Dustsucker (Marco Piermattei)
Rimasti per tanti anni confinati nell’ambito underground, i tedeschi Dustsucker giungono con Diabolo Domination al rispettabile traguardo dell’ottavo prodotto discografico in carriera.
Una band compatta e dalle idee semplici, come riscontrabile dalle parole del batterista e membro fondatore Marco Piermattei…
Ciao Marco, come di consueto, lascio a te l’onore di presentare per sommi capi il vostro nuovo album ai lettori di Truemetal…
OK! Diabolo Domination è il nostro sesto studio album su di una etichetta vera e propria, a cui sono però da aggiungere altri tre dischi che incidemmo, parecchi anni fa, per la nostra piccola label privata (la Zylinder Records)…dodici nuove canzoni pronte sul mercato dal 2 maggio su LMP records…
Beh, esistete da parecchio tempo ma, al di là dei freddi dati, se dovessi descrivere la vostra musica a qualcuno che non ha mai ascoltato nulla dei Dustsucker, che cosa diresti?
Ohhhhh…domanda davvero difficile! Però proviamo…
Partendo dal fatto che io e Max, (i due membri storici del gruppo, NdA) siamo dei grandissimi appassionati di musica, possiamo iniziare dicendo che il “dustsucker-sound” contiene un sacco di influenze. Quello che un nuovo ascoltatore deve aspettarsi, è una mistura di qualcosa del primo glam rock che si fonde con il punk, senza scordare il metal suonato negli eighties.
Essenzialmente, se le canzoni con una buona hookline, ideali per l’headbanging, ottime per l’ascolto a tutto volume in macchina, sono ciò che vi piace, allora i Dustsucker sono una buona scelta.
In ogni caso, il nostro intento è di non essere troppo inquadrati in un genere preciso…se la musica è ben fatta, lo è e basta, al di la di qualsiasi etichetta…
Ho letto una cosa interessante sulla vostra pagina Myspace: “La band questa volta non basa più il lavoro solo sull’attacco di riff selvaggi e su di uno stile potente. Le canzoni contengono, infatti, una certa capacità di memorizzazione e stimolano i fan a leggere i testi per poterli cantare a squarciagola”. Questa dichiarazione sottintende una consapevole maturazione da parte vostra, in termini di stile e songwriting?
Vedi, il fatto è che, come musicisti, siamo molto cresciuti in questi ultimi 6 / 7 anni. Ci siamo resi conto, che una canzone non deve essere solo veloce, o più dura possibile, ma che è importante ricercare anche l’essenza che possa rendere il pezzo davvero grande e memorabile.
È una cosa davvero difficile da mettere in pratica…qualche volta ci riesci, altre volte no…devi essere ispirato e nel giusto stato d’animo! In fondo, alcuni dei brani migliori della storia, sono spesso delle semplici idee con una linea melodica efficace…
Abbiamo cercato di imparare tutto quanto si poteva da questi pezzi, diretti ma fondamentali, che fanno parte della storia della musica…
Onestamente, non ci sogneremmo mai di voler essere i migliori musicisti sulla piazza o la band più veloce e potente…quello che per noi conta sono solo i brani e la loro capacità di restare impressi.
Questo potrebbe essere il piccolo segreto che consente, ad alcune delle nostre nuove canzoni, di restare in testa e di essere memorizzate con una certa facilità!
A questo punto, viene spontaneo parlane un po’ di questi nuovi pezzi! Ti va di descriverne qualcuno?
Citiamo subito il brano iniziale allora! “Lost And Forgotten” è un pezzo che si inserisce perfettamente nel nostro stile, con un sacco di assolo ed un coro molto catchy. Il testo è parecchio malinconico e parla del tempo che scorre velocissimo, veloce al punto che molti dei nostri eroi divengono rapidamente memorie sbiadite, dimenticati o addirittura scomparsi. Spesso, i nostri brani possono sembrare un po’ tristi, ma alla fine tutto ritorna ad essere positivo, grazie soprattutto alla possibilità che abbiamo di condividere questi pensieri leggermente nostalgici con i nostri ascoltatori.
Un altro argomento tipico, che trattiamo spesso, è la critica verso la religione. Ne puoi avere qualche esempio attraverso tracce come “Live In Sin” e “Land Of The King”, mentre altri episodi, come “Right Time”, “Kill On The First Date” e “Let The Good Times Roll” sono più legati a Max che a me e nascono da sue esperienze personali.
Insomma, per farla breve, cerchiamo di evitare accuratamente i classici cliché del tipo “casino – party – ragazze”, che invece si addicono molto ad un gruppo come i Dustsucker.
Per come la vedo, il nostro nuovo cd è il più solido di quelli che abbiamo realizzato sin qui. Non metto in dubbio comunque, che, come in ogni album, ci può essere sempre qualcosa che non piace del tutto…ma è assolutamente normale…
Album che è prodotto da Uwe Lulis. Come siete venuti in contatto?
Arrivati al punto in cui si doveva trovare un producer, abbiamo iniziato a pensare a qualche nome. Limb se ne è uscito con quello di Uwe e la cosa ci è sembrata subito azzeccata.
Ci siamo messi in contatto telefonicamente per chiedergli se potesse essere interessato a dare un ascolto ai nostri pezzi in pre-produzione. Dopo poco, Uwe si è detto entusiasta delle tracce e ci ha offerto la possibilità di portare a termine le lavorazioni direttamente nel suo studio di Francoforte.
Che dire, il risultato è davvero ottimo!
