Hardcore Superstar (Magnus ”Adde” Andreasson)
Solo un anno è trascorso, ed eccoci di nuovo a parlare con Magnus Andreasson, in arte “Adde”, funambolico, loquace e tatuatissimo batterista degli Hardcore Superstar.
In rampa di lancio con un nuovo scintillante album, il gruppo svedese pare davvero in procinto di spiccare il salto definitivo verso quell’olimpo dell’hard rock sinora solo sfiorato ma mai completamente raggiunto….
Buona lettura!
Prima d’ogni altra cosa, benvenuto nuovamente sulle nostre pagine Adde.
Beh, non è trascorso molto tempo in effetti: non avete in pratica ancora terminato il tour del precedente album e già ne avete uno nuovo pronto ai blocchi di partenza…
Sì, e devo dire che è una bellissima sensazione! In realtà non abbiamo praticamente mai sospeso il tour: abbiamo iniziato a scrivere il nuovo materiale durante alcuni show tenuti la scorsa estate di supporto ai Motley Crue.
Volevamo comporre cose semplici questa volta, anche se dotate di un taglio personale. Una cosa che viene abbastanza naturale e semplice quando componi “on the road”!
“Beg For It” era una sorta di miscela tra i due album precedenti, l’omonimo e “Dreamin’ in a Casket”. Questo nuovo capitolo com’è da considerare quindi, come una sorta di proseguimento del predecessore?
Non esattamente. Come ti dicevo, abbiamo cercato qualcosa di molto più personale e per tale ragione, tutte le canzoni che compongono il nuovo cd traggono spunto esclusivamente dalle nostre esperienze. Arrivano direttamente da noi stessi. Non è insomma, una ripetizione di cose già tentate, ma nemmeno un qualcosa nato ponendo delle regole precise: l’intenzione era di ottenere un prodotto più diretto, che i fan potessero ascoltare ed apprezzare sin da subito.
Tra l’altro, questa è una delle ragioni per cui stavolta non abbiamo inserito una intro, ed è uno dei motivi per cui ritengo che “Split Your Lip” non sia identificabile con nulla del nostro passato!
Personalmente, credo però che anche il vostro stile stia un po’ cambiando. Cosa mi rispondi se ti dico che, così come suonate adesso, mi ricordate molto più una band glam rock americana degli anni ottanta…?
Che hai sicuramente ragione ed hai colto nel segno. Il rock degli eighties è scolpito nel nostro DNA ed era solo questione di tempo affinché emergesse.
Abbiamo sempre adorato il genere di musica coinvolgente di quell’epoca…
Posso azzardare? A mio modo di vedere, l’arrivo di Vic Zino è stato fondamentale ed è un po’ la chiave del vostro nuovo modo di proporvi: pare quasi che abbia portato degli elementi dei Crazy Lixx direttamente nel vostro sound.
Il suo contributo immagino sia di un certo peso…
Vic fa davvero moltissimo per gli Hardcore Superstar. È un grande songwriter e non ha paura di lavorare duro. La sua canzone migliore su questo nuovo cd è probabilmente “Last Call”: in essa puoi trovare un grande senso per le melodie, cosa molto cara a Vic.
Sai, la sua presenza nel gruppo, è una delle ragioni per cui abbiamo deciso di rientrare in studio dopo solo un anno dal precedente cd: ora il peso della stesura dei brani non è solo sulle mie spalle e su quelle di Martin, ma possiamo avere un grandissimo aiuto anche da Vic!
Ti confesso però che i brani che più hanno catturato la mia attenzione sono stati “Honeymoon” e “Run To Your Mama”. Praticamente le due tracce conclusive del disco…le hai scritte tu?
Sì, è opera mia: quando ho qualche problema mi metto a scrivere hehe…
“Honeymoon” è un brano che tratta degli ultimi mesi di una relazione, visti con un senso dello humor un po’ dark, mentre “Run To Your Mama” è incentrata sui rapporti che intercorrono tra due amici che crescono in maniera differente. In effetti, sono due buone canzoni: a differenza di quanto potrebbe apparire, non sono animate da sentimenti d’odio, ma anzi, esattamente da sensazioni opposte…
So inoltre che siete dei grandi appassionati di cinema, tanto dal farvi ispirare per alcuni vostri dischi. “Hardcore Superstar” (Il vostro “Black Album”) era influenzato da Arancia Meccanica, “Dreaming In A Casket” da Fuga da New York e “Beg For It” dai film Western.
