Intervista Angelus Apatrida (Guillermo Izquierdo)
Ciao Guillermo, spero che le cose vadano bene! Come state vivendo questi tempi di emergenza sanitaria?
Beh, stiamo cercando di adattarci alla situazione. Dato che questo è il nostro lavoro full time e per la maggior parte del tempo siamo in tour, questa è una situazione molto brutta. Almeno abbiamo potuto dedicare metà dello scorso anno lavorando al nuovo disco e parte di questo 2021 al lavoro per la promozione e la preparazione dell’uscita. Sempre con molta incertezza per il futuro ma cercando di rimanere in salute, come sai la Spagna insieme all’Italia sono i paesi più colpiti dalla pandemia…
Vent’anni sono passati dalla genesi degli Angelus Apatrida: quali sono i tuoi migliori e peggori ricordi delle prime due decadi?
Abbiamo un sacco di ricordi e direi che sono tutti belli. Quando succede qualcosa di negativo cerco di tirar fuori quanta più positività dalla situazione in modo da non avere brutti ricordi alla fine. Naturalmente una delle cose più importanti è la firma con la Century Media Records, parliamo già di 12 anni fa! Altri grandi ricordi sono gli spettacoli sold out a Tokyo, i tour in Cina o in Australia, oppure suonare al Rock Al Parque per qualcosa come – non saprei – 80.000 persone? Una cosa folle!
I vostri fan hanno già avuto l’opportunità di godersi la potente Bleed The Crown. Cosa devono aspettarsi dal vostro nuovo lavoro, Angelus Apatrida, in uscita a febbraio del 2021?
Nel momento in cui sto rispondendo a questa intervista è già uccito anche il nuovo singolo e video, Indoctrinate. Per me questo è il nostro disco più aggressivo, potente, energico e violento realizzato sinora. Un album scritto, prodotto e registrato durante una pandemia globale e percepirete tutti questi sentimenti nella musica e nei testi: musica ostile per tempi ostili.
Raccontaci del bell’artwork di Gyula Havancsák.
E’ il terzo disco con la copertina fatta da Gyula. Ha avuto questa idea di inserire cose rivoluzionarie. Noi scriviamo sempre di questioni sociali e momenti nella storia. Ha anche pensato a tutte queste cose per realizzare una bella copertina in stile natura morta. Ci sono vari riferimenti riguardanti i nostri precedenti dischi, canzoni e noi stessi più altri dettagli, non ci sono messaggi nascosti sulla copertina, si tratta solo di arte. Arte per un disco Heavy Metal! Non vedo l’ora di vedere la copertina in formato LP!
Quali sono le tematiche principali dei testi di Angelus Apatrida?
Come sempre, la nostra musica è carica di critiva verso il sistema, parliamo di questioni sociali e della difesa dei diritti umani…questa è la parte di Punk e Hardcore che amiamo nel Thrash Metal. Questa volta non siamo stati da meno, specialmente se consideriamo che il disco è stato scritto l’anno scorso con tutte le cose importanti accadute nel mondo…aspettatevi molti messaggi nelle nostre canzoni!
Come vi relazionate a questa bizzarra epoca digitale in ambito musicale, avete un’opinione circa la promozione via social media e – allo stesso tempo – l’infinita necessità di un formato fisico per la musica?
Cerchiamo di adattarci ai tempi moderni e naturalmente anche l’industria musicale sta cambiando. Se non di adatti muori e questo è il nostro lavoro principali, siamo felici di adattarci a tutto in questa nuova era ma naturalmente amiamo avere formati fisici, li difendiamo perché la musica Metal non sarebbe la stessa!!
Effettivamente la tecnologia aiuta oggi, dato che l’attività live è in pausa e i fan possono vedere un fantastico show dal vivo in streaming come quello da voi realizzato a fine novembre, vi siete divertiti?
E’ stata una bella cosa, qualcosa con cui fuggire un po’ dal lockdown e immaginare di tornare ancora agli show. Ma non credo sia il futuro, lo streaming è ok inteso come qualcosa di speciale ma in ogni caso non può essere qualcosa che sostituisce i veri show. Ci siamo divertiti ma non vediamo l’ora di tornare in giro per dei veri show, anche se con il distanziamento sociale e tutto il resto ma almeno con delle persone davanti a te.
Com’è la scena Heavy Metal e dintorni in Spagna di questi tempi, è in salute?
Sì, lo credo. Penso che la scena Metal spagnola sia molto forte oggi, forse è anccora abbastanza giovane ma abbiamo band incredibili degli anni ’80 insieme a gruppi Metal più contemporanei e naturalmente nuove band Metal che già spaccano il culo. In più abbiamo dozzine di festival Metal con un sacco di gente ad ogni edizione. Tutte le band internazionali amano suonare in Spagna, concordano tutti sul fatto che siamo uno dei migliori pubblici del mondo!
Hai qualche ricordo legato all’Italia?
Naturalmente! Abbiamo un sacco di amici in Italia e ogni volta che suoniamo là ci divertiamo un sacco!! Abbiamo vissuto un po’ di questo e un po’ di quello, grande pubblico, molta gente, poca gente, tutte diverse ogni volta. Ma amiamo l’Italia e siamo felici ogni volta che torniamo per cercare di costruire una base più solida di fan per la nostra musica!
Quale messaggio e saluto finali urleresti ai fan italiani degli Angelus Apatrida?
Grazie per il vostro tempo, lo apprezzo davvero! E spero che vi piaccia il nostro nuovo album, potete mantenere il contatto con noi attraverso Instagram e Facebook, le piattaforme musicali e via dicendo, ci vediamo presto i tour e rimanete tutti in salute!