Heavy Shred

Intervista a Gabriele Bellini

Di Andrea Bacigalupo - 18 Novembre 2021 - 23:07
Intervista a Gabriele Bellini

Intervista a cura di Matteo Bevilacqua

Ciao Gabriele, benvenuto su Truemetal.it! Partiamo dal principio. Come e quando è nata la tua attività da musicista solista?

Possiamo dire che la mia carriera da solista è nata agli albori di questo secolo, quando per la prima volta mi è stata commissionata la colonna sonora per il film “Tutti Sospetti”, un medio metraggio per il quale abbiamo vinto il premio come migliore colonna sonora alla XII Rassegna Nazionale di Pergine Valdarno (Arezzo). Da quel momento è cresciuto sensibilmente il forte desiderio di esprimermi ancora di più come solista. Dopo qualche anno di ulteriori lavori per colonne sonore, sempre su film di registri e produzioni indipendenti, ho iniziato a buttar giù le basi e la scrittura di quella che poi sarebbe stata la mia prima trilogia discografica, iniziata con P.A.S.E. (primo acustico shock elettrico), album di esordio solistico del 2006, proseguita con De Revolutionibus Orbium Celestium (2007) e Evolution (2009). Poi si sono susseguiti altre 7 pubblicazioni solistiche, fino ad arrivare a questo nuovo album.

Raccontaci un po’ del nuovo album, ‘Rebellion Party’.

L’idea per R P è nata nella primavera del 2020, praticamente quando eravamo in pieno lock down.

Poi, nella stessa estate, appena iniziate le primissime registrazioni, ho dovuto quasi subito interrompere per i problemi che ci possiamo tutti immaginare ed ho potuto riprendere il tutto solo a inizio gennaio 2021. Sicuramente, quella pausa forzata, ha senza dubbio contribuito notevolmente rafforzare ed alzare il contenuto di tutto il concept album che già avevo in mente di fare.

L’idea è sempre stata quella di concepire un disco comunque diverso da tutti i precedenti, che suonasse in un modo più naturale e al tempo stesso più diretto, proprio per quello che questo concept strumentale, come contenuto e brano dopo brano vorrebbe rappresentare, cioè una sorta di colonna sonora perfetta dei nostri tempi e nella quale ogni ascoltatore venga messo in condizione di lasciarsi andare liberamente alle proprie sensazioni, emozioni e perché no, le proprie riflessioni.

Sono consapevole del fatto che ciò possa anche apparire come ardua e pretenziosa impresa, perfino poco modesta, ma quello che resta certo per me è considerare la comunicazione artistica, in qualsiasi forma essa sia, come il sogno più grande ed il punto alto, nobile ed importante che ci sia.

A cosa ti sei ispirato per il titolo dell’album?

Cercavo un titolo forte e d’impatto, da poter colpire soprattutto nello stimolare gli animi. Un titolo che potesse anche rappresentare al meglio tutto il contenuto dell’intero album.

 

Nonostante si parli di album strumentale noto una certo percorso tematico: quali temi vengono trattati ? Vogliamo prendere degli esempi da alcuni dei tuoi brani?

Si va dalla necessità di cogliere la prima occasione per ribellarsi (metaforicamente), con il solo e unico intento di ritrovare se stessi, la propria sacra dignità e la propria essenza, per la vita e per la sua grande bellezza, a prescindere da tutto e da tutti “Rebellion Party”, “The Whole”.

Alle possibilità infinite di creare e scoprire nuovi colori, inteso per tutto ciò che è arte ed evoluzione “Next Colors”.

L’importanza della resilienza, probabilmente l’arma bianca più potente e determinante per il bene di ognuno di noi “Resilient Moment”, “No Fears”, “Sinking To Rise Again”.

Il momento di abbattere per sempre inutili pregiudizi e assurde limitazioni, a 360° e a tutti i livelli, mondo della musica compreso “Rockdown”.

