Dynamic Lights ( Marco Poderi )
Eccomi scambiare quattro chiacchiere con Marco Poderi, chitarrista del gruppo emergente Dynamic Lights in contatto dalle Marche. Questi cinque mostri del prog promettono scintille con l’album debutto Resurrection.
Parlo con Marco Poderi, chitarrista del gruppo.
Prima di tutto il nome. Da dove viene la scelta difficilissima di “Dynamic Lights”?
Quando circa cinque anni fa ci riunimmo a casa di Raffaele (bassista), tra le tantissime proposte avanzate, “Dynamic Lights” fu l’unica che soddisfò tutti. Penso che questo nome raccolga alcuni elementi del nostro stile ed alcuni concetti fondamentali del nostro pensiero. La musica, infatti, deve essere, a nostro avviso, in continua evoluzione, calda ed intensa come la luce. Poi suona abbastanza bene come nome (in Italiano è orribile -luci dinamiche-)
Sono passati diversi mesi dalla registrazione del disco di debutto. La critica ha soddisfatto le vostre aspettative?
Abbiamo finito di registrare diversi mesi fa (Novembre 2001) ma abbiamo avuto Resurrection pronto solo a metà Febbraio 2002. Per questo siamo ancora in piena fase di promozione, ma per ora la critica ci sta supportando alla grande. Ho letto recensioni molto positive e note veramente incoraggianti sono arrivate anche dalle persone che hanno comprato il disco…
Avete già presentato la vostra incisione in pubblico attraverso performance live?
Per ora ci siamo esibiti dal vivo soltanto una volta da quando abbiamo disponibile la versione definitiva di Resurrection. Tra l’altro al concerto che sarebbe dovuto essere di presentazione del disco, a causa di ritardi di stampa non legati a nostre mancanze, non ne avevamo neanche una copia promozionale da mostrare agli interessati… comunque in passato abbiamo già proposto i brani presenti su Resurrection durante concerti e siamo contentissimi dei responsi. Tra l’altro non siamo assolutamente una band che si realizza in studio; abbiamo bisogno di un palco e di qualche vittima per poterci esprimere al 1000%
Domanda bastarda. Il mercato esige la novità, cosa propongono di nuovo i Dynamic Lights?
Non vorrei sembrare presuntuoso nell’esprimermi, spero di trovare i termini giusti per spiegarmi.
Penso che sia innovativo il modo in cui concepiamo i brani…suoniamo spesso canzoni lunghe, non legate a schemi e molto varie stilisticamente. Ci piace mescolare la potenza delle ritmiche metal alle atmosfere contorte e riflessive della fusion. Ma il nostro primo obbiettivo è quello di essere espressivi e di creare un rapporto profondo con chi ascolta, cosa che nel progressive moderno manca veramente tanto. Rispettiamo ed ascoltiamo (per quanto possibile) tutti, ma non ci ispiriamo a nessuno e questo ci ha permesso di sviluppare una nostra personalità, un modo di suonare caratteristico. Infine ci piace sperimentare, sia a livello di suoni che di soluzioni tecniche. Peccato non aver avuto molto tempo da passare in studio, altrimenti avremmo dato ancor più libero sfogo alla nostra vena creativa.
Quali sono i prossimi impegni dei Dynamic Lights?
Per prima cosa aspettiamo ulteriori responsi da parte della critica e speriamo di diffondere un po’ di più, magari tramite la rete, le nostre composizioni. Più avanti comincieremo ad organizzare l’attività live: vorremmo arrivare in più luoghi possibile. In ogni caso un importante evento per la divulgazione della nostra musica sarà il Rock Tv Tour, infatti prenderemo parte al concerto del 19 Aprile, organizzato dall’emittente televisiva, che si terrà al Mamamia di Senigallia.
Colgo l’occasione per ringraziare te, Onirica, e il sito di truemetal.it per lo spazio che ci avete concesso e per la rapidità con cui avete realizzato la recensione di Resurrection. Ciao anche a tutti gli amici ed ai lettori…se volete contattarci o siete interessati ad ascoltare alcuni brani dei Dynamic Lights, andate sul sito www.dynamiclights.net .
Marco
Grazie ai Dynamic Lights