Vario

Eluveitie (Chrigel)

Di - 15 Febbraio 2008 - 9:45
Eluveitie (Chrigel)

Torniamo indietro nel tempo con Chrigel degli Eluveitie, parlando delle origini celtiche della sua Svizzera ricollegandoci ad un argomento tabù come quello del Paganesimo. Slania è il nuovo disco della “new wave of folk metal band” elvetica: andiamo a studiarne i dettagli. Buona lettura.

Servizio a cura di Gaetano Loffredo

Ciao Chrigel, benvenuto su www.truemetal.it, come va?

Ciao Gaetano, direi bene, anche se molto impegnato al momento.

Naturale. Come prima cosa, vorrei farti i miei più sinceri complimenti per il vostro nuovo album, Slania, la prima gemma folk metal che ci ha donato il 2008. Sono rimasto molto sorpreso dalla qualità del lavoro.

Wow, grazie mille dei complimenti.

Inizierei con il parlare del vostro nuovo contratto, avete recentemente firmato con quella che forse è la più importante etichetta metal al mondo, dopo solo un EP ed un album, com è andata?

Beh ci sono diversi motivi per spiegare tutto questo e se devo essere sincero credo che la prima sia da ricercare nella buona sorte, poi senza dubbio la gente, in molti hanno apprezzato la nostra musica, è stato un premio per il nostro duro lavoro. Gli ultimi due anni sono stati ricchi di concerti dal vivo e abbiamo ricevuto innumerevoli live report positivi, queste cose attirano l’attenzione delle case discografiche ed è così che siamo stati contattati dalla Nuclear Blast.

Beh, direi che si tratta di una buona etichetta…

Si, concordo (risate, ndg).

 

Chriegel, ti ritieni soddisfatto dei risultati raggiunti dalla tua band?

Si senza dubbio, rispetto agli esordi di strada ne abbiamo fatta tanta, soprattutto se ripenso alle difficoltà incontrate. Nei primi due anni di vita abbiamo cercato di completare in maniera soddisfacente la line up, dopodiché la strada è stata tutta in discesa, ne sono felice.

“Slania” è un nuovo “step” degli Eluveitie, che ci presentano un suono molto più maturo ed equilibrato, il tutto esaltato da una produzione molto professionale, cosa ne pensi?

Concordo assolutamente, e proprio per quanto concerne la produzione volevamo fare un passo in avanti ed un miglioramento rispetto quanto fatto fino ad oggi. Abbiamo investito molto più tempo e registrato in uno studio stupendo. Infine, la possibilità di lavorare per tutto il tempo fianco a fianco con un ottimo produttore, Jans Wokren che, tra gli altri, ha prodotto Opeth e Katatonia.

Quanto ritieni sia importante una buona produzione per una band come gli Eluvitie?

E’ estremamente importante riuscire a confezionare il miglior prodotto possibile. La qualità della nostra musica deve essere direttamente proporzionale alla professionalità che ci mettiamo nel produrla e sono sicuro che succederà anche per il prossimo disco: si impara e ci si migliora con l’esperienza.

Il nome della vostra band, Eluveitie, significa “io sono elvetico”, ma cosa vuol dire, oggi, essere elvetico?

Non è una domanda facile, dipende dai punti di vista ma, in ogni caso, vogliamo tributare la cultura e le tradizioni di una civiltà che ha vissuto negli stessi posti in cui vivo ora io, quelli nei quali sono cresciuto. Gli Eluveitie vogliono essere il simbolo odierno di un passato da non dimenticare mai.

Ma c’è una sorta di collegamento tra quanto proposto in “Slania” e le origini celtiche della tua Svizzera?

Si e no (risata, ndg). C’è solo una canzone che fa espliciti riferimenti alla Svizzera, Slania Song,  che è un brano cantato in lingua tedesca. E’ una canzone patriottica, una sorta di canzone d’amore dedicata alla mia patria. Tutte gli altri testi hanno come denominatore comune la mitologia celtica che rappresenta la grande verità, una visione quasi mistica.

Ho notato che nella maggior parte delle canzoni la musica segue con una certa naturalezza i temi narrati con i testi , è solo una mia impressione?

L’impressione è corretta  in quanto nel nostro processo di songwriting, sin dalle prime idee che poi andranno a comporre il pezzo, teniamo come riferimento il testo che andrà a completare la canzone. Diciamo che il testo, o le tematiche sulle quali lo andremo a integrare, funge da filo conduttore per lo sviluppo musicale della canzone.

Bene, visto che ci siamo, due parole sul Paganesimo o neo Paganesimo Chrigel…

Wow, altra domanda difficile, ma cercherò di dare una risposta. Nel corso della sua storia il Paganesimo è sempre stato visto e vissuto con grande timore da parte della società, un movimento coperto da un alone di mistero e, pertanto, meritevole di essere combattuto ed annientato. Ai giorni nostri, l’approccio è totalmente differente, ci si avvicina con una mentalità diversa che mira a scoprirne le origini ed i significati. In tutta sincerità, con alcuni di quei significati, quelli legati a credenze e a riti pagani, non sono mai riuscito a concordare: il mio pensiero non è proprio affine.