Altro nome importante che vi fa da supporto in questo nuovo disco, è quello di Jeff Waters…
Waters è un grande amico proprio di Uwe. Quando abbiamo parlato di qualche guest da coinvolgere, Lulis ci ha consigliato di provare con Jeff…
Dapprincipio non ci speravamo, Waters probabilmente nemmeno era a conoscenza della nostra esistenza.
Invece la sua risposta fu positiva. Ci disse di mandargli qualche brano: lui avrebbe costruito alcuni assolo killer su quelle basi…e così è stato!
È un ragazzo davvero simpatico, parecchio interessato all’underground!
Riprendiamo per un istante il discorso influenze…nella vostra biografia nominate una marea di gruppi e musicisti. Da Ted Nugent ai Motorhead, passando per i Running Wild, i Ramones, gli ZZ Top e King Diamond…ma i principali, scegliendone solo qualcuno?
Ohhhh…sono davvero in difficoltà!!! Beh, direi D.O.A., Sweet, Ted Nugent, Rose Tattoo, Bad Religion e Tank…
Ora vorrei farti una domanda un po’ più particolare. I Dustsucker esistono sin dal 1993: un bel po’ di anni direi. Qual è, a tuo parere, il segreto per la durata nel tempo di un gruppo metal?
L’amicizia. Per quanto riguarda I Dustsucker, la ragione della loro lunga durata è da ricercarsi in questo.
Io e Max siamo amici da oltre trenta anni, ci frequentiamo anche al di là del lavoro svolto con la band, condividiamo gli stessi sogni, odiamo le stesse cose e siamo cresciuti ascoltando gli stessi artisti.
Tanti gruppi stanno insieme per i soldi, noi solo per la passione e l’amicizia!
Ma dopo tanti anni, se potessi cambiare qualcosa del passato dei Dustsicker, cosa cambieresti?
Mhhh…ti confesso che nel passato, per alcuni musicisti che hanno militato nei Dustsucker è stato pesante avere a che fare con due teste dure come me e Max. Abbiamo spesso dato molto filo da torcere e, se guardo indietro, mi rendo conto che con qualche vecchio membro siamo stati davvero un po’ troppo severi.
Ecco questa è una cosa che, se potessi, cambierei almeno un po’…
E se potessi cambiare qualcosa dell’industria musicale?
Come ben sai, il download illegale prospera ancora…il casino, naturalmente, non è per le band multimilionarie che vendono pacchi di cd, ma, soprattutto, per le piccole realtà come la nostra.
Il problema, per come la vedo, è il prezzo dei dischi, che è effettivamente troppo alto rispetto, per fare un esempio, alla proporzione che poteva avere il costo del vinile anni fa.
Io credo che se i cd costassero meno, i ragazzi preferirebbero sicuramente di più comprarsi un album originale che rubarlo da internet.
Aggiungi poi che, al giorno d’oggi, sono davvero troppe le offerte che si moltiplicano sul mercato della musica ed i fan sono effettivamente moto confusi ed in difficoltà su cosa scegliere e dove investire i propri soldi.
Difficile però dare un giudizio e dire se questo sia giusto o sbagliato…
Difficile sì, anche se condivido in larga parte le tue opinioni…
Al di là di tutte queste problematiche, cosa pensi di poter ottenere ancora con i tuoi Dustsucker?
Il nostro obiettivo è di diffondere la nostra musica e di farla conoscere a molte persone e se possibile, dar loro qualche bella sensazione ed attimo di divertimento. Provo grande soddisfazione quando qualcuno da altri paesi mi scrive per dirmi che le nostre canzoni gli sono piaciute…quando ero ragazzino, non pensavo che una cosa del genere sarebbe mai potuta succedere…
Certo, ci piacerebbe poter vivere della nostra musica, ma questo credo che accadrà, forse, nel momento in cui pubblicheremo il nostro ventesimo album ahahaha!!!
Aspettative e reazioni per “Diabolo Domination”?
Speriamo di poter progredire nella nostra carriera e di raggiungere altri fan. Ci auguriamo inoltre, di poter fare un tour un po’ più lungo del solito questa volta!
Le reazioni? Al momento non ci lamentiamo, abbiamo avuto qualche buona recensione sui magazines ed i feedback su Myspace ci hanno confortato. Le cose sembrano andare bene insomma…e questo è dimostrato dal fatto che stiamo facendo anche molte più interviste rispetto al passato!
C’è già qualcosa in progetto per il tour di cui mi accennavi poco fa?
Novembre 2008. Pochi shows per ora, ma speriamo di poterne aggiungere degli altri, in giro per l’Europa, quanto prima:
Nel frattempo stiamo già scrivendo nuovi pezzi…stai sicuro, il prossimo disco sarà un must!
Ok, è tutto! Nessuna intervista termina senza un pensiero conclusivo dell’intervistato…
Vogliamo ringraziare tutti gli heavy maniacs che ci hanno dato il loro appoggio ed aiuto, in un modo o nell’altro e, naturalmente, tutti i lettori di Truemetal!
Continuate a supportare la buona musica e state lontani dalla roba commerciale!
Vi auguriamo ogni bene!
Fabio Vellata
Discografia:
1994 ‘Dustsucker’
1996 ‘Another One Sucks The Dust’
1999 ‘King Size Rock ‘n’ Roll’ EP
2001 ‘Hookers Planet’
2003 ‘Backslider’ EP
2004 ‘Rock ‘n’ Roll Sniper’
2006 ‘Jack Knife Rendezvous’
2008 ‘Diabolo Domination’