Vario

Frozen Tears (Leonardo)

Di - 25 Giugno 2002 - 22:35
Frozen Tears (Leonardo)

È la seconda volta che mi metto in contatto coni i fiorentini Frozen Tears, una giovane ed interessante band che con all’attivo due album prodotti per l’etichetta indipendente Megahard records, sono diventati uno dei miei pupilli a cui tengo di più, anche perché credo che il loro classic metal di forte ispirazione eighties, potrebbe fare la felicità di chi, come il sotto scritto ama alla follia il british sound e band del calibro di Judas Priest ed Iron Maiden, quindi…..

 

Ciao Leonardo, vorresti riassumere per i nostri lettori la storia dei Frozen Tears, delineando le tappe salienti che vi hanno portato alla realizzazione dei due album?

Siamo nati nel 1997 con l’intento di suonare heavy metal di stampo classico, cosa qui in Italia fatta da pochi. Abbiamo realizzato due demo-tapes Sea of Sadness nel 1997 e Wasteland nel 1999. Entrambi hanno ottenuto ottime recensioni ed in particolare il secondo e’ stato top demo in Italia su Metal Hammer ed in Brasile su Rock Brigade. Grazie proprio a queste recensioni siamo entrati in contatto con la Megahard, una label Brasiliana che ci ha messo sotto contratto. Nel 2000 e’ uscito il nostro primo cd intitolato Mysterious Time ed il resto e’ storia recente con l’uscita di Way of  Temptation.

 

Quindi prima di iniziare, facciamo un passo indietro,in che maniera è stato accolto il precedente album da stampa e pubblico? Se non sbaglio “Mysterious..” non ha goduto di una distribuzione italiana ufficiale, vero?

Mysterious Time ha ricevuto ottimi voti un po’ in tutto il Sud America a partire dal Cile passando per Argentina ed in particolar modo in Brasile dove sui giornali nazionali non ha mai preso meno di 7,5. Mi hanno scritto molti ragazzi che avevano comprato il cd in questi paesi e devo dire che per essere un debut-cd possiamo ritenerci soddisfatti. In Italia il cd non fu distribuito ma ottenne buone recensioni. In Europa fu distribuito solo in Germania tramite la Hellion mentre nel resto del mondo oltre al già citato Sud America il cd era disponibile in parte degli  U.S.A. ed in Giappone.

 

Il nuovo album è senz’ombra di dubbio più maturo ed omogeneo rispetto al suo predecessore, questo significa che avete avuto più soldi e tempo per registrarlo, oppure l’esperienza da studio che vi siete fatti in questi anni, vi ha aiutato a smussare tutte le piccole imperfezioni presenti sull’album di debutto?

Direi entrambe le cose. Il primo cd era composto da buone canzoni ma fu registrato in pochi giorni e con scarsa esperienza di studio da parte nostra. Con più tempo e migliori arrangiamenti sarebbe stato secondo me un altro cd. Per Way of Temptation abbiamo avuto a disposizione 23 giorni per registrazione e mixaggio e a questo va aggiunto che siamo sicuramente maturati a livello di composizione dei pezzi.

 

Per registrare il nuovo album vi siete avvalsi nuovamente dei servigi dei Fear studio’s di Alfonsine, ma questa volta come mi raccontavi, l’ingegnere dei suoni che vi ha seguito è un uomo di una certa caratura internazionale che ha lavorato con artisti più noti, è così?

Gli studi di Alfonsine sono sicuramente validi a livello tecnico e Gabry il proprietario insieme a Paso sono due persone molto preparate. Il primo oltre ad essere un bravo tecnico e’ anche un ottimo musicista che ha studiato in america con Frank Gambale ed e’ l’attuale chitarrista dei Bad Ambition che hanno da poco pubblicato il loro debut-cd per la Northwind. Nello studio hanno già registrato diversi gruppi importanti sotto contratto con Noise ed altre etichette internazionali.

 

 

Quindi quanto tempo vi ha portato via l’album fra composizione, registrazione, e mixaggio finale?

