Evergrey (Rikard Zander)
Lo scorso 27 Marzo 2006 è stata la data di uscita del nuovo album degli svedesi Evergrey, Monday Morning Apocalypse, platter chiamato a bissare il corposo successo ottenuto dalla band nordeuropea con il precedente, acclamatissimo, The Inner Circle.
L’occasione è stata dunque interessante per scambiare qualche breve opinione telefonica sulla nuova fatica della band con il tastierista Rikard Zander, piacevole interlocutore che si è rivelato pronto a far luce sulle nostre curiosità in modo molto chiaro e disponibile, sconfinando a volte su tematiche diverse dal mero argomento musicale.
Ciao Rikard, benvenuto ai microfoni di Truemetal! Entriamo subito in argomento: il 27 di questo mese è uscito ufficialmente il nuovo disco degli Evergrey…
Sì esatto, te lo confermo!
Beh, ho ascoltato qualche brano e devo dire che il suono questa volta sembra essersi maggiormente indurito, i pezzi sono certamente più aggressivi e non mi risulta fuori luogo il paragonare qualche partitura di chitarra a quanto proposto recentemente dai Nevermore.
Come vedi questa mia considerazione?
Sicuramente quello che dici è vero, il suono delle chitarre soprattutto è molto differente rispetto ai nostri precedenti album. La motivazione principale risiede nel fatto che questa volta abbiamo scelto un producer diverso, (sino ad ora la produzione dei vari albums era stata a carico degli Evergrey stessi NdA) decidendo di dargli assolutamente carta bianca su suoni e quant’altro; tuttavia non era nostra intenzione quella di assomigliare ai Nevermore, non credo che il nostro produttore avesse in mente proprio il loro suono quando abbiamo registrato; in ogni caso, beh, non è una considerazione fuorviante quella che fai, ma si tratta proprio solo di una coincidenza!
Noto inoltre che l’approccio ai brani è divenuto sensibilmente più diretto e conciso, anche le canzoni appaiono più corte, un po’ meno elaborate a pieno vantaggio di una schiettezza che si fa molto evidente sin dal primo ascolto…
Sì certo. Abbiamo cercato essenzialmente di estrapolare le cose più importanti lasciando perdere tutti i possibili fronzoli di contorno, eliminando tutto ciò che non ritenevamo necessario per la buona riuscita dei pezzi, questa è senza dubbio la ragione per cui le canzoni risultano più corte e dirette.
Ho citato i Nevermore poc’anzi, ma quali sono le vostre influenze principali al momento, che si rispecchiano poi nel vostro songwriting?
Ognuno di noi porta influenze e gusti musicali diversi all’interno della band, Mikael (Hakansson , bassista) ad esempio adora gruppi “forti”, con voci in growl e parti sparate, Henrik (Danhage, chitarra) invece ascolta tantissimi dischi di grandi chitarristi come Satriani e Vai e comunque cose molto guitar-oriented, Tom invece è più tranquillo, ama molto cose alla Pink Floyd mentre io spazio il più possibile. Come vedi le influenze sono tantissime e questo incide naturalmente sulla varietà dei nostri pezzi!
Una considerazione divertente che mi è sorta leggendo il titolo del vostro nuovo cd “Monday Morning Apocalypse” è stata questa: “l’apocalisse del Lunedì mattina”… certamente il Lunedì mattina è il momento più duro della settimana, devi tornare al lavoro o a scuola dopo il week ed è sicuramente molto spiritoso chiamarla “apocalisse”… ma non credo fosse così ironico il significato che volevate esprimere con un titolo del genere, dico bene?
L’ipotesi che fai è davvero molto divertente, tuttavia il vero significato che si cela dietro al titolo è che ogni cosa, bella o brutta che sia, può succedere in qualsiasi momento, all’improvviso, senza che nessuno avesse potuto programmarla o prevederla: persino l’apocalisse o la fine del mondo…
Davvero non sai cosa potrà succedere tra un momento, un giorno o una settimana. Basta accendere il televisore per rendersene conto… tutto può succedere all’improvviso senza che nessuno possa intervenire a cambiare le cose, come ad esempio l’apocalisse di Lunedì mattina!
