Il ritorno dei Grave Digger!
Chris
Boltendhal e compagni ritornano sulla scena con un album auto-celebrante, The
Grave Digger. Nel gruppo sola novità l’ingresso dell’ex chitarrista dei Rage Manni
Schmidt. In attesa di avere l’album tra le mie grinfie per la recensione, non
posso che prendere nota dei commenti entusiastici dei vari colleghi online, che
urlano al mondo che gli scavatori di fosse sono tornati più forti che mai.
Gli ultimi 3 album dei Grave Digger compongono una sorta di trilogia
epico-storico-leggendaria, un tris di monografie:
- Tunes of War, ispirato alla ribellione scozzese dei tempi di Braveheart.
- Knights of the Cross, dedicato a templari e templarismo.
- Excalibur, il tema mi pare evidente.
Tra questi l’album che ho apprezzato di meno è proprio l’ultimo,
mentre ritengo Knights of the Cross una delle pietre miliari del metallo
epico.
Quest’ultimo album si sottrae dall’andazzo degli ultimi 3, e parrebbe un autoglorificazione, un album il cui unico tema è l’eterna gloria del metallo più puro.
Lancerò un urlo di battaglia e mi scaglierò contro
il mio locale rivenditore metal, la recensione a breve.
Stay tuned.