Progressive

Intervista Conception (Roy Khan, Tore Østby)

Di Davide Sciaky - 4 Giugno 2018 - 9:00
Intervista Conception (Roy Khan, Tore Østby)

Intervista a Roy Khan e Tore Østby (Conception) da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli.

Buona fruizione.

 

I Conception. Il gruppo Metal più importante della mia adolescenza, secondo solo a King Diamond. Quanto me la presi, l’11 settembre 1997, per la loro assenza nella data italiana del tour insieme ai comunque grandi Elegy ed agli Stratovarius. E che sogno proibito – dall’ingresso di Roy Khan nei Kamelot in poi, conversione inclusa – è stata la loro reunion (tolta la breve parentesi del 2005)…sino a poche settimane fa, quando la band ha annunciato il ritorno e la registrazione di un EP finanziato tramite Pledgemusic! Non mi sono di certo lasciato sfuggire l’occasione: ho sfoderato la mia invidiabile collezione a loro dedicata e ho raggiunto via Skype Roy Khan in Norvegia e Tore Østby in Svezia per una piacevole chiacchierata a proposito del loro futuro come musicisti e del nostro come fan…

 

Dunque, cari Tore e Roy, com’è tornare al lavoro dopo molti anni?

Tore: E’ meraviglioso!

Roy: Sì, voglio dire…è fantastico!

T: Abbiamo passato momenti meravigliosi a scrivere il nuovo materiale e il responso che abbiamo ottenuto…non avevamo idea di significare così tanto per così tante persone! Ci ha sommerso, è stato fantastico!

 

State vivendo un mondo completamente diverso, musicalmente parlando. Come vi approcciate alla promozione del ritorno dei Conception tramite Internet e i social media?

T: Credo che prima di tutto questo renda possibile un rapporto più stretto coi fan! Invece allora tutto dipendeva dalle etichette discografiche, dai distributori, tutti questi intermediari…oggi invece abbiamo la possibilità di farlo direttamente! La musica appartiene ad una fase di mezzo tra l’esecuzione di una canzone e l’ascoltatore, l’artista e il fan: ciò ha reso possibile il ritorno a questa situazione, per fare le cose insieme ai fan, facendoli partecipare a questo viaggio in tutti i suoi aspetti!

R: Il poter raggiungere praticamente chiunque è una cosa davvero buona! All’inizio non sembrava che le cose fossero proprio a favore dell’artista, ma credo che il fatto di poter raggiungere così tanta gente possa dare spazio a chiunque, tutti i generi e i tipi di band in modo che riescano a fare la musica che vogliono. E’ fantastico!

T: E grande è la possibilità di avere una comunicazione diretta!

C’è qualcosa che vi manca o che non vi manca degli anni Novanta, i primi anni Novanta…?

T: Non proprio! Ci sono molte più possibilità…gli anni Novanta sono stati un grande periodo, questo è un grande periodo…non so…Roy?

R: Beh, io vissi già come una perdita il passaggio da vinile a cd perchè mi piaceva avere qualcosa di fisico e adoravo il formato LP, dato che era più grande e potevi avere foto più grandi su questo pezzo di carta o cartone! Credo che dipenda da un profondo bisogno umano: avere qualcosa di fisico da tenere in mano…forse è quella una delle cose che mi manca degli anni Novanta…ma si può ancora fare! Il vinile è ritornato ed è un’ottima cosa!

 

Cosa pensano Arve (Heimdal, batteria, n.d.M.) e Ingar (Amlien, basso, n.d.M.) della reunion?

T: Credo che non ci sopportino, davvero (ride, n.d.M.)! No, scherzi a parte, sono eccitati quanto noi! Siamo ancora insieme, siamo sempre stati amici, ci siamo sempre visti e sono davvero eccitati…la magia è tornata!

R: Credo si possa per certo affermare che sono eccitati almeno quanto lo siamo noi!

 

Avete – tutti e due – un disco preferito dei Conception? E perchè?

R: Personalmente sono molto fiero di tutti e quattro, ma se penso ad un disco preferisco Flow perchè successe qualcosa tra In Your Multitude e Flow, eravamo nel bel mezzo di un processo di maturazione molto rapido! Non so di preciso cosa cambiò tra In Your Multitude e Flow, la squadra era la stessa ma c’è qualcosa nella produzione e nel modo in cui lavoravamo insieme…provavamo nuove soluzioni, è come se avessimo trovato il nostro sound su quel disco, di cui sono molto fiero!

