Vario

Holy Martyr (Ivano Spiga)

Di - 15 Maggio 2007 - 8:42
Holy Martyr (Ivano Spiga)

Intervista con gli italianissimi Holy Martyr, nella persona di Ivano Spiga, il fondatore della band, freschi dell’uscita del loro primo full length, dal titolo di Still at War, già recensito su queste pagine.
Buona Lettura.
Stefano “Steven Rich” Ricetti

Allora, dalle vostre note biografiche si legge che esistete fin dalla metà degli anni Novanta e solo nel 2007 pubblicate il primo disco, tanto che nella recensione di Still at War vi ho definito alla stregua delle gloriose band della NWOIHM. Come mai tutto questo tempo prima di uscire ufficialmente?

Ciao Stefano, è un onore essere paragonati a tanti gruppi che in Italia hanno sputato sangue per l’Heavy Metal. La realtà è che negli anni ’90 in pochi si interessavano all’Heavy Metal Classico e derivati. E’ stato estremamente difficile trovare dei membri stabili nella formazione, per un lunghissimo periodo abbiamo suonato come power trio, perlopiù brani strumentali, a causa della mancanza cronica di un cantante motivato. In quegli anni tirava perlopiù il grunge, il cross over o il punk. Ricordo i rari concerti dove proponevamo qualche brano dei Saxon o dei Sabbath, gruppi praticamente sconosciuti ai più. A volte i commenti migliori erano che le nostre canzoni avevano la voce troppo pulita!!

Dopo innumerevoli cambi di line up ed un demo tape nel 1998 (rimasto sfortunatamente strumentale, a causa dell’abbandono del vocalist del periodo), le cose sono andate relativamente migliorando agli inizi del 2000. Dopo aver trovato una sezione ritmica stabile e finalmente una voce con Alex Mereu, siamo riusciti a registrare finalmente il nostro primo Ep Hatred And Warlust, costituito da molti brani del passato. A questo lavoro sono seguiti Hail To Hellas nel 2003 e Vis Et Honor nel 2005. Tutto questo tempo è servito in fondo a qualcosa, non siamo mai stati realmente fermi. Abbiamo rodato a maturato esperienza con brani finiti in questo debutto, aver aspettato tutto questo tempo prima di un disco è servito a non farci trovare impreparati. A volte la perseveranza paga.

Vuoi per favore spiegare l’uscita di uno dei vostri passati demo tramite il finanziamento di ben duecento fan?

E’ stata una cosa nata per caso…dopo il nostro primo ep ‘Hatred And Warlust siamo rimasti praticamente senza una lira, e nonostante ci fossero nuovi pezzi in fase di registrazione, era molto improbabile dare alla luce un nuovo lavoro. Alcuni dei primi ragazzi che hanno iniziato a seguirci dagli esordi, soprattutto tedeschi e greci, si sono offerti di spedirmi del denaro per poter registrare a tutti i costi il nuovo Cd! Ovviamente per me era una cosa del tutto fuori dal mondo…ma la voce si era sparsa ovunque, grazie a internet, e in tanti mi chiedevano di far uscire le nuove canzoni. Così sono stato al gioco, senza tanta convinzione, non avrei mai immaginato che così tante persone avrebbero aderito a questa sorta di ‘’colletta”!

Ho comunque voluto ricambiare tutta questa fiducia smisurata nei confronti del gruppo, promettendo una maglia ed una bonus track a chiunque avesse finanziato il Cd, è così è stato. Per almeno 4 mesi ho ricevuto una marea di pacchetti con lettere e denaro, da ogni parte del mondo…numerosissimi dalla Germania, dalla Grecia, dall’Irlanda, Olanda, Francia, Belgio…e ovviamente anche tanti italiani. Ancora oggi non ci credo se ci ripenso, in ogni lettera trovavo frasi di incoraggiamento, esortazioni alla guerra nel nome dell’Heavy Metal (e altre cose simili…) ma soprattutto tanto affetto e amicizia. Conservo ancora queste lettere e ricordo tutti i nomi di quelli che avevano supportato il gruppo in questo modo, è stata una cosa incredibile, queste persone sono praticamente diventate un’Elite. E’ capitato di incontrare alcuni di loro nei concerti…e tutti si presentavano indicando la maglia in edizione limitata…con grande motivo di orgoglio. Non penso sia una cosa da tutti, ne vado abbastanza fiero.

