche del materiale nuovo, ma per quello c’è tempo…

Come classico, a te chiudere l’intervista come meglio desideri.

Grazie a voi per lo spazio concesso e grazie a chi leggerà l’intervista. Tenete sott’occhio le nostre date dallo space e ci vediamo sotto il palco…venite a piedi perché sicuramente non ne uscirete sobri.
Arrive, Raisehell, Leave!!”

Fabio Vellata

Pagina Myspace dei Dustineyes