In Flames: Anders Fridén contro la percentuale alla venue sul merch, “Un problema soprattutto per le band minori”
Intervistato su The Metal Circus, Anders Fridén degli In Flames ha discusso l’ormai consolidata prassi di pagare alle venue una percentuale sulla vendita del merchandising. Percentuale che spesso si attesta attorno al 20%. Queste le sue parole:
Penso che all’inizio fosse un modo per i club di dire, ‘Ok, se proponiamo degli show e non vengono abbastanza persone, dobbiamo prendere un po’ di soldi dal merch perché la gente non consuma abbastanza e il bar non incassa”. Ma sappiamo che non è così, perché chi va ai concerti beve molto e per le band che si affidano alle vendite di merch, è davvero molto difficile. E’ una schifezza, ma non c’è niente che io possa fare. Ho provato molti, molti anni fa ad avviare un dibattito, ma non ho trovato molte band disponibili a parlarne o che riconoscessero che fosse un problema enorme. E poi la discussione è scomparsa. Tutti dovrebbero reagire; non possono essere solo poche band che dicono qualcosa. Non so cosa fare di più però. È un costo enorme. Voglio dire, vendiamo una discreta quantità di merce e il denaro va a qualcun altro, anche se a volte siamo noi stessi in prima persona a venderla, è pazzesco. Ma è molto più difficile per le band minori che vivono esclusivamente di merch; devono ricavare i soldi per pagare la benzina per arrivare al prossimo luogo o per un motel o per un po’ di cibo o qualsiasi altra cosa. E poi arriva qualcuno che gli toglie il 20% dalla tasca per niente. È orribile.