E’ molto particolare il fatto che abbiate suonato a un Festival di culto come il Keep It True senza aver niente di ufficiale ancora in mano, ma solo dei demo alle spalle… Vai avanti tu…

Già. E qualche settimana fa siamo stati nuovamente ad Atene, praticamente senza album alle spalle, trainati ovviamente dal nostro passato e dai demo. E’ una cosa troppo strana! Quando Oliver (l’organizzatore del Keep It True) mi propose di suonare in questo festival, pensavo fosse uno scherzo! Insomma, con tutti i gruppi con album alle spalle aveva scelto proprio noi, con appena due demo di cui uno appena uscito, lo stesso finanziato da 200 ‘’fanatici”, chiamato Hail To Hellas.
Non so perché ci siano stati tributati tutti questi onori, non abbiamo fatto nient’altro che suonare col cuore e con l’anima in ogni pezzo, sia in studio che dal vivo.

Nella foto: Holy Martyr

Puoi raccontarmi le vostre sensazioni al Keep It True e nella data di Atene con i Cloven Hoof? 

Che dire…sembrava di essere in un sogno. Sia ad Atene che in Germania ogni tanto mi chiedevo…cosa sta succedendo? Per gente come noi, abituata ad avere poco o niente dopo anni di sacrifici, è stata una cosa fuori dal mondo, decisamente irreale. Io personalmente, non riuscivo a capacitami di essere all’estero, attorniato da persone che desideravano vederci suonare. E’ stato come festeggiare compleanno, Natale, Capodanno e vincita all’enalotto tutte nello stesso giorno!Ahaha! Non so se rendo l’idea! Un’overdose di emozioni positive. E’ stato tutto fantastico, l’atmosfera, le persone conosciute, aver visto e incontrato gruppi storici…penso proprio che l’Ep Hail To Hellas ci abbia proprio portato fortuna, ringrazio le muse per l’ispirazione al momento giusto! Il ricordo più bello è l’esecuzione di ‘The Lion Of Sparta’ ad Atene, a momenti il pubblico ci trascinava giù dal palco, talmente era alta l’euforia!

Come scrivevo prima avete suonato con leggende come Cloven Hoof, Elixir e Manilla Road. Descrivimi queste band dopo aver avuto la possibilità di condividerci il palco insieme…

Oddio…non sapevo se ero più felice per il fatto di poter suonare di fronte a tante persone o per aver visto i miei gruppi preferiti dal vivo!!! Tutte le band sono state fantastiche, inclusi gli italiani Dark Quarterer, che ricordo con profondo affetto. Probabilmente i migliori sono stati i Manilla Road, oltre ad essere musicisti eccezionali sono persone stupende ed umilissime, è stato grandioso vedere Mark Shelton fare il tifo da sotto il palco durante la nostra esibizione. Se c’è qualcosa che questo gruppo ha da insegnare è proprio l’umiltà, bisogna farne tesoro.

Tornando alla NWOIHM, ci sono delle band che vi hanno ispirato o che in qualche modo secondo voi hanno lasciato veramente il segno nel metallo made in Italy?

Non conosco tanti nomi ad essere sincero…gli unici gruppi che possono aver influenzato gli Holy Martyr sono gli Adramelch ed i toscani Dark Quarterer. Queste due band mi piacciono veramente tanto. Non so quali risvolti abbiano avuto per l’Heavy Metal Italiano, ma in virtù dei loro sforzi avrebbero meritato qualcosa di più.

Se ti dico ROD SACRED cosa ti viene in mente?

Un grande gruppo sardo con tanta storia alle spalle. Per un breve periodo di tempo è stato in formazione con noi un ex cantante di questa band, Alex Ledda. Sono stati un buon gruppo di Heavy Rock italiano, e come tanti si sono sciolti nell’indifferenza generale.

Nella recensione di Still At War ho citato le band che, secondo me, maggiormente vi hanno ispirato. Un commento per ognuna:

MANOWAR
Eh!!! Indubbiamente qualche influenza dei barbari di New York si percepisce, anche se non è quella principale. Into Glory Ride è uno fra i miei dischi preferiti in ambito Epic Metal, in generale mi piacciono molti i primi quattro album perché più grezzi e istintivi, ma anche The Triumph of Steel non è male! Sono grandi, forse un po’ sboroni, ma è nel loro stile ahah! Spesso e volentieri, più che musicalmente siamo influenzati dalla loro attitudine nei primi anni ’80, un po’ di fanatismo musicale non guasta.