La composizione del cd e’ durata circa otto mesi nei quali vanno aggiunte naturalmente alcune interruzioni dovute al cambio di line-up. Il metodo di lavorazione e’ rimasto pressoche’ invariato rispetto al primo cd. Io e Lapo abbiamo lavorato separatamente ai pezzi e poi li abbiamo proposti in sala dove ognuno ha trovato il proprio arrangiamento. Per la registrazione ed il mixaggio come ti dicevo prima abbiamo usufruito di 23 giorni.

Alla fine è venuto come volevate, o a mente fredda cambiereste qualcosa?

Penso che qualsiasi gruppo a mente fredda poi qualcosa cambierebbe, ma nel complesso siamo veramente soddisfatti del lavoro sia come produzione che come pezzi.

Scusa Leo, ma qual è la cosa più buffa che vi è successa mentre registravate?

Beh la vittima preferita dei nostri scherzi e’ come sempre Giovanni (il batterista). Quando gli abbiamo fatto credere d’accordo con i fonici che per colpa di un corto circuito erano state danneggiati gli adat con le parti di batteria  e che non ne erano state fatte copie di salvataggio manca poco sviene. Situazioni strane ce ne sono state anche perche’ la sera una volta usciti dalla sala dormivamo tutti insieme in una casa (eravamo vicino a Ravenna). Durante la registrazione il clima era sicuramente più rilassato della prima volta e quindi direi che tutto e’ andato liscio.

 

Anche se, com’è inevitabile, il  tocco personale si sente, sei d’accordo nell’asserire che il vostro suono è il giusto mix fra partiture diciamo Priest-iani ed accenti più Maiden-oriented?

I gruppi da te citati sono sicuramente la nostra fonte di ispirazione primaria. Siamo cresciuti con questa musica e ne siamo grandi fans, quindi e’ inevitabile che anche cercando di essere il più originali possibile certe influenze escano fuori. In particolare mio fratello Alessio e’ un fan sfegatato di Rob Halford ed il suo stile di voce puo’ in parte ricordarlo.

“Angel’s Cry“ e “A loosing game” sono due dei brani che mi sono veramente piaciuti, puoi parlarmene in modo più dettagliato?

Angel’s Crying fu il primo pezzo che componemmo dopo Mysterious Time e all’interno del gruppo e’ sempre piaciuto molto in particolare al batterista Giovanni, mentre A loosing Game e’ stato uno degli ultimi pezzi che ho scritto. Sono sicuramente i pezzi più melodici del cd e dal vivo specialmente A loosing game ha una grossa carica. Forse insieme a The last storm sono anche i pezzi piu’ classic metal che abbiamo mai fatto.

 

Che significato assume il titolo dell’album “Way of temptation”?

Sta ad indicare la brama di potere che l’umanita’ ogni giorno dimostra in qualsiasi decisione ed azione. La tentazione può essere intesa sia come voglia di dominio, di potere, di peccato. Ognuno può interpretarla nella maniera che ritiene più vicina a se.

 

Ho saputo che rispetto alla line up che ha registrato il disco, avete già  apportato dei cambiamenti, vuoi presentarci il nuovo arrivato? Pensi che questa volta possa essere la persona giusta?

In questi anni il nucleo storico del gruppo e’ rimasto pressoche’ invariato. Io, Alessio, Giovanni e  Lapo suoniamo insieme ormai dal 1997. Abbiamo invece avuto molti problemi con il bassista. Ne abbiamo già cambiati quattro, quando per un motivo e quando per un altro. Speriamo stavolta di aver trovato la persona giusta.

Purtroppo non tutti trovano il tempo necessario e ci mettano la giusta voglia quando si tratta di sacrificarsi per la musica.

 

 Come stanno andando le cose a livello promozionale questa volta? Da più parti si vocifera che sarà la Self a promuovere il vostro disco qui da noi, è vero? E nel resto d’Europa chi si occuperà della promozione/distribuzione?

