Gun Barrel (Tomcat)
Chiassosi, divertenti e sfacciati, i Gun Barrel approdano al quarto capitolo discografico in carriera.
“Outlaw Invasion” è l’occasione buona per scambiare qualche colorita battuta con il gioviale Tomcat, bassista del gruppo teutonico.
Outlaw Invasion è la quarta fatica dei Gun Barrel. Paragonato agli album precedenti, quali sono, a tuo parere, le maggiori differenze e gli aspetti di maggiore rilievo?
E’ semplice, questa volta ogni membro del gruppo ha avuto la possibilità di contribuire alle canzoni. Abbiamo lavorato al materiale insieme, sino a quando ognuno di noi si è detto completamente soddisfatto del risultato: un vero lavoro di gruppo!
Per questo, suona un po’ in maniera differente rispetto ai dischi precedenti. Come puoi immaginare, ognuno di noi reca influenze diverse, cosa che poi si rispecchia in una maggiore varietà. Un bel vantaggio per i fan: se non piace il pezzo che si sta ascoltando, si può saltare a quello dopo che, probabilmente, piacerà di più!
Parlando più concretamente di quest’album a partire dal titolo, mi sorge spontanea una domanda. “Oultaw Invasion” significa “invasione fuorilegge”.
Cosa significa? Forse che, secondo voi, sarebbe necessario ripartire da zero, rovinare nel caos portato dalla mancanza di leggi, per poi giungere ad un nuovo stato di cose…? Esagero vero?
Mah, non ci piace moltissimo parlare di politica a dire la verità. Ci vediamo più come semplici intrattenitori…non avevamo concretamente idee come “Un nuovo ordine” e cose simili mentre componevamo il nuovo materiale. Molto semplicemente il titolo è nato così: “Hey, cosa ne pensate di Outlaw Invasion?”. Risposta: “Hmm, potrebbe funzionare, è buono!”. Nulla di più!
In realtà, quando Xaver ha scritto poi i testi delle canzoni, l’idea, condivisa da tutti, era un’altra: quella di invadere il pianeta con la nostra musica. Ogni volta che riascolto il disco, mi ricordo di momenti della mia vita in cui desideravo ascoltare una canzone del genere…quando vuoi “rompere” con una situazione che ti va stretta, quando ti senti un po’ in trappola, avresti voglia di infischiartene delle regole e di una bella “invasione fuorilegge”. Con pezzi del genere in testa, magari risulta più facile andare oltre alle regole e fare piazza pulita dei cattivi pensieri che ti stanno rovinando la giornata…
Come non chiederti una rapida carrellata sui brani allora!
Ok, via con un track by track!
FRONT KILLERS è la classica canzone dei Gun Barrel. Un brano da combattimento, con un titolo consono ed un testo sfacciato. Il fronte di battaglia, naturalmente, è il palco, ma si combatte solo per divertimento…insomma, non è affatto militaresca come sembra!
TURN TO BLACK è potentissima, con un bel ritornello ed un testo alquanto personale, mentre WANTED MAN vira più sul rock n’ roll. È un pezzo da ascoltare quando ce l’hai con qualcuno, ma allo stesso tempo anche per divertimento!
THE REDEEMER ha un groove che amo moltissimo e che adoro suonare dal vivo. È old school metal e parla del “liberatore” che è in ognuno di noi. Ovvero, qualsiasi cosa ti sia necessaria per sentirti libero, è già presente dentro di te. KEEP ON MOVIN’ invece, è la classica canzone da party, molto facile e con un messaggio positivo, che puoi interpretare come “l’immobilità è morte”, quindi muoviti!
Poi ci sono CHEAP, WILD AND NASTY un semplice brano rock, un po’ punk, BROTHER TO BROTHER, un pezzo che abbiamo riscritto con nuove lyrics, dopo averlo inciso una prima volta in occasione del 30o anniversario della Rough Riders MC e GHOST INSIDE, un’altra traccia che parla della fratellanza e delle esperienze che ci hanno aiutato a divenire una band.
In conclusione, M.I.L.F, un “rocker” tipicamemente in stile Gun Barrel, con un titolo indicativo, TOMORROW NEVER COMES, la ballata, con tanto di effetto “depressivo” e per finire OUTLAW INVASION, come detto, il pezzo della nostra invasione. Quello che ci serve per dire “siamo qui e ci vogliamo restare!” Una canzone di cui adoro gli arrangiamenti e che esplode letteralmente dal vivo!
Grazie, mi hai risparmiato almeno tre quarti di recensione! Ma aspetta un attimo, mi hai incuriosito…cosa significa “M.I.L.F.”?
“Mothers I’d like to fuck”…!!! (ai lettori la traduzione! NdA)
Ok…semplice e diretto!
Ascoltando I vostri brani, è impossibile evitare l’elenco di influenze che si rispecchiano nei vari Motorhead, Ac/Dc ed Iron Maiden. Trovi questi paragoni fuori luogo, o ammetti apertamente il fatto che queste band costituiscono un elemento preponderante nella vostra musica?
