Hard Rock

Guns N’ Roses: Ron “Bumblefoot” Thal, “Sbagliai un assolo e ricevetti minacce di morte”

Di Davide Sciaky - 5 Dicembre 2023 - 11:26
Guns N’ Roses: Ron “Bumblefoot” Thal, “Sbagliai un assolo e ricevetti minacce di morte”

Recentemente intervistato da Rockin’ Metal Revival, Ron “Bumblefoot” Thal, noto per essere stato il chitarrista dei Guns N’ Roses dal 2006 al 2014, ha raccontato di un episodio “Spinal Tap” (citando il celebre film comico “This is Spinal Tap”) vissuto con la band:

Il mio più grande momento “Spinal Tap” è stato sicuramente suonare con i Guns N’ Roses al Rock In Rio in Brasile nel 2011. Pioveva a dirotto. La pioggia era alta qualche centimetro sul palco, così alta che la dovevano spazzare via. Era alta quasi quanto la parte superiore delle pedaliere. Ricordo che i fuochi d’artificio non si accendevano. Era incredibilmente bagnato, era pazzesco. Ricordo che cercavo di suonare la chitarra fretless, e le mie dita erano così rovinate, la mia pelle era così… E non riuscivo… Era come cercare di suonare su un palloncino bagnato, cercando di spingere attraverso di esso; era tutto bagnato.
C’era una ragazza carina in prima fila che aveva in mano un casco da stormtrooper di Star Wars. Ho detto: “Passa qui l’elmetto” e ho pensato di indossarlo e giocarci un po’. Così ho preso l’elmetto, me lo sono messo in testa e appena mi ha toccato le guance è stato come se si fosse fuso con me, perché la mia pelle era così bagnata. E ricordo di aver detto: “Oh, merda”. E non appena ho pronunciato la parola “Merda”, tutto si è appannato e ho pensato, “Va bene, ho questo casco che richiederà un po’ di sforzo per essere rimosso”. E questo non va bene quando si cerca di suonare la chitarra in una canzone. E non riesco a vedere nulla, è completamente appannato. E l’assolo iconico di “Welcome To The Jungle” che dovevo suonare stava per arrivare ed era, tipo, l’apertura dello spettacolo e tutto il resto, e ho pensato: “Oh Dio. Non funzionerà bene”. Quindi, se ricordo bene, sono riuscito ad alzarmi il casco almeno sopra gli occhi e a tenerlo lì. E poi credo di aver annuito: “Ah, bene”. Ed è caduto di nuovo a terra. Così, a un certo punto, a metà dell’assolo, ho dovuto smettere di suonare e tirare indietro il casco per poter vedere quello che stavo facendo. E in quei pochi secondi in cui ho smesso di suonare, il giorno dopo ho ricevuto centinaia – centinaia – di e-mail furiose da parte di brasiliani, che dicevano come avessi distrutto la loro vita e minacciavano di morte e tutto il resto. E ancora oggi, 12 anni dopo, ogni tanto qualcuno mi manda un’e-mail con uno screenshot di me che indosso quel casco, dicendo: “Ah ah ah”.

Di seguito è possibile vedere un video dell’esibizione citata da Ron “Bumblefoot” Thal.

https://youtu.be/KRfqGjKrWX0?t=475