Way of Temptation uscirà in Italia tramite la Self grazie anche all’interessamento della Northwind records. E’ gia disponibile in Germania tramite la Hellion records e tramite la Rising Sun. Per il resto d’Europa non c’e’ ancora niente di confermato. Mentre il cd sarà sicuramente distribuito in Sud America ed in parte degli U.S.A e Giappone.

 Senti Leo, ma essere prodotti da un’etichetta brasiliana, porta non pochi svantaggi, vero? Pensi che il label manager della Megahard si stia comportando in maniera onesta con voi, o hai i tuoi dubbi?

Sicuramente ci sono alcuni svantaggi nell’avere la label così lontana perche’ i tempi per comunicare sicuramente si allungano e naturalmente il grosso della promozione viene fatto nel paese di origine. Come ti dicevo prima in Europa la label non ha ancora grossi contatti a parte Italia e Germania. Certo noi non ci dobbiamo dimenticare che se siamo sul mercato il merito e’ comunque della Megahard che ha creduto in noi quando molti se ne fregavano perche’ in Italia “tirava” il classico italian metal style. Per il futuro siamo aperti a qualsiasi situazione visto che volendo dopo questo cd ci possiamo svincolare dalla megahard e quindi molto dipenderà da come andrà il cd.

 

 Nonostante tutto vi sentite ancora parte integrante della scena classic metal italiana, o no?

Certo. Come ti dicevo prima in Italia siamo in pochi a credere a questa musica.

 Quali sono le band del circuito underground nostrano, che si sono mostrate più socievoli nei vostri confronti?

Più che con band vere e proprie io sono in stretto contatto con alcuni membri di bands. Per esempio mi sento spesso con Stefano dei Domine che e’ un amico sin da quando avevamo tredici anni e con il quale ogni tanto mi vedo abitando lui nella mia stessa città. Poi con Andrea degli Aemerald un gruppo di Torino che in autunno pubblicherà il suo debut-cd senza poi dimenticare gli Juglans Regia che sono nostri amici da anni.

Abbiamo conosciuto poi altre bands tramite il sito dell’ I.M.A.

 

 

Da quello che mi hanno detto, siete riusciti a far accasare presso la vostra label anche un’altra band della vostra zona, vuoi parlarcene?

Si i Seven Gates, ma il merito e’ tutto loro, noi ci siamo limitati a dargli l’indirizzo della label e loro hanno fatto il resto.

 Uno dei problemi che di solito affliggono le giovani band come la vostra, è di sicuro l’aspetto live, ma voi riuscite ad organizzare delle serate in cui suonare?

Ultimamente siamo riusciti ad esibirci live con una continuità maggiore rispetto al passato. Non sempre e’ facile, bisogna davvero sbattersi molto ma alla fine si riesce ad organizzare qualcosa. Ci piacerebbe molto in futuro aumentare le serate live che trovo siano anche un ottimo modo per farsi conoscere in giro, speriamo sia possibile.

 Cosa c’è nel futuro più immediato dei Frozen Tears? Pensi che se l’album non dovesse andare tanto bene, vi venga rinnovata la fiducia per un nuovo capitolo della vostra storia discografica?

Ora in estate interromperemo l’attività live che riprenderemo a Settembre e inizieremo a lavorare a qualche nuova idea. Dobbiamo vedere come vanno le recensioni e le vendite del nuovo cd. Non abbiamo ancora parlato con l’etichetta. Anche noi ci muoveremo alla ricerca di migliori opportunità e poi vedremo. Noi siamo molto soddisfatti del nostro lavoro e siamo fiduciosi per il futuro.

 Leo siamo alla fine, concludi l’intervista nel modo in cui più ti aggrada

Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono interessati a noi in questi anni partendo da te Beppe che hai sempre creduto nella nostra musica, invitare tutti a sostenere il metal italiano ed a visitare il nostro sito web http://digilander.iol.it/frozentears . Contattateci per qualsiasi informazione o suggerimento.

Ciao