Infernal Angels (XeS e Geny)
Eccoci con una delle formazioni più promettenti dell’underground black metal
italiano, gli Infernal Angels, forti di un recente full-length, Shining Evil
Light (leggi la
recensione)
che ha ripagato egregiamente tutti gli sforzi profusi da parte questi musicisti.
Il fondatore della band XeS e il nuovo arrivato Geny si sottopongono alle mie
domande. Buona lettura.
Per prima cosa vorrei che presentassi la band a chi non vi conosce ancora.
XeS: La band nasce nell’agosto del 2002 dalle ceneri degli Hell Burn, un
progetto che coinvolgeva me alla voce e Prince of Tears alla chitarra.
Successivamente, con l’entrata di Deimos alla batteria e Phobos al basso e col
cambio di moniker in Infernal Angels, abbiamo cominciato a comporre e a suonare
live. Nell’ottobre dello stesso anno abbiamo dato alla luce il nostro primo demo
“Absum Lucem”. A maggio 2003 abbiamo dato alle stampe il nostro secondo demo
“Vigilia Secunda”. Nel dicembre 2003 Prince of Tears e Phobos decidono di
lasciare la band e vengono subito sostituiti dal chitarrista Stygian e da Iblis
al basso. Nell’Agosto 2004, con una line-up a quattro, siamo entrati nei Tsa
Studio per dare vita a “Dominus Silentii” (recensione),
promo che ha fatto da preludio al primo full “Shining Evil Light” uscito per
Officina Rock Records nell’aprile 2006. A novembre 2004 Deimos e Iblis sono
stati allontanati per motivi personali. Nella seconda parte del 2005 entra a far
parte della band Mohr al basso e Leviathan alla batteria. Ad agosto 2006 anche
Stygian è stato allontanato dalla band per motivi personali ed ora gli Infernal
Angels sono formati da me alla voce, Leviathan alla batteria, Mohr al basso e
dalle new entry Innos e Geny alle chitarre rispettivamente anche membri dei
Nefertum e Handful Of Hate.
Finalmente avete pubblicato il primo full. Parlaci un po’ della
realizzazione del disco.
XeS: Sì, finalmente siamo riusciti a pubblicare il nostro primo full “Shining
Evil Light” e per questo dobbiamo ringraziare l’Officina Rock Records per
l’interesse dimostratoci fin da subito, per la chiarezza e l’onestà della sua
proposta. Prima di entrare in contatto con la label italiana abbiamo ricevuto
anche altre offerte da label straniere, come la Deadsun Records, che però ci
avevano chiesto soldi per distribuire il nostro disco. La cosa è veramente
sconcertante perché molte label fanno leva sulla voglia di emergere delle band
per spillare quattrini ed è davvero molto triste, perché anche band veramente
valide cedono a questi compromessi pur di vedere il loro cd distribuito. Per
quanto riguarda l’aspetto puramente musicale, per “Shining Evil Light” siamo
stati rinchiusi negli studio per circa un mese, volevamo che tutto fosse
perfetto per il nostro esordio e anche se le canzoni erano complete al momento
di entrare in studio, siamo intervenuti parecchie volte sui brani per renderli
proprio come volevamo. Siamo soddisfatti da “Shining Evil Light” perché è il
massimo che potevamo fare in quel periodo. Non ti escludo ora a mente fredda che
qualcosa la cambierei ancora, ma comunque “Shining Evil Light” suona come
volevamo che suonasse, oscuro ed epico.
Dal vostro precedente lavoro Dominus Silentii avete un po’ abbandonato la
vena sinfonica (mai così marcata a dire il vero) verso un black metal più crudo.
Come mai questa scelta?
XeS: Guarda anche “Dominus Silentii” non era affatto un album sinfonico. Le
tastiere erano presenti solo nella title-track in maniera nemmeno così evidente.