 

Ho notato che nei vostri dischi suonano sempre veri e proprio professionisti, soprattutto negli inserti folk, e sono sicuro che riuscireste a comporre un vero e proprio disco di musica celtica anche senza le contaminazioni del metal, alla strenua di gruppi ben più famosi. Cosa ne pensi? E cosa pensi della scelta di unire la magia della musica celtica alla violenza del death metal?

Beh prima di tutto grazie della parole che ci hai riservato, trovo diano molto importanti e mi riempiono di orgoglio. Tutti i musicisti che si sono uniti a noi per suonare gli strumenti tradizionali della musica celtica suonano in veri e propri gruppi che propongono quello stile musicale e non hanno nulla a che vedere con l’heavy metal. Il nostro bassista, per esempio, suona anche il flauto in un gruppo che propone musica  irlandese, elemento necessario per il nostro sound. Il fatto di unire la musica legata alla tradizione celtica alle sonorità metal è semplicemente dovuto ai nostri gusti: amiamo il connubio.

Concentrandoci proprio sulla musica celtica, le melodie sono tutte tradizionali (Tarvos ad esempio) oppure ne scrivete di sana pianta?

Diciamo che facciamo entrambe le cose, come hai sottolineato menzionando Tarvos, c’è una nota melodia celtica, ma non è l’unica all’interno dell’album. Comunque accostiamo a queste anche melodie scritte da noi nelle quali cerchiamo di tramandare le melodie e le tradizioni musicali della musica celtica come ad esempio in “Grey Sublime Archon”.

Mi puoi spiegare il significato della bambina che appare sulla copertina?

Si certo, anche se a dirti la verità non è che ci siano significati particolari. Innanzitutto volevamo che un titolo collegato, in qualche modo, al titolo del disco precedente e con tematiche relative. Nel momento in cui abbiamo deciso di chiamarlo “Slania” abbiamo pensato ad una immagine che potesse trasmettere il significato del titolo da noi scelto, e la bambina con in una mano una spada ci è sembrata la più appropriata per descrivere i nostri testi. Altro particolare della copertina che abbiamo fortemente voluto è il colore: volevamo creare qualcosa di forte e profondamente suggestivo, qualcosa che potesse trasmettere le stesse emozioni della nostra musica.

Parliamo un attivo delle vostre influenze musicali, tra le quali mi piacerebbe citare “Moonsorrow”, Asmegin, Manegarm, e più in generale la scena death metal melodica svedese come ad esempio i “Dark Tranquillity”, concordi con questo mio elenco?

No, questa volta non sono d’accordo con te (risate, ndg), anche perché se devo essere sincero in questo periodo non sto proprio ascoltando il death metal e i gruppi che hai citato fanno parte di un genere che non ho ascoltato più di tanto.

Eppure, se devo essere sincero, dal punto di vista musicale ho sempre notato notevoli somiglianze tra voi ed i “Dark Tranquillity” escludendo, ovviamente, le parti celtiche.

Beh da questo punto di vista in effetti non posso darti tutti i torti, anche perché se ti devo nominare alcune band che possano averci influenzati senza dubbio ti nomino i “Dark Tranquillity” di cui ammetto di essere stato un grande fan. Mi ricordo il loro debut, un disco che cambiò decisamente la scena per quanto era innovativo. Ricordo benissimo che lo ascoltai per la prima volta in un negozio di dischi perché ne ero rimasto incuriosito dalla copertina e poi ne rimasi impressionato per la musica.

Parliamo ora del futuro più prossimo, avete già iniziato a preparare il tour promozionale di supporto a “Slania”?

Si certo, il tour è già stato pianificato e durerà circa due mesi, con il primo mese in Europa ed il secondo in Canada e negli Stati Uniti e sarà sicuramente un’importantissima vetrina per noi. Infine, terminato il tour, presenzieremo a qualche festival estivo e, anche se è presto per poterti dare conferme, sono quasi certe le date al Summer Breeze e quella dell’Hell Fest in Francia.

E per quanto riguarda la possibilità di vedervi in Italia?

Non ne sono ancora certo ma proprio in questi giorni si stava organizzando una data anche in Italia (Infatti confermati all’ADRO Rock Fest, ndg).

Bene Chrigel, ti ringrazio. Siamo giunti alla fine dell’intervista e nel ringraziarti per la tua disponibilità voglio lasciare a te l’ultima parola.

Voglio solo dirti grazie per l’intervista e per tutto l’interesse che hai mostrato nei confronti della nostra musica.

Gaetano Loffredo