Death

Grace Disgraced (Polina)

Di Vittorio Sabelli - 28 Novembre 2013 - 16:07
Grace Disgraced (Polina)

 

 

Ciao Polina, a nome di True Metal grazie per la disponibilità. Inizierei chiedendoti di parlarci del nome della band. Cosa significa “Grace Disgraced”?

Ciao e grazie a te e a True Metal per quest’intervista. Quando la band si è formata ed ero alla ricerca del nome, mai avrei immaginato che si sarebbe avvicinato tanto alle caratteristiche del nostro lavoro, come il dialogo e l’ambiguità. Per quanto riguarda il senso è un gioco di parole, nel senso che non sarebbe potuto essere Disgraced senza essere ‘Grace’; non è semplice da spiegare a parole, ma da Grace è nato il suffisso Dis(graced), anche se inizialmente avevo pensato Un(graced). Oltretutto il nome “Grace Disgraced” può avere centinaia di interpretazioni, da quelle più profonde a quelle più ridicole. E sinceramente trovo divertente questa cosa.

La band si è formata nel 2005 e il vostro primo disco è dello scorso anno. Come mai tutto questo tempo prima di dare alle stampe “Enthrallment Traced”?

Il problema principale è che dagli inizi la band ha avuto continui cambi di formazione. Eravamo tutti alla prima esperienza quando abbiamo iniziato l’avventura con i Grace Disgraced. Così, passo dopo passo abbiamo cercato di migliorarci e di inserire musicisti che avessero già esperienze passate. Nel 2006 abbiamo registrato il primo demo “Natural Death”, e nel 2009 l’EP “Materialized Expectation”. I brani di “Enthrallment Traced” erano pronti già nel 2010, ma la sua masterizzazione e l’artwork ha richiesto un lungo periodo di tempo, fino a farne slittare l’uscita nel 2012. Al disco sono seguiti due tour in Ucraina e Russia. Posso darvi già uno scoop, che al momento stiamo registrando il nostro secondo disco che sarà pronto per il prossimo anno.

“Enthrallment Traced” sorprende in primis per la sua potenza. Descriveresti, per quanto possibile, questa sensazione?

Sono contenta che il disco dia questa sensazione! Penso che buona parte del merito vada al nostro ingegnere del suono Arkadiy Navaho. Lui è un fan della old-school, ma allo stesso tempo delle nuove tecnologie; credo che il risultato sia la somma di entrambi i fattori. Ha lavorato al disco con grande entusiasmo mentre noi abbiamo cercato di rendere il suono il più possibile vicino a quello del live, cercando di arrangiare i brani nella maniera migliore. In poche parole abbiamo mirato a un’alta qualità del disco, cercando di creare un suono che piacesse innanzitutto a noi. Per il resto il suono è basato sulla maggior parte degli elementi comuni alla maggior parte delle band death metal: accordatura bassa, voce sotterranea, batteria devastante etc…

 

 

Ci sono diverse e interessanti band in Russia. Qual è il vostro pensiero sulla scena russa estrema odierna?

Accordo pienamente! Ci sono molte band che riescono a farsi notare tra le tante in circolazione. Attualmente Grond, Scream In Darkness, Everlost sono senz’altro tra queste. Ma ricordiamo gli Hieronymus Bosch, tra le migliori in campo death metal. Tra Mosca e San Pietroburgo c’è un numero elevato di band in competizione su livelli elevati. Oltretutto ci sono diverse band straniere a cui il pubblico si attacca e spesso il supporto alle band locali lascia un po’ a desiderare.

Quali sono i soggetti o le tematiche dei vostri testi e come sono rapportati con la musica ?

Nei testi provo a esplorare alcuni argomenti riguardanti sofferenza, psicologia e ingiustizia. Ma non solo! In linea col nostro stile brutal uso anche testi paurosi e nauseanti. Mi piace inoltre aggiungere un pizzico d’intellettuale… Ascoltando i nostri brani dovresti comunque notare che sono pieni di tristezza, oltre a essere aggressivi e brutali.

Quali sono le band che hanno influenzato la vostra musica?

Ognuno di noi in passato è stato influenzato da stili differenti, che a mio avviso non ci ha lasciato indifferenti negli anni. Siamo cresciuti ascoltando i famosi ‘titani’ del metal come Slayer, Metallica, Sepultura, Iron Maiden, Sodom, Kreator, Obituary, Morbid Angel, Death, Cannibal Corpse…Sono solo una parte dei gruppi che qualunque fan che si reputi tale della musica metal dovrebbe conoscere perfettamente ‘a memoria’. La musica metal degli anni ’80 e ’90 ha avuto un successo straordinario, e tutti i nostri oppressivi e soffocanti riff malati vengono in parte da quel periodo.

La tua voce è incredibile, c’è qualche particolare cantante (donna) che ti ha inspirato?

Amo questo tipo di musica ed è necessario che la mia voce sia estremizzata, ma allo stesso tempo non copio alcuni particolari musicisti per esprimermi. Reputo che Chuck Shuldiner sia stata la mia prima seria influenza, così come i Death sono stata la mia band preferita, e da lì ho iniziato a sviluppare la mia voce. Come vocalist donna trovo la voce di Diamanda Galas stimolante, anche se lontana dal death metal. 

 

 

C’è un concerto in particolare che non dimenticherete mai?

Ogni nostro concerto è il migliore! Suoniamo sempre come se fosse l’ultima volta che siamo sul palco; facciamo una prova acustica e ‘settiamo’ i suoni, dopodiché si scatena la follia…senza rompere i nostri strumenti sia chiaro, non lanciamo nulla ai nostri fan. Cerchiamo di esprimere noi stessi in una celebrazione di vita e di ‘oscurazione del metallo’. È difficile da descrivere, ma sentiamo particolari sensazioni sul palco e siamo felici di condividerle col pubblico. Non è importante quanta gente ci sia in sala, siano 10 o 300! Senz’altro il concerto più memorabile è stato al ‘Metal Heads Mission Festival’ nel 2010, nonostante sia stata durissima suonare a causa del caldo afoso e i suoni terribili.

Cosa state pianificando per il futuro? Avete in programma tournèe o altro?

Si, stiamo cercando di organizzare alcuni concerti in Russia e in Europa per promuovere l’album che uscirà nel 2014, e il nostro primo concerto del prossimo anno sarà il 4 gennaio.

Grazie ancora per l’intervista Polina! Un saluto per i lettori di True Metal e per i vostri futuri fan italiani.

Prima vorrei ringraziare te e True Metal per l’intervista e per supportarci! Ringrazio tutti coloro che leggeranno questa intervista, sperando risulti interessante e li porti a scoprire la nostra musica. Colgo l’opportunità per salutare i nostri amici dei Black Propaganda e Homicide Hagridden, oltre ai ragazzi della Nadir Music e Buil2Kill Records.

Vittorio ‘versus’ Sabelli