Il problema è che alcuni recensori ci identificano nella scena sinfonica per via
del nostro secondo demo, che effettivamente aveva più una vena gotica e
sinfonica, anche se le influenze maggiori erano neoclassiche, quindi credo che
si avvicinino alla nostra musica già prevenuti. Lo ribadisco ancora, noi non
siamo una band di Black Metal Sinfonico. Se proprio vogliamo dare una etichetta
possiamo parlare di Melodic Black Metal, ma non assolutamente di Black Metal
Sinfonico. I pezzi presenti su “Shining Evil Light” sono stati composti nello
stesso periodo dei pezzi di “Dominus Silentii” e sono la naturale evoluzione del
nostro sound. A me piace descrivere la nostra musica come Obscure and Epic Black
Metal, che ingloba nel suo essere le influenze del riffing svedese e le
atmosfere della scena norvegese. Una sorta di incrocio fra Dissection, Dawn,
Blodsrit, Sacramentum, Satyricon, Emperor, Kvist ecc, anche se cerchiamo di
essere il più personale possibile e di mantenere sempre un nostro trade mark.
Ho visto che avete ricevuto giudizi positivi ovunque con Shining Evil
Light. Credete che sia giunta l’ora di farsi conoscere anche all’estero, visto
che le band italiane faticano molto di più nel proprio paese a farsi apprezzare?
XeS: Si “Shining Evil Light” è stato accolto veramente bene dalla stampa
specializzata e questo non può che farci piacere, perché vuol dire che i nostri
sforzi sono stati in qualche modo premiati. Anche all’estero abbiamo avuto delle
buone recensioni, in Olanda e Germania il disco è stato accolto molto bene. In
Italia hai detto bene le band di casa trovano sempre difficoltà nel farsi
apprezzare, sempre a causa di quella sorta di esterofilia di cui sono succubi
gli Italiani. Una band italica per essere apprezzata in patria deve fare i salti
mortali, mentre magari una band scarsa solo perché viene o dalla Svezia o dalla
Norvegia non ha nessuna difficoltà nell’accaparrasi un buon numero di
sostenitori nel bel paese. E’ veramente frustrante tutto ciò, ma è anche colpa
di noi band che invece di supportarci a vicenda siamo più impegnati a buttarci
merda addosso e logorarci il fegato in inutili invidie e inimicizie, che
credibilità può avere una scena se per prima è impegnata nello sminuire quello
che le altre band della stessa fanno? Ora stiamo cercando qualche contatto per
la distribuzione all’estero, perché credo che “Shining Evil Light” abbia le
carte in regola per regalarci soddisfazioni anche al di fuori della nostra
patria.
Geny: Credo di sì, anche perchè l’Italia non è molto propensa a livello di gusti
per quanto riguarda il metal in genere.
L’idea di inserire dei passaggi acustici si è rivelata molto buona, mi
riferisco a brani come Requiem for a Soul o In November Days…
XeS: Quello che ti posso dire è che non si è trattato di qualcosa di studiato
a tavolino, ma è stato del tutto naturale inserire momenti più ragionati e
acustici nelle nostre canzoni. Questo ha fatto si che le canzoni fossero più
varie e dinamiche e anche più longeve dal punto di vista di chi ascolta. In più
le parti acustiche riescono a ricreare delle atmosfere veramente oscure e
oppressive che aumentano l’aura malvagia dell’intero album.
Sapete gia che direzione prenderà il sound degli Infernal Angels per i
prossimi lavori? Trovo che il materiale nuovo scritto per il full-length sia
molto più personale e convincente. Continuerete su questa strada?
XeS: Da parte mia c’è la voglia di scrivere del materiale più pesante e
veloce, ma sempre senza perdere di vista la melodia, appunto quel trade mark di
cui prima ti parlavo. Sono convinto che i nuovi membri siano le persone giuste
per far si che questa mia voglia possa realizzarsi, perché hanno influenze
diverse dai precedenti membri e anche da me e Mohr, per esempio Geny suonando
negli Handful Of Hate potrebbe dare quel tocco di brutalità che cerco per le
nuove composizioni. Comunque abbiamo qualche riff già scritto, ma sinceramente
non so dirti come suonerà il nuovo album degli Infernal Angels.
Geny: Cercheremo di evolvere un po’ il nostro percorso musicale arricchendolo
con nuovi spunti, visto che sia io che Innos ci siamo formati da influenze e
gusti diversi rispetto a Xes e Mohr. Siamo tutti concordi sul fatto che il
prossimo disco sarà più estremo, ma allo stesso tempo non vorremmo perdere
contatto con la melodia.
