Editoriale: anniversario dell’11 settembre e TrueMetal
Scrivo questo editoriale in risposta alle richieste dirette e indirette che ho ricevuto negli ultimi giorni di oscurare il sito in occasione dell’anniversario dell’11 settembre. Arrivo subito al dunque dicendo che TrueMetal.it quel giorno sarà attivo. Con questo non voglio dire che ignoriamo la sofferenza e il dolore delle migliaia di famiglie coinvolte dall’attentato terroristico. Semplicemente denuncio l’ipocrisia di chi soffre per New York e non ricorda gli uomini, le donne e i bambini uccisi, torturati e mutilati a migliaia in giro per il mondo.
Che ci sia un giorno di oscuramento per i desaparecidos del periodo del governo dei generali in Argentina, uno per i bambini sterminati in Brasile dalle squadre della morte, uno per gli indigeni del Chiapas perseguitati dal governo messicano, uno per i Curdi, costretti a fuggire dalle loro terre, uno per i 3000 morti dell’attacco degli USA a Panama, uno per le vittime del regime di Pinochet, uno per il popolo Palestinese espropriato della propria terra. E poi ancora un giorno di lutto per ogni popolo oppresso e uno per ogni morto delle guerre che impazzano nel mondo.
E perché non proporre un giorno di oscuramento anche in memoria delle migliaia di bambini uccisi dagli embarghi a Cuba e all’Iraq e quelli uccisi dalle multinazionali dell’alimentazione in molti stati africani africani? Il fatto che non siano stati sparati colpi o esplose bombe, ma che queste vite siano state tolte indirettamente non riduce l’entità del crimine.
Non oscurerò il nostro sito l’11 settembre quindi, non per mancanza di sensibilità, ma per provare a ricordare a tutti coloro che ci leggeranno che in quel giorno terribile il grande occidente non ha provato che un minimo del terrore, della sofferenza e dell’impotenza con i quali interi popoli convivono quotidianamente da anni.
Non oscurerò il nostro sito perché non sono un ipocrita, perché queste sceneggiate non portano a nulla e servono a meno.
Perché disprezzo chi mette la sofferenza in piazza e specula sui morti degli altri, disprezzo chi diffonde informazioni parziali o tace del tutto sulle troppe tragedie del mondo delle quali spesso è proprio l’occidente nella parte del carnefice.
Non oscurerò il mio sito in spregio a quelli che se ne fregano per 364 giorni all’anno ma che per un giorno sono i primi a proporre la solidarietà ipocrita di chi rispetta il minuto di silenzio solo per non far brutta figura con chi gli sta attorno.
E, infine, non oscurerò TrueMetal.it perché siamo un sito che parla di musica e non di politica o attualità, e non farò beceri atti di falso buonismo per far bella figura con chicchessia.
Spero di non essere stato frainteso, ritengo che la sofferenza sia un fatto intimo e non di piazza, io so bene cosa provo quando penso ai massacri e alle ingiustizie.
E voi?