T: Sono d’accordo con Roy, mi piace molto quel disco, ma mi piacciono tutti e sono fiero di tutti…come ha detto Roy, è stata un’evoluzione di disco in disco, abbiamo sviluppato il nostro sound. Ogni album è un documento di quel momento particolare, di chi eravamo in quel momento ma sono d’accordo: Flow, dei primi quattro, è quello che ha raggiunto un certo livello.

Oggi cosa possono aspettarsi i fan dal ritorno dei Conception? Intendo dire: su disco e possibilmente dal vivo?

T: Stiamo facendo le cose un passo alla volta. Ora siamo focalizzati sulla campagna di crowdfunding, sull’EP e sul singolo che sono parte di questa campagna…ecco su cosa siamo focalizzati attualmente. L’uscita è prevista per l’autunno e poi ripartiremo da lì: non ci sono piani concreti al momento ma penso di poter affermare che abbiamo trovato la magia e non pensiamo di fare questa cosa e poi scomparire ancora! Vogliamo vederla a lungo termine ma focalizzandoci passo dopo passo.

R: Spero davvero che la gente possa vedere i Conception dal vivo perchè c’è qualcosa tra noi quattro che lo rendono davvero speciale! La magia è ancora decisamente lì, spero che vi incontreremo, ragazzi!

T: Sì, lo spero davvero anche io!

 

Quali sono le vostre ispirazioni attuali quando componete nuova musica?

T: Ce ne sono un sacco…credo che, se parliamo della musica che facciamo oggi, abbiamo guadagnato un po’ di anni di esperienza di vita, come compositori e musicisti! Abbiamo ascoltato un sacco di musica diversa…credo che quello che c’è sempre stato, nel comporre musica, è che deve venire dal cuore, dall’anima…è molto personale quello che facciamo con i Conception.

R: Credo che più di tutto ci ispiriamo l’un l’altro! Come ho detto prima, c’è qualcosa nella sinergia della band che è molto fruttuoso in un qualche modo…

T: Sì, siamo molto legati ed è stata una fase di composizione molto gratificante…

 

Roy, tu hai abbracciato una vita spirituale negli ultimi anni, come vedi oggi testi come A Million Gods o My Decision? E come saranno i testi futuri?

R: La canzone My Decision fu concepita inizialmente da Ingar…i Conception non saranno mai una band religiosa, in nessun caso! Ci sono dei testi che oggi penserei in modo diverso ma questo non significa che non possiamo suonare i brani! Io mi vedo come artista e…mettiamo che sei un attore di teatro nel Faust e qualcuno deve interpretare la parte di Mefistofele: questo non significa che quella persona sia malvagia o cattiva in alcun modo! Credo sia necessario essere in grado di dipingere gli aspetti oscuri e tragici della vita senza destare il sospetto di essere una persona cattiva! Detto questo ci saranno dei testi in cui affronterò questi temi, fare altro sarebbe bizzarro ma non sarà un album religioso, ovviamente!

 

Quali sono le vostre aspettative e speranze per il futuro prossimo dei Conception?

T: Ora siamo sulla strada per trovare la nostra creatività, tutte le ricompense per quanto fatto e il caloroso benvenuto che abbiamo ricevuto dai fan! Stiamo programmando le attività, completando l’EP…questo è quanto stiamo facendo adesso, il grosso, poi prenderemo le cose come vengono!

R: Quello che abbiamo ottenuto con il crowdfunding…voglio dire, non sapevamo cosa aspettarci dopo tutti questi anni! Naturalmente speravamo in un po’ di movimento e sinora la risposta è stata travolgente! Siamo superfelici di come sono andate le cose sinora!

 

Un saluto e messaggio finale per i fan italiani dei Conception?

R: Viva Italia! Verremo a…

T: Forza! Forza Italia, forza Ferrari! Speriamo assolutamente di poter incontrare i fan italiani, siamo così eccitati all’idea di fare nuova musica e presentarla a tutti…e come detto prima, invece di avere etichette discografiche ed intermediari, vogliamo farlo in diretta connessione coi fan…quindi per favore, fate parte del nostro viaggio!

R: Da quanto ricordo, i fan italiani sono davvero, davvero folli! Rimanete sintonizzati e speriamo di suonare in un locale vicino a voi!