Inizia il Rock Match 2 al Sitting Bull-Defender

Di Alessandro Calvi - 9 Gennaio 2005 - 11:25
Inizia il Rock Match 2 al Sitting Bull-Defender

La sera di domenica 5 dicembre 2004, è iniziata ufficialmente la seconda edizione del Rock Match, il concorso musicale organizzato dal Sitting Bull-Defender di Certosa di Pavia. Per questa prima serata, a sfidarsi sul palco nella formula dell’eliminazione diretta, troviamo una delle band finaliste della prima edizione, cioè gli Egart, e una band alla sua prima esibizione nel locale pavese, cioè i Sown.

Gli Egart sono una vecchia conoscenza del locale, il loro genere che loro stessi hanno definito come “chaos metal”, è stata sicuramente una delle migliori sorprese per il sottoscritto della scorsa edizione del concorso. Allo stesso modo sono stati una piacevole sorpresa i Sown che hanno aperto la serata. Questi ultimi sono dediti a un Nu-Metal che fonde l’utilizzo delle due voci, per certi versi un po’ nello stile degli Slipknot, a un uso strumentale forse più vicino al Crossover.
Personalmente a causa del genere proposto devo ammettere di essere avvicinato alla musica di questo gruppo con qualche remora e un pochino prevenuto, nel momento in cui però i ragazzi hanno cominciato a suonare mi son subito ricreduto. Tecnicamente si son dimostrati decisamente molto validi, una buona presenza scenica sul palco e anche le canzoni sono riuscite a coinvolgermi fin da subito.
La scaletta dei Sown è stata molto nutrita con canzoni come “Purple”, “Doll’s Party”, “Missing in Hell”, “With My Eyes”, “W.A.R.”, “Brit It in On”, “Primal”, “Crawling in the Bottle”, “My Time” e “Under My Skin”.
Riguardo agli Egart, beh, diciamo che non hanno quasi bisogno di presentazioni, finalisti della scorsa edizione del concorso musicale indetto dal Sitting Bull-Defender, sono stati l’unica band in gara a prendersi il massimo dei voti dalla giuria tecnica accorsa per l’occasione e composta interamente da firme del giornalismo specializzato.
In questa occasione la loro esibizione è stata funestata purtroppo da una lunga sequela di inconvenienti, in ordine rigorosamente sparso tra le altre cose ricordiamo dei problemi con alcuni pezzi della batteria che continuavano a smontarsi, le tastiere che spesso e volentieri si spegnevano del tutto casualmente per poi tornare a suonare senza che nessuno muovesse un muscolo e probabilmente un settaggio non del tutto perfetto tra microfoni e chitarre che portava a frequenti e fastidiosissimi fischi. Nonostante tutti questi disagi che avrebbero avvilito la maggior parte dei musicisti gli Egart hanno fatto del loro meglio offrendo come sempre uno spettacolo superiore alla media. Durante la durata del loro concerto si sono alternati brani vecchi e nuovi e sono state presentate in anteprima anche un paio di canzoni dal loro prossimo demo intitolato “Necronomicon”, un concept album con tutte canzoni ispirate ai racconti del solitario di Providence Howard P. Lovecraft.
Da tal disco sono state presentate la title-track “Necronomicon” e “The Shadow over Insmouth”. A completare la scaletta poi altre canzoni appartenenti al passato più o meno recente del gruppo come la dolcissima ballad “Ethereal Melody”, “The Call” o “Lord of Change” prese dal loro ultimo demo, più altri brani risalenti ai precedenti lavori della band.
Infine, per una manciata di voti, hanno passato la serata ad eliminazione diretta gli Egart soprattutto grazie anche al pubblico che ha votato per loro in maniera netta. Dal punto di vista tecnico però, pur presentando un genere completamente diverso, i Sown hanno dimostrato di non essere da meno, personalmente il mio rammarico più grande è che due band così brave abbiano dovuto esibirsi, a causa dell’estrazione a sorte degli sfidanti, subito al primo turno, perchè a mio parere i Sown avrebbero meritato di fare molta più strada.

Alex “Engash-Krul” Calvi