La produzione è decisamente buona per un disco black metal. Trovo che un
suono troppo sporco e “zanzaroso” possa penalizzare eccessivamente la resa di un
disco.
XeS: Dipende, un suono sporco e zanzaroso può andar bene per un tipo di band
che suona più grezzo e raw. Noi non suoniamo come i Darkthrone o i Craft, quindi
non credo che un suono grezzo e primordiale avrebbe potuto giovare alla nostra
produzione. Invece al contrario una produzione pulita e potente dà modo a chi
ascolta di percepire tutte le sfaccettature del nostro sound, rendendolo
interessante e fresco ad ogni ascolto
Quali sono le vostre principali influenze?
XeS: Personalmente le mie influenze sono molto varie, ma sempre nell’ambito
del metal estremo. Prettamente io divoro letteralmente centinaia di dischi black
metal, sia di estrazione norvegese che di estrazione svedese. Sono un grande
ammiratore di band come Taake, Odal, Satanic Warmaster, Blodsrit, Tsjuder,
Watain, Ulver (old), Immortal, Satyricon, Emperor, Judas Iscariot, Krieg, Dawn,
Sacramentum, Dissection, Peste Noire, Sarcofago, Spite Estreme Wing ecc, ma
apprezzo anche band più sofisticate come Arcturus, Borknagar e Solefad. Sul
versante death metal invece apprezzo la scena americana, Suffocation, Vital
Remains, Morbid Angel, Deicide, Nile, Immolation, Cryptopsy, ma anche quella
europea, Vader, Dismember, Necrophobic, Amon Amarth, Behemoth e così via. Ma
potrei scrivere una lista chilometrica per entrambi i filoni.
Cosa ne pensi della reunion degli Immortal?
XeS: Sinceramente per ora non penso niente, anche perché da quel che leggo si
sono riuniti solo per qualche live show come il Wacken 2007. Bisognerebbe
sentire qualcosa di nuovo per dare un giudizio sulla loro reunion. Onestamente
però non ho molte speranze, non credo che saranno capaci di scrivere un altro
capolavoro come “Pure Holocaust”, e siccome sono pessimista la vedo più come una
manovra commerciale che altro. Ho apprezzato invece il progetto I sempre di
Abbath, dove si cimenta in quello che ha sempre amato, cioè il rock grezzo e
sporco tipico dei Motorhead.
Ho letto che avete avuto ancora problemi di line-up. Tu Xes sei un membro
storico della band, e ti chiedo quanto hanno influito e influiscono tutt’ora
questi cambiamenti sul songwriting.
XeS: Come vedi dalla biografia in quattro anni all’interno della band sono
passati parecchi musicisti, purtroppo non è facile trovare persone adatte al
progetto Infernal Angels. Fortunatamente però credo questa volta di aver trovato
le persone giuste. Certamente i continui cambi di line up hanno influito molto
nel songwriting della band, anche perché tutti i membri passati avevano
influenze diverse da quelli che poi hanno preso il loro posto e anche ora Geny e
Innos hanno influenze molto diverse da quelle di Stygian, quindi è inevitabile
che il modo di comporre e scrivere musica sia continuamente in evoluzione. Posso
dirti che però questi continui cambi di line up non hanno mai influito
negativamente sulla nostra musica, anzi ad ogni cambio la nostra musica si
evoluta in meglio e anche ora sono convinto che il nuovo materiale sarà
superiore a quello passato.
Come è nato il nome del gruppo? Diciamoci la verità, non è proprio il
massimo dell’originalità…
XeS: Il nome della band nasce dal concept che poi è stato strutturato nel
secondo demo “Vigilia Secunda”, che parla della caduta di Lucifero dal Paradiso,
quindi della discesa di un Angelo all’inferno, prendendo anche spunto dal
“Paradiso Perduto” di Milton. Lucifero fu scacciato dal paradiso da Dio per la
sua voglia di conoscenza e per il suo non stereotiparsi agli altri esseri. Gli
angeli infernali sono tutti coloro che hanno sete di sapere, di conoscenza e non
vogliono sottoporsi alle stupidaggini inculcate dalle religioni organizzate.
