Gojira: Mario Duplantier descrive “Magma” come un album meno depresso
Roadrunner Records U.K. ha pubblicato una nuova intervista con il batterista Mario Duplantier dei francesi Gojira sul nuovo album della band intitolato “Magma”. È ora possibile guardare la chat in due parti qui sotto.
La dinamica del disco, il tempo del disco e ho voluto anche personalmente sbarazzarmi di … ci interessava di tenere il nucleo della nostra musica, mantenere l’essenziale. E volevo un buon riffing, buoni cori forse, un buon bridge, un buon finale, ma non volevo impazzire sulle atmosfere stavolta, così come abbiamo fatto in passato, sui nostri album precedenti dove abbiamo creato un sacco di atmosfera epica. Questa volta, abbiamo sentito tutti insieme che volevamo qualcosa di immediato. Volevamo cambiare le dinamiche e anche, per parlare del mood, per me, mio fratello e il resto dei ragazzi, è super facile fare musica oscura. Quando facciamo spontaneamente qualcosa, è sempre dark, molto scuro. Lavoriamo sui colori dell’album, quindi abbiamo voluto innestare un nuovo stato d’animo anche perché non siamo solo buio e ci piace quando si può sentire la potenza, l’energia, la gioia e l’energia positiva. So che avevamo alcune canzoni molto dark, così abbiamo deciso di metterle … non nel cestino, ma di non metterle sull’album. Perché volevamo anche uno stato d’animo che si accordasse alla nostra personalità di oggi e di fare in modo che lo stato d’animo che ci seguisse sulla strada per due o tre anni . È molto importante. Gli album si fanno perchè vi seguiranno per due o tre anni. Così, per esempio, le canzoni ‘Stranded’ e ‘Silvera’ hanno uno stato d’animo dinamico. Non è depresso. Rispetto a ‘L’Enfant Sauvage’, [che] ha un’atmosfera molto cupa e depressa a volte, volevamo qualcosa di fresco e nuovo.