OMEN
Grandissimi. Uno fra i migliori gruppi di U.S. Metal. A metà dei ’90 consumavo le loro cassettine senza alcun ritegno per le mie orecchie! Adoro la voce del compianto J.D.Kimball (R.I.P.), in passato ho scelto il nostro vocalist Alex Mereu per la sua vaga somiglianza con questo grande cantante. La cosa incredibile è che Alessandro non aveva mai sentito parlare né degli Omen né dell’Epic Americano (ascoltava giusto Iron Maiden o Saxon). Gran parte del suo modo di cantare è dovuto a Francesco Renga (ex-Timoria), la sua più grande fonte di ispirazione. A volte si nasce con una voce Epica senza saperlo…se non fossi stato un fan degli Omen a quest’ora avremo avuto un vocalist iper acuto e fastidioso! Ahaha…ovviamente scherzo!

CIRITH UNGOL
Un’ottima band ampiamente sottovalutata. Mi piace molto  King of The Dead, cupo ed asfittico. Sono un gruppo davvero particolare ed inimitabile, ma non sento così tante influenze nella nostra musica…forse qualcosa nell’Ep Hail To Hellas, solitamente prediligo i lidi più melodici alle sonorità oscure.

DOMINE
Sono la Power Metal band italiana per eccellenza. Le ambientazioni di Moorcock nella loro musica sono davvero affascinanti. In assoluto il gruppo che ha dato di più all’Heavy Metal in Italia. E’ interessante anche la loro ultima evoluzione, anche se li vede decisamente differenti dal passato. Ho scoperto il gruppo in tempi abbastanza recenti e non vedo nessuna influenza negli Holy Martyr. Probabilmente io ed Enrico ascoltiamo gli stessi dischi ahah!

DOOMSWORD
Assieme ai riformati Adramelch sono il gruppo che più mi è piaciuto negli ultimi anni, in Italia e non solo! A livello di gusti personali ritengo siano la formazione più valida in campo Epic/Doom all’estero. Anche per i DoomSword vale lo stesso discorso dei Domine…ho scoperto l’Heavy Metal italiano e gruppi come loro da pochissimo. Ho suonato e scritto moltissimi pezzi già negli anni ’90 e non sento di aver ricevuto influenze da band italiane recenti, inoltre a quei tempi ero abbastanza restio (purtroppo!) a supportare gruppi italiani (o forse troppo impegnato a cercare vinili di gruppi stranieri…). Dopo l’uscita del nostro primo Ep in molti accostavano noi ai DoomSword, ed io mi chiedevo chi diamine fossero! Con mia sorpresa scoprii che al periodo avevano ben due album all’attivo (nel 2003)!!! E’ capitato di incontrarsi al KIT II e siamo diventati amici, sono delle ottime persone. La cosa sicura è che sia io che DeathMaster adoriamo  Manilla Road,  Warlord e Candlemass, abbiamo gli stessi dischi in casa mi sa! Non sarebbe male fare un gruppo assieme ahah!

Oltre a queste anche:

VIRGIN STEELE
I Virgin Steele sono un grandissimo gruppo, mi piace Guardians of the flame, ma anche Noble Savage e qualcosa del periodo da Marriage in poi. Non sono un fan sfegatato ecco…prediligo un Epic meno raffinato ma decisamente colto, i Manilla Road tanto per fare un esempio. Dovendo scegliere…preferisco mille volte i Rainbow con Dio, da cui i Virgin Steele hanno preso a piene mani.

MEDIEVAL STEEL
Buona band…ma ho passato molte più ore ad ascoltare Deliver us dei Warlord, che considero nettamente superiori. Il gruppo di William Tsamis è una fra le influenze principali degli Holy Martyr!!!

RHAPSODY OF FIRE
Beh siamo troppo diversi mi pare eheh! Avevo assistito all’esordio con Legenday Tales ed ero abbastanza felice che ci fosse una band italiana in grado di rivaleggiare con i gruppi dall’estero. Sono ottimi musicisti, anche se il loro tipo di Metal è orientato più sul versante orchestrale e sull’utilizzo della tastiera. Prediligo qualcosa di più semplice, dove siano sempre presenti le chitarre gemelle, vedi Iron Maiden! In campo fantasy metal non hanno rivali, forse solo i Blind Guardian, anche se sono diversi. Sicuramente questi ultimi sono stati una fonte di ispirazione, se capita li ascolto ancora, soprattutto Somewhere far beyond.

Detto fuori dai denti, senza alcun problema, sei d’accordo con la mia recensione dell’album?