Come mai non avete voluto riportare i testi nel booklet? Di cosa trattano?
XeS: Perché non volevo che chiunque leggesse i testi potesse farsi una idea
diversa da quello che io effettivamente volevo scrivere. I testi di Shining Evil
Light sono legati tutti da un filo conduttore ma non si può parlare di un vero e
proprio concept. Il lato oscuro dell’esistenza, l’esortazione a vedere il mondo
in chiave titanica e malata, e ad essere consapevoli di vivere in una società
moderna in cui è ancora la religione a influenzare le scelte e i pregiudizi
dell’uomo… di questo parlano i testi di Shining Evil Light. Noi viviamo in un
paese cattolico e la nostra rabbia nasce proprio dalla voglia di contrapporsi a
quello che ci è stato inculcato da piccoli. La religione si basa sull’incutere
paura nella gente, su di un dio opprimente e sulla chiesa che punisce le tue
azioni. Noi cerchiamo di esortare la gente a capire che marea di cazzate tutte
le religioni, ed in particolare quella cristiana, dicono alla gente. Finchè si è
piccoli si può anche aver paura di quello che ci viene detto ma poi si cresce,
si incomincia a porsi delle domande e a capire che quello che ci veniva detto
non erano altro che frottole raccontateci per tenerci sotto il loro potere. In
questo senso il satanismo è l’unica salvezza perchè la sua filosofia si basa
sulla ribellione verso chi ti opprime. Non per niente Satana significa “Nemico”.
Satana non è quella figura mitologica creata dalla chiesa ma sta a rappresentare
la presa di coscienza della gente che prima o poi metterà fine al loro potere.
Noi ci siamo incontrati al Gods of Metal e all’Evolution Fest. Cosa hai da
dire riguardo all’affluenza di pubblico a questi due importanti festival? Quale
ti è piaciuto di più?
XeS: Al Gods ho partecipato solamente alla prima giornata, mentre
all’Evolution ho fatto tutti e tre i giorni. Devo dirti che l’Evolution si è
dimostrato nettamente superiore al Gods, sia per via delle band presenti che per
via dell’organizzazione, del posto in cui si svolgeva, dei prezzi del mangiare e
dei banchetti del merchandising. Sono rimasto veramente colpito dalla
professionalità degli organizzatori dell’Evolution, mentre per il Gods posso
solo dirti che il prossimo anno sicuramente non ci metterò piede. L’affluenza mi
è sembrata buona ad entrambi gli eventi, ma penso che ancora il Gods eserciti un
fascino particolare sui metalheads italiani. Comunque in Italia quando ci sono i
grossi eventi la gente si muove, il problema è per i concerti più piccoli con
band underground. L’italiano è uno strano essere, preferisce spendere 100 euro
per vedere l’ennesimo concerto dei Maiden e si fa problemi a spendere 3 euro per
vedere una band italiana nel pub sotto casa sua.
Che programmi avete per il futuro?
XeS: Ora stiamo per finire la realizzazione del nostro primo video tratto da
“Shining Evil Light” in più cercheremo di organizzare qualche data di supporto
al full, ma non credo che saranno molte, poi non appena Geny e Innos avranno
finito di registrare il primo full dei Nefertum inizieremo a tempo pieno a
dedicarci alla stesura del materiale nuovo.
Geny: Cercare di promuovere Shining Evil light e allo stesso tempo cominciare a
comporre i pezzi per la nuova formazione.
Bene XeS, puoi concludere l’intervista a tuo piacimento.
XeS: Innanzitutto ti ringrazio del supporto e dello spazio concessoci. Poi
vorrei esortare la gente a supportare le band italiane underground e a dare un
ascolto al nostro “Shining Evil Light”, magari scaricando qualche brano dal
nostro spazio su My Space
www.myspace.com/infernalangels oppure dal nostro sito
www.infernalangels.org, per così
poi vedere se è il caso di acquistare il nostro album, che sono sicuro potrà
appassionare chi ama il black metal melodico.
The War Against The Ligth Will Go On Forever.
Stefano Risso
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