In Memoria di Bon Scott

Di Keledan - 19 Febbraio 2004 - 12:56
In Memoria di Bon Scott

Esattamente 24 anni fa moriva un grande personaggio della storia dell’hard rock in particolare, ma anche del rock con la maiuscola in generale. La mattina del 19 febbraio 1980 ne veniva ritrovato il corpo riverso nel sedile della macchina di un amico. La causa del decesso, ufficialmente, venne attribuita al vomito che ostruì le vie respiratorie soffocando il grande singer degli ACDC. Il tragico evento non fu solo una perdita enorme per la band capitanata da i fratelli Young, ma privo il mondo del rock duro di una voce irripetibile, particolarissima quale era quella di Bon. Se ne avete la possibilità, provate a gustarvi il Live video “Let There Be Rock”: quanta genuina carica emotiva sapeva trasmettere Scott sia on stage che dietro le quinte del palco, ma anche nella quotidianità di ogni Tour (in questa home video è possibile notare uno spiccato gusto per l’autoironia davvero contagioso!).

La vicenda artistica di Bon comincia (dopo una parentesi vissuta nei ranghi di una band scozzese suonando la cornamusa) verso la fine dei 60 insieme ad una band chiamata “The Spectors” (siamo intorno al 1966) e poi entra a far parte di un’altra band chiamata “The Valentine” (nel 1967). L’entrata negli ACDC pare sia avvenuta in modo insolito. Si sa che fosse l’autista della band agli esordi e che dopo la dipartita di Dave Evans (allora singer della prima formazione del combo australiano), in seguito ad una buona jam session, il singer sia stato cooptato in pianta stabile nel gruppo. Da questo momento in poi fu un susseguirsi, in crescendo, di popolarità dal primo singolo “Babe please don’t go/Love Song” in promozione dell’esordio discografico vero e proprio materializzatosi con Lp “High Voltage” (siamo intorno al 1975) passando per “Dirty deeds don dirt cheap”, “Powerage”, “Let there be Rock” e sfiorando il successo con “Highway to hell” (del 1980). Proprio quest’ultimo disco può essere considerato un po’ il testamento musicale del grande cantante hard rock, regalandoci momenti di grande impatto come la title track, “If You Want Blood… You’ve got it” oppure “Shout Down in Flames”. La morte del grande cantante chiuse una fase cruciale della band e con “Back in Black”, album in forte odore di tributo a Bon e cantato dall’altrettanto bravo Brian Johnson, se ne aprì un’altra in piena coerenza con la precedente.

Onorare Bonb Scott, quindi, significa onorare non solo gli ACDC, ma anche un pezzo importante del panorama hard rock mondiale.

Bon Scott

Kirriemuir, Scozia 9 luglio 1946 – Londra, U.K. 19 febbraio 1980

R.I.P.

It’s a long way to the top

If you wanna rock ‘n’ roll
It’s a long way to the top

If you wanna rock ‘n’ roll

If you wanna be a star of stage and screen

Look out it’s rough and mean

It’s a long way to the top

If you wanna rock ‘n’ roll

(da “It’s a long way to the top… if you wanna rock’n’roll” – “High Voltage” 1975)