Intervista Alkol (tutta la band)
Con grande piacere intervistiamo gli Alkol. Simpatia, voglia di non prendersi sul serio e tanto thrash e birra. Cosa volere di più?
1. Ciao ragazzi. Un saluto da me e da Truemetal. Come nasce il vostro progetto musicale e come vi siete incontrati?
Ciao a voi! Gli Alkol sono la fusione di due band thrash metal sciolte appena messe in piedi questo progetto nel 2014. Il cantante Claudio “Chopper” e il vecchio nostro chitarrista Andrea (Condanna) venivano dai Crooked, mentre il batterista Alex dagli Araknos. Avendo condiviso più di qualche volta il palco insieme ci siamo conosciuti, e dopo un pò decidemmo di provare a suonare insieme. Andammo avanti noi tre per un pò, fino all’entrata nella band di Roberto Avanzini al basso, trovato tramite un annuncio musicale. Andammo avanti con questa formazione per un anno e mezzo, dopodichè, per motivi interni alla band Roberto e Condanna decidono di lasciare la band, rimanendo comunque in ottimi rapporti. Dopo qualche mese di ricerche, entrano al basso Corrado Adamo e alla chitarra Andrea Mataloni.
2. Perché avete deciso di chiamarvi Alkol? La ragione pare ovvia, ma al di là del discorso alcolico, c’è dell’altro?
Il nome venne suggerito dal Condanna, e visti gli ettolitri di birra e whisky consumati in sala prove e ai concerti, fu approvato. Sinceramente non abbiamo mai pensato che ci potesse essere dell’altro dietro questo nome. Nel metal generalmente si fa casino duranti i concerti, e la birra tiene sempre banco in queste situazioni. Ci sembrava il nome appropriato da dare, specialmente in quel periodo dove ci davamo giù di brutto.
3. Abbiamo letto che avete già suonato parecchio dal vivo, anche con band del calibro degli Extrema. Come vi ricordate questa esperienza, e soprattutto, quando vi vedremo ancora in sede live?
Quella con gli Extrema fu una gran bella serata, al Closer, che purtroppo ora ha chiuso. Le band emergenti come noi, raramente si esibiscono davanti tutte quelle persone se non si ha la possibilità di aprire a gruppi storici come gli Extrema. E quando ci ci trova davanti ad un pubblico numeroso e coinvolto, bisogna approfittare della situazione e spaccare tutto, e lasciare un segno. Tommy Massara venne a complimentarsi con noi dopo il live, fu una bella soddisfazione. Per quanto riguarda i futuri live al momento non lo sappiamo. Abbiamo da poco fatto il primo live con la nuova line up. Abbiamo una scaletta nuova, i vecchi brani dell’altra formazione li abbiamo accantonati. Quindi ora stiamo mettendo su un repertorio nuovo, per i live c’è tempo.
4. Ci sono stati band del passato che vi hanno in qualche modo influenzato, musicalmente parlando?
Ovviamente ci sono state e ci sono tutt’ora delle band a cui ci ispiriamo. Siamo tutti e quattro cresciuti a pane e Metallica, Slayer, D.R.I, Megadeth…Ma il sound che abbiamo deciso di intraprendere adesso si accosta più a qualcosa di più moderno. Siamo molto influenzati dai Municipal Waste. Abbiamo aggiunto un pizzico di allegria al nostro thrash lasciando comunque il richiamo dell’old school.
5. Troviamo la vostra musica molto divertente. C’è senz’altro ironia nel vostro modo di approcciare al pubblico. Molto spesso il metal è stato sin troppo serioso, stesso discorso per il metallaro, questo soprattutto dagli anni 90, con l’avvento del black metal, in linea generale ovviamente. Che idea vi siete fatti voi, del panorama e quali argomenti trattate nei vostri brani?
Per quanto ci riguarda, chiunque faccia musica, anche chi lo fa per lavoro, deve trovare piacere e divertirsi come un matto mentre suona. Si, nell’ambito metal tanti gruppi si prendono troppo sul serio. Nel nostro piccolo, l’obiettivo è quello di interagire con il pubblico, renderlo partecipe,ci piace sfotterci a vicenda sul palco, ci piace offrire da bere ai presenti…Insomma, vogliamo giocare. I nostri testi non hanno argomenti specifici, ogni canzone parla di qualcosa, ma tutti hanno in comune il disagio e la rabbia dei nostri giorni.
6. Progetti per futuro, ci sono nuove idee in cantiere?
E’ appena uscito il nostro primo Ep “Beered Alive”, e fra pochi giorni gireremo il primo videoclip ufficiale della canzone “Drink Up”. Ora continueremo a fare nuovi pezzi, la nostra canzone più lunga dura 2:20, quindi abbiamo bisogno di una bella scaletta per sostenere un live. Dopodiché cominceremo a cercare date anche fuori Roma, e magari fuori l’Italia.
7. Pensiamo il vostro progetto musicale sia davvero interessante, ma che forse manchi di qualche idea propria, di quello spunto che vi faccia distinguere dal resto del filone. In cosa pensate voi di dover migliorare e crescere?
Beh, noi quattro suoniamo insieme da poco e dobbiamo ancora amalgamarci, nonostante ci siamo trovati bene fin da subito. Vogliamo migliorare sicuramente, non si smette mai di migliorare, e quello si può fare solo con l’esperienza e suonando dal vivo. Sinceramente non abbiamo mai pensato di fare musica per distinguerci, siamo nostalgici e ci piace suonare la musica con cui siamo cresciuti. Il metal oggi come oggi, almeno per me, credo sia stato fin troppo stravolto e mescolato con altre cose.
8. Un saluto ancora e grazie ragazzi, lasciandovi qui spazio ad una considerazione finale, magari su qualcosa a cui non abbiamo saputo dar spazio in precedenza.
Grazie a voi, è stato un piacere. Vorremmo aggiungere…Quando andate ai concerti di band underground, ascoltatele invece di stare fuori al locale a cazzeggiare ,portatevi la cazzo di birra dentro e ascoltate chi suona, anche se vi fanno cagare, li sopra c’è gente che sputa l’anima.