C’è qualcosa di spirituale e metafisico in questo?
Beh, in parte sì, può essere anche inteso come qualcosa di spirituale a pensarci bene. Anche se devo ammettere che non era del tutto nelle nostre intenzioni il dare una sfumatura così profonda. E’ una cosa che è venuta da se…
Puoi quindi darmi qualche anticipazione sugli argomenti che tratterete nei vostri testi questa volta?
Le tematiche sono diverse, tuttavia quelle che preferisco riguardano alcuni pezzi che essenzialmente trattano di alcune situazioni spiacevoli che ti possono accadere in particolar modo quando sei ragazzino e vai a scuola, o ti trovi nella cerchia di amici, e sei costretto a subire i commenti a volte fastidiosi e strafottenti di alcuni tuoi compagni o conoscenti – tutti ne siamo stati protagonisti in un modo o nell’altro – e di come poi queste sofferenze e stati d’animo vadano a costruire una parte della personalità di ogni individuo quando cresce, e conseguentemente di come questi aspetti si riflettano in seguito sul comportamento che si avrà nella società da adulti.
Argomenti piuttosto particolari quindi che si rispecchiano nelle atmosfere alquanto personali che ancora una volta avete ricreato nei vostri brani. Ebbene, queste atmosfere che sono sempre state ben riconoscibili in ogni vostro disco, così intrise di emozioni dark, un po’ gotiche e romantiche, velate talvolta da una certa tristezza, sono sentimenti che effettivamente pervadono il vostro modo di essere e di interpretare la realtà o è qualcosa di molto meno spontaneo?
Sicuramente è qualcosa di molto nostro ed è una cosa che dobbiamo principalmente a Tom, il leader del gruppo. Sin da quando lui ha fondato gli Evergrey la sua intenzione è sempre stata quella di creare una musica che avesse qualcosa di molto oscuro, romantico e spirituale e che riflettesse in pieno il suo modo di essere. E’ una cosa, o meglio uno spirito, che anche il resto del gruppo condivide e che cerchiamo sempre di mantenere inalterato in ogni nostro nuovo cd. Questo stile romantico e un po’ “spirituale” è una parte importantissima del nostro essere e soprattutto della musica degli Evergrey, alla quale non vogliamo rinunciare.
In ogni caso tieni presente che Tom scrive il 99 % dei testi delle nostre canzoni ed è da lì che poi tutto prende spunto per diventare così profondo e ben riconoscibile come Evergrey style!
La domanda viene da se a questo punto: che rapporto avete con un ipotetico aldilà o con il concetto di divino?
Beh, questo è un domandone! Ognuno all’interno della band ha la sua visione delle cose, per quanto mi riguarda posso dirti che sono fermamente convinto nell’esistenza di qualcosa che vada ben oltre la morte e quindi di un entità divina e di un Dio. Personalmente sono molto interessato alle religioni anche se non ne seguo una in particolare, in quanto ritengo che i concetti di base siano in fondo comuni ad ogni tipo di credenza presente sulla terra. Almeno, io la vedo così, ma come ti ho detto in precedenza ognuno di noi a questo mondo, e quindi anche all’interno della band, ha un differente approccio al riguardo di questi argomenti…
E quindi da “scandinavo” come hai vissuto le recenti questioni internazionali e lo scontro politico-religioso scatenato da alcune pubblicazioni di certa stampa nord europea?