Quanto sia importante il sapere, il conoscere, lo scoprire, il dare o ricevere risposte davvero concrete e magari anche definitive “5th Element”, “Omnibus”, “Veritas Filia Temporis”.

La voce al popolo sempre o almeno così dovrebbe essere! Volere è potere oggi più che mai “Vox Populi”, “LuMaMe GiVe SaDo”.

Spesso, basterebbe veramente solo liberare la mente.. Liberamente “Freely”.

Vedo che sei in piena campagna promozionale, giorni di fuoco!

Senza dubbio! Intensi e bellissimi!

Sono rimasto colpito dalla strategia con cui hai gestito l’uscita dell’album: tre singoli, release fisica poi digitale, gadget esclusivi e una chicca in arrivo a Novembre.. ci sveli qualcosa?

Una nuova strategia ideata dalla mia nuova etichetta GoldMusic One e che io ho abbracciato fin da subito, sia spinto dalla curiosità in se, che dal grande stimolo che l’intero progetto mi ha  trasmesso.  

Si tratta di una promozione a lungo raggio, con altri nuovi singoli in uscita, con la versione in vinile prevista per novembre/dicembre e con l’ulteriore sviluppo dell’album, previsto per il 2022, in una nuova versione EP con solo alcuni brani (5/6) estratti, ma in versione cantata e da tutti artisti diversi.

Raccontaci della live release di Firenze

Considerando il momento difficile che tutti noi del settore stiamo da tempo e tuttora vivendo, direi che è stata una serata assolutamente fantastica! Non posso che ringraziare all’infinito tutta l’organizzazione e tutto lo staff di FVIMI per quanto siano stati grandiosi su tutti i fronti, per il coraggio e l’assoluta professionalità. Un grandissimo esempio per tutti insomma! Voglio solo credere e sperare con tutto me stesso che questo sia solo, anche se pur lento e graduale, un grande inizio per una grande ripartenza.

Tornando indietro nel tempo: quale dei tuoi album passati ha mantenuto nel tempo un significato particolare?

Per quanto riguarda i miei album solisti, senza il minimo dubbio P.A.S.E. non solo perché è il mio primo album, ma è anche quello che rappresenta una significativa crescita artistica che nonostante tutte le esperienze precedenti, da tutte le produzioni con gli Hyaena, fino ai Ritmenia Zoo ecc ecc, mi ha permesso di svilupparmi come artista, per essere ancora più maturo nell’affrontare tutto il resto a venire, tra progetti di band come Pulse-R e JMP, oltre a tutti gli album successivi da solista fino ad oggi. Quel disco per me è stata sicuramente una grossa svolta.

Quali reputi siano le difficoltà oggettive per un artista non mainstream di affermarsi? Come valuti la scena hard / heavy attuale?

Se non apriamo ed allarghiamo la propria mente, se non ci adattiamo anche a determinate situazioni, purché non sconfinino nell’assurdità totale, la vedo dura. Così come se non ci rimbocchiamo le maniche, non ci evolviamo, non combattiamo, non collaboriamo, non facciamo arrivare la propria voce fin dove è possibile, se non cerchiamo con tutti i mezzi possibili di far valere la propria arte, o peggio ancora se smettiamo di crederci, la vedo più che dura, durissima!

Ma da ottimista incallito, credo propri che la bellezza ci salverà.

Qualche indiscrezione sul prossimo di Gabriele Bellini?

A parte le evoluzioni di Rebellion Party, sto per firmare un contratto con una grossa Label internazionale, che da decenni, si occupa esclusivamente di librerie (solo musica strumentale) dedite al settore cinematografico e televisivo. Al momento non posso nominarla, ma la cosa è già più che certa. Per me è un’altro grande sogno che si realizza!!!

Grazie , abbiamo finito. Ti ringrazio per il tuo  tempo e ti lascio ai saluti ai lettori di Truemetal.it

Un grazie veramente speciale a te e a tutti i lettori di Truemetal.it per questa bellissima opportunità.

Onoratissimo!

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