Si…l’ho letta parecchie volte e mi piaciuta. In fondo rispecchia quello che penso anch’io. ‘Still At War’ è un disco pieno di energia e spontaneità, ma probabilmente ancora grezzo e acerbo, con alcuni brani vecchi che non mi soddisferanno mai. Colgo l’occasione per ringraziare te per la recensione e tutte le persone (tante!) che l’hanno letta. Grazie…

Cosa vi aspettate da Still At War?

Non è un disco che farà gridare al miracolo o cambierà il corso della storia…è solamente un nostro ennesimo atto di Fede all’Heavy Metal, un po’ di colore in questo mondo sempre più grigio. Non mi aspetto nulla di particolare, sono sempre al mio posto con la chitarra in mano. Spero solamente di poter suonare tantissimo dal vivo e ringraziare di persona tutti quelli che hanno dato (e danno) il loro cuore per la nostra musica. Sono loro gli Holy Martyr.

Holy Martyr: Still at War

Raccontami qualche aneddoto riguardo Al Festa, già mente ispiratrice nonché creatore di METALLO ITALIA, compilation che ha fatto la storia degli anni Ottanta italiani.

Alex Festa? Non sapevo avesse fatto tutte queste cose! E’ una persona in gambissima, è stato divertente lavorare con lui. L’unico problema è che fuma come un turco ahahah! Per il resto l’atmosfera in studio era molto buona, forse un po’ stressante visto che avevamo il tempo contato e abbiamo fatto tutto di fretta.

Riguardo le tematiche trattate in Still At War, mi ha fatto piacere che abbiate preso in considerazione la storia degli antichi romani, come fecero gli Astaroth, invece di entrare nel merito di improbabili leggende nord europee, molto interessanti ma che poco ci appartengono.

Esatto, è stato abbastanza naturale scrivere qualcosa che è nelle radici del posto in cui vivi.
Dopo avere fatto Hail To Hellas, un piccolo concept sugli spartani, in molti ci avevano chiesto perché non avessimo mai fatto una canzone sui Romani. Detto fatto. ‘’Vis Et Honor” è un brano che può ben rappresentare la potenza militare dell’antica Roma,  la macchina da guerra di carne e sangue rappresentata da una legione Romana in assetto di battaglia. Non c’è niente di più battagliero ed Epico degli invincibili Legionari, anche se le liriche sono abbastanza crude e violente.

Raccontami la scelta della copertina e dei colori di Still At War, a mio avviso particolarmente azzeccati.

La copertina rispecchia fedelmente quello che stavo descrivendo poco fa…è l’ideale rappresentazione del brano di apertura del disco. Sono veramente felice di come sia uscita, nel digi pack è davvero notevole l’abbinamento dei colori. Ringrazio la disegnatrice, Simona Ercole, per l’eccellente lavoro che ci ha offerto. I colori sono semplici, ricordano quasi un fumetto, volevo una cosa d’impatto ma senza strafare con disegni elaborati. E’ una sorta di continuo della copertina del nostro precedente Ep ‘Vis Et Honor’, dove si vedevano solo delle lance rivolte al cielo. In questo artwork invece spuntano dalle ombre le figure dei legionari, bianchi come fantasmi venuti da un remoto passato. Sono felice che ti sia piaciuta, ricorda vagamente i disegni dei gruppi degli ’80, oggi si utilizzano troppi effetti grafici e meno inchiostro!!!

Cosa pensi del metallo Epico più “carico”, tanto per capirci quello che da qualche anno fanno i Manowar…

Cosa intendi per carico?? Probabilmente pomposo!? Non sto seguendo tantissimo gli ultimi Manowar, mi ha fatto piacere però, sapere che nel nuovo album hanno ripreso sonorità e liriche ispirate alla mitologia, lasciando da parte moto, donne e rock n roll ahah! Ho sentito alcuni brani di sfuggita e non erano male…l’unica cosa che mi ha lasciato abbastanza interdetto, sono stati tutti quegli intro e gli intermezzi di musica classica. Per il resto non saprei che altro dire!!!

Progetti futuri:

Suonare dappertutto e registrare al più presto un nuovo album, finalmente con idee nuove, ispirato alla battaglia delle Termopili che in tanti ci chiedono.

Chiudi come vuoi l’intervista.

Heavy Metal sino alla morte.

Ok è tutto. Grazie!

Grazie a te e a TM! 

Stefano “Steven Rich” Ricetti