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Grave Digger (Chris Boltendahl)

Di Stefano Ricetti - 12 Luglio 2005 - 0:00
Grave Digger (Chris Boltendahl)

In occasione del recente Magna Grecia Festival svoltosi a Napoli l’amico di Truemetal Alessandro Pacella Salinas ha realizzato un’intervista con il leader della band: lo storico cantante Chris Bolthendahl. Buona lettura.

I Grave Digger sono sulla scena da oltre trent’anni. Hanno attraversato il declino del metal negli anni ’90, l’invasione dei virtuosi della chitarra e la tempesta del grunge. Qual è il segreto della loro sopravvivenza?
Essere onesti con i fan, senza mai prenderli in giro! Facciamo la musica che abbiamo sempre sentito nel cuore e nell’anima, suoniamo metal per la gente che ama il metal. Questo è il segreto del nostro successo.

Scorpions, Accept, Helloween, Michael Schenker… Solo per nominarne alcuni di fama internazionale. Dopo l’Inghilterra e gli USA, la Germania è l’unico paese dal quale sono uscite delle band di successo internazionale, l’unica nazione che non ha mai sentito la soggezione di non essere il paese di origine del metal rock. Oggi è uno dei posti dove maggiormente il metal è prodotto, venduto e suonato dal vivo. Che cosa ha reso la Germania diversa dal resto del mondo?
Abbiamo avuto un paio di band che hanno iniziato a suonare metal negli anni ’80 e che hanno avuto molto successo lungo tutti questi anni. Si tratta di gruppi molto originali che hanno un loro stile personalissimo. Abbiamo anche i migliori fan del mondo, credono nei loro beniamini e li seguono attraverso tempi buoni e cattivi.

Assistiamo ad un ritorno delle sonorità più dure, anche da artisti che non fanno parte della scena rock. Le difficoltà economiche e sociali si riflettono nelle sonorità della musica pop. L’Europa dell’est ed il sud America, dove di solito la vita è più difficile sono le “nuove terre di conquista” del metal (un caso su tutti il successo del festival rock in Rio con 250.000 spettatori).Ritieni il metal e l’hard rock la nuova voce della protesta?
Per me l’heavy metal non è politica ma divertimento. Mi piace divertire i fan. Sull’ultimo disco ho fatto delle osservazioni critiche sulla condizione mondiale ma si tratta solo di un punto di vista personale. I fan si possono divertire con la musica anche senza dare peso alle mie affermazioni.

La nuova generazione di rockstar è meno autodistruttiva di quella degli anni ’70. Non si è mai sentito di eccessi di qualsiasi tipo circa i Grave Digger, pensi che lo stile di vita sex/drugs and rock’n’roll sia tramontato?
Per me sicuramente… Non bevo, non fumo e gioco a golf. Credo nel rock’n’roll e nel sesso con mia moglie!

Il Palapartenope ha ospitato in passato molte band HM: Iron Maiden, Ufo con Billy Sheehan, Motorhead, Black Sabbath, Ian Gillan e Krokus. I Saxon ci sono passati ben quattro volte, ed hanno addirittura iniziato da lì il loro tour mondiale del 1983. Tutti questi grossi nomi del metal hanno calcato quel palco. Come ti senti all’idea che adesso tocchi ai tuoi Grave Digger?
Alla grande! Non vedo l’ora di incontrare i fan italiani in un luogo così carico di storia del metal, tra l’altro è la prima volta per noi al sud Italia!

Le band straniere dicono sempre che il pubblico italiano è diverso rispetto agli altri, se sei d’accordo su questa affermazione dimmi cosa si intende.
Non credo che i fan italiani siano diversi da quelli di altri paesi.

Sei una persona molto interessata alla letteratura e alle arti. Napoli è la città più grande del sud Italia ed è molto vicina a Ercolano e Pompei. Con più tempo a disposizione cosa ti piacerebbe vedere?
Mi piacerebbe fare una visita panoramica della città.

Hai scritto una biografia di Chris e dei Grave Digger. E’ una sorta di punto d’arrivo della tua vita e della tua carriera dal quale voltare pagina e ripartire con una attitudine diversa?
Si, è la storia della mia esistenza e dei Grave Digger. Storie tristi e felici. Vent’anni della mia vita.

Sei stato allevato con la musica classica dai tuoi genitori e adesso ti piace ogni genere musicale, cosa c’è attualmente nel tuo lettore Cd?
Di metal il nuovo album dei Kragens.
Di world music George Dalaras (cantante greco)

Il libro che stai leggendo?
Il Codice da Vinci

Che disco di musica NON metal consiglieresti ad un metallaro?
Tom Waits – Bones

Cosa diresti a qualcuno che non ama il metal per invogliarlo a venire a vedere un tuo show?
Chiudi gli occhi e goditi la magia dell’heavy metal!

Grazie Chris.
Grazie a te.

Alessandro Pacella Salinas

Si ringrazia a nome dell’intera redazione di Truemetal Alessandro Pacella Salinas per l’intervista.

Stefano “Steven Rich “ Ricetti