Sono le nostre principali fonti d’ispirazione, inutile negarlo! Siamo cresciuti ascoltandoli e la loro musica scorre nelle nostre vene. E poi, ad essere sincero, ogni volta che ci sentiamo accostare a gruppi di questo livello non possiamo fare altro che provare un po’ di soddisfazione…insomma, sono semplicemente i più grandi! Per noi è un grosso complimento, anche perché abbiamo un gigantesco rispetto per personaggi che hanno avuto molta influenza nella nostra vita, quando eravamo ragazzi…
Domanda da un milione di dollari.
Ascoltando “Brother to Borther”, il brano che mi hai già citato poco fa, è facile imbattersi in concetti di fratellanza ed amicizia. Beh, credi che questo sia ancora il vero spirito “heavy” o, ritieni sia ormai anacronistico, intendere la musica come uno stile di vita?
Perfetto, allora io ti rispondo, ma prima ti mando il mio numero di conto corrente per il versamento del milione pattuito! Ah Ah!
Per quanto mi riguarda, questa musica è da sempre una parte importante della mia esistenza: sono convinto che sia del tutto impossibile amarla e non condividerne l’attitudine. “Metal” è un tipo di stile di vita per moltissime persone: puoi constatarlo partecipando ad un grande festival, ad esempio.
C’è sempre qualcuno che può darti una mano, se ne hai bisogno e ti diverti con gente che non hai mai visto prima…persone che hanno il tuo stesso obiettivo, quello di sentire ciò che amano e di stare bene.
E chi se ne frega se sei un avvocato o un operaio generico, la musica unisce tutti rendendoli uguali!
Cosa è cambiato invece, nella vostra vita, da quando il gruppo è stato fondato sino ad oggi?
Intendo dire, la crescita ed il discreto successo ottenuto, hanno modificato qualcosa nel vostro approccio al lavoro?
Direi non più di tanto. La band è partita come un gruppo di amici che faceva musica, adesso invece è una gang che gironzola qua e la per l’Europa.
L’unica cosa che è cambiata è la mole di lavoro da fare: come puoi capire, abbiamo molti più impegni adesso che non agli esordi.
Ma va benissimo, era quello che desideravamo!
È una domanda idiota, me ne rendo conto, ma a proposito di desideri e per giocare un po’… se avessi la lampada di Aladino, cosa chiederesti adesso?
Una bella scopata, una birra fresca ed un po’ di buona musica…
Un momento però! Ora che ci penso…! Hey, non ho bisogno di nessuna lampada per avere queste cose! Ah Ah Ah!
Insomma, mi pare di capire che il vostro obiettivo principale è quello di divertirvi il più possibile…
Divertirci, sì. Questo è il nostro primo obiettivo. Se non trai piacere dalla musica che suoni, è meglio fare qualcos’altro, inutile negarlo.
Adoriamo suonare dal vivo e guardare negli occhi delle persone che vengono ai nostri concerti, cercando di capire quali sono le canzoni che gli piacciono di più. Quando sali sul palco e senti l’audience dalla tua parte, provi una sensazione immensa, fantastica e questo feeling, è una delle ragioni per cui suoniamo.
Certo, ci fa anche piacere vendere qualche disco, giusto per poterci garantire la possibilità di inciderne altri in futuro, ma stanne certo, tutto questo lo facciamo solo per passione e non per i soldi!
A proposito, come vanno le vendite e come sono state le reazioni al nuovo disco?
Sino ad ora va tutto abbastanza bene. La critica sembra apprezzare discretamente l’album e la reazione dei fan è ottima. Migliore del solito!
Pare proprio che la gente ami il disco, anche se è meno immediato rispetto ai precedenti ed è necessario ascoltarlo qualche volta in più per entrare bene in sintonia con i brani…
Non mi resta altro, come accade in tutte le interviste, che chiederti qualcosa sulle vostre prossime date dal vivo…
Beh, stiamo organizzando qualche data in Italia…l’ultima volta che ci siamo venuti è stato molto bello e vorremmo tornarci. Per adesso però non so dirti ancora nulla di definitivo, se non che a breve partirà un mini tour che toccherà Germania e Svizzera…
Perfetto…chiudi come vuoi…
Attenzione a cosa mi domandi…perché chiedermi di rivelarti cosa voglio, può essere pericoloso! Ah ah ah ah!!!
State in allerta lettori di Truemetal! La nostra “Outlaw Invasion” è partita e voi ne siete parte, quindi, se dovesse capitare che suoniamo nella vostra zona, muovete il culo e venite a vederci dal vivo per divertirvi un po’!
Sino ad allora, date un ascolto al nostro nuovo disco e non esitate a mandarci i vostri commenti tramite il nostro sito o la nostra pagina myspace!
Ci vediamo in giro!
Fabio Vellata
Discografia:
– Power Dive (2001)
– Battle Tested (2003)
– Bombard Your Soul (2005)
– Outlaw Invasion (2008)