Gotthard: Studio Report a Lugano
Il 21 febbraio, in occasione di uno studio report sulla band svizzera dei Gotthard, TrueMetal.it ha deciso di mandare in rappresentanza a Lugano Maurizio, che cura personalmente il sito del fans club italiano dedicato alla band in questione e ai Def Leppard.
Maurizio ha avuto la fortuna di ascoltare in anteprima il prossimo album “Human Zoo”, e nelle righe seguenti ci scrive cio’ che ha scoperto per noi. Qualche notizia in più la potete trovare anche cliccando qui.
I Gotthard sono una hard rock band svizzera formata da 5 elementi: la voce calda e trascinante di Steve Lee, la grinta di Leo Leoni alla chitarra, la tecnica di Marc Lynn al basso e di Mandy Meyer alla seconda chitarra e la batteria instancabile di Hena Habbegger. Sono sulla cresta dell’onda da oltre 10 anni con gran successo di pubblico e critica oltre che in terra elvetica in Germania, Austria e Giappone. Al loro attivo hanno una lunga serie di performances live e ben 7 album.
Ora si ripropongono con “Human Zoo” un album nuovo di zecca composto da 12 tracce registrate per l’80% nello studio casalingo del chitarrista Leo Leoni e rifinito a Los Angeles sotto la supervisione del grande produttore Marc Tanner (Armageddon soundtrack, The Calling etc…)
Dice il cantante Steve Lee “Dopo 10 anni di lavoro con Chris von Rohr abbiamo sentito il bisogno di cambiare” e ancora ” è stato un mutamento repentino e non certo indolore, ed oggi siamo qui per dimostrare di essere in grado di proseguire anche senza la sua presenza”.
L’idea di base di questo nuovo progetto è nata durante le registrazioni di un video in Thailandia ” in quella occasione abbiamo avuto la sensazione di vivere in una sorta di zoo, osservavamo ed eravamo osservati quasi come esseri in una gabbia”. Anche la copertina dell’album richiama l’idea di questo strano mondo ed i testi vogliono in qualche modo stimolarci a riflettere rispetto a temi importanti ma sui cui troppo spesso non ci soffermiamo a dovere. Human Zoo sia da questo punto di vista, che sul piano musicale, rappresenta sicuramente l’opera più matura della band, più rockeggiante rispetto agli ultimi lavori, Open(’99) e Homerun (’01), unisce lo spirito degli esordi con le melodie ricche di sentimento tipiche delle migliori ballate. Proprio per questo appare in grado di aprire i Gotthard a nuovi mercati come quello australiano e nord-americano.”Questo album non è stato appositamente pensato per un mercato particolare, riteniamo che siano tutti brani di valore, insomma un disco veramente per tutti”. Del resto la band ha dimostrato già in passato il suo carattere eclettico, dalla collaborazione con la cantante lirica Montserrat Caballé all’apertura del grande concerto degli AC/DC del luglio 2001 allo Stadio delle Alpi a Torino.
I Gotthard prima che musicisti sono ottimi amici nonostante le personalità dei singoli risultino decisamente diverse tra loro, e questo feeling traspare in maniera evidente nella dimensione live dove la band esprime il meglio di sé. “Non vediamo l’ora di tornare a far concerti, per i quali abbiamo in cantiere alcune importanti novità” ed infatti a partire dal prossimo 27 marzo i Gotthard saranno in tournée, dapprima in Austria, poi Germania e Svizzera. Per ora solo una data è prevista in Italia: il 5 aprile a Brunico (BZ); i fans italiani potranno in ogni caso agevolmente ammirarli nello spettacolo del 3 maggio allo stadio “della Resega” di Lugano (CH) a due passi dal confine. E’ comunque nelle intenzioni della band organizzare un vero e proprio tour nel nostro paese “spesso nei nostri concerti in Ticino ci capita di incontrare ragazzi, alcuni dei quali ci seguono ormai da anni, e che provengono dal nord e addirittura dal centro Italia”.
Per finire ricordiamo che il 5 marzo i Gotthard sono stati a Sanremo per ritirare il Premio Internazionale “Una vita per la musica, una musica per la vita”.