Sono cose che rispecchiano tremendamente i nostri tempi. Vedi, sono convinto che fatti di questo tipo non sarebbero mai accaduti anche solo venti o dieci anni fa. La comunicazione è divenuta immediata e globale. Con uno strumento come internet l’informazione tocca ogni angolo della terra in pochi minuti, contribuendo a coinvolgere contemporaneamente masse di persone che fino a poco tempo fa nessuno avrebbe potuto considerare. Questo è positivo da un lato, ma fa un po’ paura per come può ingigantire determinate situazioni dall’altro… è comunque un argomento molto delicato su cui non mi sento di prendere posizione…posso solo dirti che la gran parte delle persone qui in nord Europa non è proprio tranquillissima ed ha o ha avuto qualche timore in merito…
Ritorniamo su argomenti più vicini all’aspetto musicale. Recentemente gli Evergrey hanno ricevuto una nomination in Svezia nella categoria “miglior DVD musicale”, risultando poi alla fine secondi alle spalle degli storici ABBA. Come è stato confrontarsi con l’universo “pop-commerciale” essendo l’unico gruppo metal presente con una nomination in tutto l’evento?
E’ stato molto bello! Insomma è stata una bella soddisfazione quella di trovarsi a concorrere per un premio così importante insieme a nomi storici e famosi come ad esempio gli ABBA!
In effetti noi eravamo l’unica band metal presente, non trattandosi di una manifestazione strettamente legata al nostro genere di musica, ed è stata una grande soddisfazione anche solo essere lì! Molto interessante anche il confrontarci in un contesto assolutamente diverso dal nostro… ci siamo divertiti moltissimo, si è trattato di una serata molto particolare che ci ha anche permesso di incontrare un sacco di persone del music business e dell’industria musicale parecchio importanti. Certo, se avessimo vinto sarebbe stato meglio, ma anche il solo esserci è stato motivo di grande gioia e divertimento, oltre ad un buona occasione per fare “conoscenze”!
Il music business che hai appena citato è molto cambiato negli ultimi anni, anche grazie ai sistemi di comunicazione di cui abbiamo parlato poco fa. Pensi che sia un danno, un vantaggio o una via di mezzo tra queste due cose?
Di sicuro un problema per certi aspetti ma del tutto positivo per altri. Con i nuovi media puoi essere riconosciuto ed apprezzato ovunque nel mondo, e questo è fantastico. Se il download di files fosse impossibile ad esempio, molti gruppi non potrebbero essere ascoltati in tutto il pianeta come invece accade: è un buon modo per la musica di crescere e diffondersi. D’altro canto questo strozza le vendite di cd originali… purtroppo questa però è una realtà che dobbiamo accettare e con la quale dobbiamo convivere serenamente. Non credo sia possibile arginare le nuove tecnologie, si muovono troppo in fretta, e non sarei nemmeno d’accordo con il tentativo di porvi un freno…
Al riguardo dei cd, pensa che non appena esce il promo di un album nell’arco di un paio di ore lo puoi già trovare su qualche sito pronto da scaricare… non ci puoi fare nulla. E’ dura ma ci devi convivere sperando che la qualità del tuo lavoro invogli comunque ad acquistare poi il prodotto originale…
Come intendete promuovere nel futuro prossimo l’uscita di “Monday Mornig Apocalypse”? Affronterete un tour europeo o mondiale immagino…
Certamente! A Maggio saremo in tour negli Stati Uniti, quindi torneremo in Europa per partecipare a qualche festival estivo…
Magari anche in Italia?
Purtroppo no, al momento non abbiamo date concordate in questo senso. L’anno scorso abbiamo suonato al Gods Of Metal ma non so se capiterà anche quest’anno. Per ora sfortunatamente non abbiamo nulla di programmato da quelle parti. Forse più avanti, verso l’Autunno faremo un tour europeo più mirato che probabilmente toccherà anche l’Italia.
Bene, come da tradizione la scena è tua Rikard, chiudi l’intervista come meglio credi!
Un saluto a tutti i lettori di Truemetal! Continuate a seguire la musica degli Evergrey, sicuramente presto ci vedremo on stage dalle vostre parti! Bye!
Dopo aver salutato il simpatico Rikard la nostra conversazione è giunta piacevolmente al termine; il nuovo album, uscito sul mercato da poche settimane, sarà sicuramente una sorpresa per qualcuno ed una conferma per altri: in merito a questi argomenti vi rimando alla relativa recensione pubblicata su queste stesse pagine!
Fabio Vellata