“Split Your Lip” prosegue questa tradizione?
No, in realtà abbiamo terminato il filone cinematografico proprio con il penultimo album. Ora si parte con uno spirito differente, più spontaneo e vivo…
Beh devi ammettere però che il taglio hollywoodiano aveva il suo fascino. Chi di voi è il grande amante di cinema e come mai questa volta avete deciso di cambiare?
Sono proprio io! Quella di onorare grandi film attraverso la nostra musica è stata una mia idea: musica e cinema sono da sempre molto legati tra loro e formano una coppia formidabile. Tuttavia, come ti dicevo prima, questa volta abbiamo voluto scrivere qualcosa di più personale, escludendo Hollywood dai brani, nonostante sia stata una parte importante e fondamentale del songwriting che ci ha caratterizzato negli ultimi anni.
Anni che inesorabilmente passano per tutti. Ti senti cresciuto come musicista dagli esordi ad oggi?
Assolutamente no! Hahahahahaha!!! Siamo una band rock n’roll e non abbiamo nessuna intenzione di diventare (grazie a Dio), pretenziosi o superbi. Cerchiamo di scrivere ogni volta l’album perfetto…sperando di riuscirci!
Non puoi negare però, che gli HCSS siano da considerare dei precursori e dei veri maestri per tante giovani band che stanno popolando con sempre maggiore intensità la scena scandinava…
Se ci penso ne sono davvero lusingato e credo che grazie a noi, molte altre giovani band venute dopo, abbiano trovato la strada spianata. La scena dalle nostri parti è molto meglio oggi di una decina di anni fa, quando abbiamo iniziato. E questo, concediamocelo, è un po’ anche merito nostro…
Dopo molti anni di carriera però, avrai un’idea sicura di cos’è divertente nel tuo lavoro e di cosa lo è meno. Ci sono di certo grosse responsabilità e doveri nell’essere un gruppo di prima fascia. A te cosa pesa di più? Stare in tour per mesi infiniti? Chiuderti in studio a lungo per provare i nuovi pezzi? Promuovere l’album con pallosissime interviste come questa? Ahahah!
Ahaahaha…ma no…credo proprio che il nostro sia un lavoro interessante e pieno di divertimento. Ogni tanto lo ammetto, stare sempre in tour diventa impegnativo e così ci fermiamo per scrivere un disco nuovo.
Il segreto sta in questa varietà: il contrasto tra l’essere in giro a suonare ed il fermarsi per comporre in piena tranquillità, credimi, è molto rigenerante!
Avete suonato pur se brevemente, anche negli USA. Ti è sembrata molto diversa l’audience laggiù?
Beh, si è trattato di soli tre show. Ottima esperienza ma troppo poco per darti impressioni precise. Speriamo di poter avere idee più chiare in futuro!
Un futuro che suppongo comporterà la solita trafila “Tour-composizione-promozione”…
Per ora un po’ di calma. Faremo un piccolo giro per i locali di Svezia per provare il disco nuovo e familiarizzare al meglio con l’impatto live che possono avere i nuovi pezzi. Per il tour europeo rimandiamo a febbraio-marzo… il resto si vedrà strada facendo. Speriamo inoltre d’essere anche dalle tue parti in quel periodo per suonare del buon rock n’roll!!!
Fabio Vellata
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Sito Web Hardcore Superstar
Pagina Myspace Hardcore Superstar
Discografia:
* It’s Only Rock’n’Roll (1998)
* Bad Sneakers and a Piña Colada (2000)
* Thank You (For Letting Us Be Ourselves) (2001)
* No Regrets (2003)
* Hardcore Superstar (2005)
* Dreamin’ in a Casket (2007)
* Beg For It (2009)
* Split Your Lip (2010)