Heavy

Intervista Concept Project (Marco Vitali)

Di Andrea Bacigalupo - 25 Giugno 2023 - 17:45
Intervista Concept Project (Marco Vitali)

Marco Vitali è conosciuto principalmente per essere il chitarrista degli Ibridoma, con i quali, dal 2006, ha dato alle stampe ben 6 album, di cui il più recente è  l’ottimo ‘Norimberga 2.0’.

Marco, però, è anche un maestro di chitarra ed ha pure in corso diversi suoi progetti personali.

Oggi parliamo con lui dei Concept Project e di ‘2’, album recentemente ripubblicato in formato digitale.

Ciao Marco, benvenuto sulle pagine di TrueMetal.it. Cominciamo subito: i Concept Project sono nati nel 2006 come band ed hanno pubblicato l’album omonimo. Successivamente il progetto è però diventato solo tuo. Vuoi spiegare ai lettori come mai hai deciso di mantenere il monicker continuandone la storia?

Il progetto è nato per gioco da una idea che mi girava in mente da tempo. All’epoca eravamo io, Nicola il bassista, che suonava con me nei Cancrena (band Death Grind con un album all’attivo), il mio allievo Edoardo e Giorgio, un batterista con cui all’epoca Nicola suonava in una formazione rock, i Prosit. Volevamo fare qualche brano sperimentale unendo tutte le nostre influenze. I pezzi sono nati in maniera molto veloce e spontanea ed allora abbiamo deciso di inciderli in un album. E’ nata una miscela di Blues, Rock, Funk e Metal, ovviamente. Forse é proprio il Metal che ci accomunava. Successivamente il bassista si è trasferito in Molise ed i vari impegni di ciascuno di noi hanno portato allo sfaldamento della formazione.

Invece di buttare tutto e dare inizio ad un nuovo progetto, anni dopo ho deciso di mantenere il nome ed dare un seguito al tutto. Non amo i continui cambi di nome, diciamo. Vi è stata una virata verso un genere più classico ma in futuro non saprei dire verso quali orizzonti sonori strizzerò l’occhio.

L’album ‘2’ è uscito nel 2016 in formato fisico e solo da poco anche in formato digitale. Perché questo intervallo di tempo? Soprattutto, come è stata accolta questa tua decisione dai fans?

All’epoca l’album uscì anche in digitale ma poi la label che stampò l’album chiuse e tutto il materiale fu cancellato dalle piattaforme. Decisi di non fare nulla per molto tempo poi, visto il sempre maggior interesse verso il digitale, ho deciso di ripubblicare entrambi gli album.

E’ ancora troppo presto per tirare le somme ma ho già ricevuto buoni apprezzamenti, anche perché i CD fisici della band non sono più disponibili da anni.

‘2’ presenta un qual certo eclettismo di genere, un Hard Rock con tante sfumature, diciamo. In quanto tempo è stato scritto e come sono nate le sue canzoni?

Diciamo che, a parte un paio di brani sicuramente più Metal, sono composizioni che non avrebbero potuto trovare posto in un disco degli Ibridoma. Sono brani troppo soft che a volte strizzano l’occhio all’ AOR, genere che, nel periodo della composizione degli stessi, ascoltavo assiduamente.

‘2’ contiene una vera compilation di musicisti di grosso calibro. Volevi questa collaborazione fin dal principio oppure è nata man mano che il lavoro si sviluppava?

Mi sono sempre piaciute molto le collaborazioni, se fatte in maniera produttiva e non competitiva possono sicuramente arricchire e rendere il lavoro molto più variegato.

Tra i vari artisti ci sono diversi tuoi ‘colleghi’ dietro alla ‘sei corde’ come Ivan Perugini, Steve Volta e Theodore Ziras per citarne alcuni, con i quali hai condiviso ritmiche ed assoli. Com’è stata la collaborazione con loro? Si è aperta, diciamo, una sorta di ‘competitività sportiva’ od è andato tutto di comune accordo?

Sono musicisti che ho conosciuto durante gli anni. Con Ziras, purtroppo, non ci siamo mai visti di persona. E’ un chitarrista pauroso ed ha un gusto incredibile. Sentii anni fa il suo album ‘Monster 5’ e ne rimasi molto colpito. Ha influssi metalcore ma è un album strumentale. Vi consiglio di ascoltarlo. Per tornare alla domanda nessuna competizione! Ho comunque cercato di coinvolgere musicisti con cui sono in sintonia.

Nell’album sono presenti Francesca Bonvini dei Puff Purple ed i Mercuria. Non ho trovato molte notizie su di loro. Vuoi dirci chi sono?

I Puff Purple erano una cover band che faceva le sigle dei cartoni animati rivisitate in chiave Metal. Con loro abbiamo suonato per diversi anni finendo anche tre volte al Lucca Comics. Francesca era la cantante. I Mercuria invece sono una band del maceratese che ha iniziato facendo Power Metal e che poi ha virato verso il Rock. Hanno avuto diversi periodi in cui hanno cambiato diversi cantanti. Recentemente sono ritornati in attività riproponendo il buon vecchio Power.

E degli Ibridoma che mi dici? Siete abituati a lavorare assieme ma qui erano in veste di tuoi collaboratori. Come è andata?

Con Christian il cantante collaboriamo spessissimo. Una persona seria ed affidabile oltre che ad un carissimo amico. Quando lo chiamo per qualsiasi cosa è sempre super disponibile. So che su di lui posso sempre contare.

Veniamo alla domanda più scontata: come è stato lavorare con Blaze Bayley e quanto è stato impegnativo dar vita al duetto con Christian Bartolacci, visto l’importanza di entrambe le voci?

Blaze lo abbiamo conosciuto quando con gli Ibridoma abbiamo aperto il suo tour Italiano. Supportava secondo me uno dei suoi album migliori: ‘The Man Who Would Not Die’.

Una persona molto disponibile. Poi, ha una vocalità molto personale che a me piace molto. Credevo, e spero a ragione, che la sua voce si sarebbe adattata perfettamente ad un brano bello deciso così come alla vocalità di Chris. Un connubio che mi è piaciuto molto.

Sono sincero, su ‘2’ c’è un pezzo che non mi ha impressionato molto, parlo della strumentale ‘Fly’. Approfittiamo comunque di questa intervista per parlarne.

E’ l’unico brano strumentale dell’album. Un brano che strizza l’occhio alla melodia. Durante la composizione inizialmente ho pensato di affidarlo ad un cantante ma poi ho deciso di provare una strada alternativa. Mi spiace non ti sia piaciuto.

So che stai lavorando al terzo album. Qualche indiscrezione?

Mi riallaccio alla domanda precedente. Il prossimo album sicuramente avrà molti più brani strumentali. Ci sto lavorando da tempo ma, ahimè, per un motivo o per un altro tendo sempre a far slittare le consegne. E’ uscito 2 anni fa un brano apripista intitolato ‘Nebula’. Potete trovarlo su youtube.

Ultima domanda: vedremo i Concept Project dal vivo?

Sinceramente non credo. Ho tantissimi progetti che mi impegnano anche Live e non credo di avere il tempo di mettere insieme un’altra formazione.

Non ci resta che salutare Marco, ringraziandolo per il tempo concesso e lasciamo a lui i saluti ai lettori di TrueMetal.it.

Grazie a voi per lo spazio. E’ sempre un piacere. Se posso vi lascio il link dell’ultimo singolo dei Concept Project di cui vi parlavo. Aspetto un vostro parere.