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Intervista Ibridoma

Di Francesco Maraglino - 28 Settembre 2014 - 15:25
Intervista Ibridoma

 

A distanza di qualche mese dall’uscita del loro terzo full-length, Goodbye Nation, abbiamo intervistato la metal-band Ibridoma, che si è sottoposta al fuoco di fila delle domande di Truemetal.it.

Ecco come ci hanno risposto.

 

Intervista a cura di Francesco Maraglino

Anteprima

 

Salve, ragazzi, e ben ritrovati. Comincerei parlando del vostro ultimo lavoro. Goodbye Nation rappresenta a mio avviso un passo avanti considerevole, in quanto a songwriting ed arrangiamenti, rispetto ai vostri lavori precedenti. Come sono nati i brani del vostro ultimo album?
Abbiamo messo a frutto le esperienze precedenti e abbiamo cercato di migliorare. La mano dei chitarristi ha fatto il resto: abbiamo sfruttato molto, infatti, il loro lavoro, e possiamo dire che siamo stati più attenti alla composizione. Inoltre, come sempre abbiamo lavorato duramente in sala prove per migliorare i riff che ognuno di noi aveva scritto a casa.

Sempre restando in tema di creazione delle vostre canzoni, una particolare attenzione, mi sembra, è stata prestata alla componente melodica, pur nel solito contesto massiccio e pesante. E’ un’evoluzione naturale del vostro suono oppure una ricerca intenzionale?
Abbiamo curato al massimo ogni dettaglio considerando le nostre capacità tecniche. Comunque cerchiamo sempre di essere in linea con le cose che facciamo da sempre però con un occhio particolare alle melodie e all’atmosfera di ogni brano. Penso si tratti di un’evoluzione naturale.

Tra i brani di Goodbye Nation ce n’è uno alquanto inconsueto per il vostro repertorio. Mi riferisco ad Arcobaleno, che non è cantato in inglese come gli altri. Come mai avete deciso di cimentarvi con le liriche in italiano?
Il nostro cantante aveva scritto il brano per il suo progetto solista. Poi, però, la band ha deciso che quella canzone poteva far parte del nuovo album degli Ibridoma, così in sala prove abbiamo cercato di migliorarlo e renderlo più nostro. Per quanto riguarda la scelta della lingua…beh, siamo italiani e ogni tanto è bello ricordarlo anche a noi stessi !

Sempre Arcobaleno presenta, a mio avviso, qualche richiamo al pop progressivo italiano degli anni settanta. E’ solo una mia impressione?
Noi l’abbiamo concepita così come ci piaceva e se ricorda quel periodo, ne siamo fieri perché sono stati degli anni ottimi per la musica italiana.

Anteprima

Una delle particolarità di Goodbye Nation è rappresentata dalla presenza di ospiti di riguardo alla voce. Come mai avete sentito l’esigenza di questa scelta?
Per dare all’album una voce più internazionale e rendere il lavoro più interessante per gli ascoltatori .

Cominciamo, allora, con la partecipazione di Fabio Lione. Come si è arrivati alla sua collaborazione a Land of Illusion?
Ne avevamo parlato con lui durante la tournée che abbiamo fatto in Europa nel 2012 di spalla ai Rhapsody of Fire … è stato molto gentile allora e poi è stato grandissimo nell’interpretare a suo modo il nostro brano. Gli siamo davvero grati per aver accettato di collaborare con noi.

Che mi dite, invece, del contributo di Paolo Ojetti?
Paolo è un nostro carissimo amico: è un grandissimo cantante ed un bravissimo fonico che lavora ormai da anni in grandi palchi in tutta Italia. Desideravamo un urlo di rabbia per ricordare i nostri amici che sono emigrati per motivi di lavoro, e la sua voce è perfetta per rappresentare il nostro stato d’animo. Ringraziamo anche lui per il suo contributo.

Per chiudere con l’argomento “guest-star”, come siete entrati in contatto con Ralf Scheepers, e come si è realizzata la sua ospitata in My Dying Queen?
Grazie a Marco che lavora incessantemente per la nostra band siamo riusciti ad entrare in contatto con questo grandissimo cantante  che ha accettato subito il nostro invito: Gli abbiamo mandato il brano completo di voce e arrangiamenti ancora non mi missato e lui ha interpretato a suo modo la linea melodica e il testo che il nostro cantante aveva pensato e scritto  per la canzone. Da grande professionista ha interpretato al meglio la canzone come se fosse sua, abbiamo ricevuto anche i suoi complimenti. Vi lascio immaginare quale emozione nell’ascoltare il brano cantato da lui! Christian ha dovuto mettere non poco impegno (come nel brano con Fabio) a inserire anche la sua voce accanto a quella di due grandi della musica metal mondiale (cavandosela benissimo-ndr)!

Goodbye Nation vede l’arrivo, ancora una volta, di un nuovo chitarrista. La domanda è d’obbligo: cosa ha apportato di nuovo e di diverso il contributo della nuova ascia Sebastiano Ciccalè?
Premettendo che tutti i ragazzi che hanno suonato con noi negli anni sono grandissimi amici e che non è stato facile sostituirli (siamo stati male ogni volta che è successo), con Sebastiano abbiamo trovato un altro ottimo amico ed un  bravissimo chitarrista. Senza nulla togliere a nessuno, tecnicamente è il miglior chitarrista ritmico che abbiamo mai avuto e ha anche un ottima attitudine sul palco, siamo stati fortunati. Ci ha aiutato a migliorare durante i concerti live e questa è la cosa che abbiamo notato da subito.
Guardando indietro vorremo ringraziare di nuovo quelli della “famiglia Ibridoma” che ogni tanto risalgono con noi sul palco in nome della musica e della nostra amicizia.

Siete già al lavoro per il prossimo album, vero? Che cosa dobbiamo aspettarci dal quarto album degli Ibridoma?
Sì, abbiamo già cominciato a scrivere i nuovi brani così da poter lavoraci sopra con calma, speriamo che sia un lavoro che ci porti un’ulteriore crescita professionale … suonerà Ibridoma e questa è l’unica cosa di cui siamo sicuri …

Grazie, allora, ed in bocca al lupo, allora, per il vostro prossimo lavoro!
Grazie a Truemetal per lo spazio e a presto!